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Rettilineo finale

Inizia il penultimo giorno. Quattro duelli di fuoco ci consegneranno stasera una classifica ben delineata, e con soli 60 VP ancora in palio molti verdetti saranno già formulati.
Avremo solo due volte una squadra italiana in BBO, e toccherà sempre alla squadra Open, a testimoniare un calendario odierno alquanto scomodo. Nel terzo turno infatti i nostri alfieri incontreranno la Svezia e nel quarto la Danimarca. Si tratterà di due incontri difficili, non soltanto per il valore intrinseco degli avversari, ma perché si tratta di dirette rivali. La Danimarca infatti è ottava, subito dietro di noi, mentre la Svezia si attarda in 11esima posizione, e anche per lei il tempo inizia a stringere.

Turno 17

Open: Italia-Hong Kong China
Versace-Madala e Hugony-Vinci

Ladies: Italia-Norvegia
Aghemo-Buratti e Chavarria-Paoluzi

Seniores: Italia-Canada
Buratti-Failla e Mina-Pulga

Mixed: Italia-Olanda
Baroni-Gandoglia e Dessì-Cima

Nell’open un turno di riposo per i due “senatori” più anziani, in questa giornata lunga e stressante, porta a schierare la coppia non inedita ma certo non molto affiatata Madala-Versace.

Qualche mano interessante da questo turno:

Controgiocando contro 6 picche con due Assi in mano, riuscireste a resistere alla tentazione di tirarvene almeno uno?
In questa mano qualsiasi dei due Assi minori è letale, se incassato sull’attacco. Invece entrambi gli attacchi nei semi nobili battono, sia pure con molte sfumature. Vediamo cosa succede attaccando in ciascuno dei quattro semi.
Asso di fiori: ovviamente il contratto è mantenuto con surlevée perché tutte le fiori del morto sono franche.
Asso di quadri: ora il miglior ritorno è atout per impedire il taglio di due quadri al giocante. Ma Sud può comunque tagliare una quadri e presentare il K di fiori speculando sui tempi di reazione di Est. Se non vede l’Asso, taglia e incassa tutte le sue vincenti giocandosi le cuori 3-3 (no) oppure una compressione basata sulla lunga di cuori a sinistra insieme all’Asso di fiori battezzato prima (sì). Esiste anche una possibilità remota di doppio squeeze basata sul fatto che la quadri sia divisa 6-2, e che quindi i due giri giocati abbiano isolato il controllo in mano a un avversario (non è questo il caso).
Cuori: il down sarebbe inevitabile perché il giocante non può prescindere dal cedere il gioco a quadri, e prende il taglio a cuori. Se però viene giocata la piccola quadri verso il 9 Ovest potrebbe non mettere l’Asso, non essendo sicuro del singolo cuori del compagno, e andrebbe in presa Est che per il meglio rigiocherebbe atout per impedire almeno un taglio; e ora l’incasso delle atout creerebbe problemi di scarto a Ovest, che deve scartare 5 volte ma (dopo che sono andati due giri di quadri) ha solo 4 scarti liberi, tre a fiori e uno a cuori. Se commette l’errore di scartare l’Asso di quadri, magari nella speranza che il K lo abbia il compagno, subisce una seconda compressione quando il nominato K lo tira fuori il giocante, e lo slam si fa. Questo ci insegna che quando stiamo subendo una compressione in tre colori, dobbiamo scegliere lo scarto in modo che l’incasso della minaccia che siamo costretti ad affrancare comprometta le comunicazioni. Se scartiamo cuori o fiori liberiamo una minaccia del morto, e andare a incassarla sterilizza la minaccia di quadri. Tutto a carte viste, chiaro: ma nemmeno poi tanto, ammesso che la mancata copertura del K di fiori convinca il giocante che l’Asso è a sinistra.
Picche: il giocante prende al morto e gioca quadri. Est per battere con certezza deve inserire J o Q, in modo che se il giocante non mette il K subisce il secondo colpo di atout ed è spacciato; se lo mette, Ovest non può rigiocare atout ma il controllo della minaccia di quadri si è trasferita a Est e la compressione tricolore svanisce. Se invece Est non copre, il giocante inserisce il 10 e si riproduce il finale a tre colori descritto sopra.
Dopo questa dotta (?) analisi, un colpo psicologico:

Quasi ovunque apre Sud 1 quadri (o 1 fiori forte) e dopo l’intervento di 1 picche Sud gioca 3SA. A un primo esame il contratto non sembra battibile, ma talvolta le apparenze ingannano: se il contratto è giocato da Nord, Est attaccherà quasi automaticamente Q di cuori. Ora il giocante ha due strategie possibili: giocarsi il suo 50% e lanciare il K nell’arena, oppure cercare di creare un blocco lisciando. La prima alternativa funziona, come si vede; se però Nord sceglie la seconda (e l’intervento di Ovest spinge in tal senso), è interesse di Est accompagnarlo dolcemente verso il baratro continuando di J (e Ovest naturalmente deve collaborare incoraggiando, con la carta prevista dal sistema di coppia). Una seconda lisciata condanna il K e il contratto a una fine ignominiosa: 5 cuori e l’Asso di picche alla difesa. A molti tavoli si è registrato il 2 down, e sempre invariabilmente su attacco Q di cuori.
E se gioca Sud? Si potrebbe ricreare la stessa situazione: attacco picche, Nord liscia, Est prende di J di picche e continua Q di cuori, e ci risiamo. Ma questo al tavolo non è successo mai a causa dell’intervento; Sud su attacco piccola picche ha avuto buon gioco a inserire il K, proprio con l’obiettivo di evitare grane a cuori nel prosieguo.

La squadra Open ha sconfitto con sicurezza Hong-Kong (30-13). Scavalchiamo la Norvegia e saliamo al sesto posto.
La squadra Ladies ha a sua volta battuto bene la Norvegia (34-16): vittoria maturata nelle ultime 4 mani, prima delle quali eravamo a -5, ma il cui parziale è stato 27-4. Sempre quinte ma il vantaggio sulla nona sale. Non cantiamo ancora vittoria, ma il traguardo è vicino.
Dolenti note dai Seniores. Era un incontro da vincere, contro il Canada che staziona nelle zone basse, ed è arrivata invece una netta sconfitta (51-17): ora le speranze di qualificazione sono ridotte al lumicino. Sta girando tutto storto, gli avversari indovinano e noi no. Bisogna però provarci fino alla fine, perché si possono spalancare spiragli inattesi: ma la premessa è qualche vittoria abbondante, ora o mai più.
Vittoria del Mixed contro l’Olanda, un netto 52-24 che ci mantiene al secondo posto con un margine rassicurante sulla nona.

Turno 18

Open: Italia-Australia
Duboin-Madala e Lauria-Versace

Ladies: Italia-Canada
Piscitelli-Saccavini e Chavarria-Paoluzi

Seniores: Italia-Islanda
Comella-Sabbatini e Buratti-Failla

Mixed: Italia-Belgio
Baroni-Gandoglia e Manara-Attanasio

Qui tutte le squadre italiane hanno chiamato il grande slam a quadri o a senza atout.

Intanto va detto che si tratta di un ottimo grande, in questa mano che potremmo intitolare ‘scherza coi fanti…’, ovvero meglio un palo chiuso che semichiuso: dunque italian style sugli scudi.
La licita di Duboin (Nord) – Madala (Sud): 2 fiori (FM), 2 picche (bella quinta), 3 quadri (naturale), 3 picche (sesta), 4 fiori (generico), 4 quadri (fit), 4SA (keycard), 5 quadri (nessuno, non una sorpresa), 5 SA (visuale di grande), 6 fiori (qualcosa nel seme, Giorgino avrebbe detto 7 con il K), 7 quadri.
La licita di Piscitelli (Nord) e Saccavini (Sud): 2 quadri (FM), 3 cuori (transfer), 3 picche (pezzo secondo), 3 SA (minimo), 4 fiori (cuebid), 4 picche (chiusura), 4SA (keycard), 5 fiori (1 keycard), 5 quadri (la Q di picche?), 5 cuori (ce l’ho), 7q (proposta di un atout alternativo), passo. Ilaria salva la baracca a un passo dal baratro del 7 picche.
Le altre coppie a chiamarlo sono state Baroni-Gandoglia e Comella-Sabbatini.
La mano si fa sempre se la picche corre; se non ha il buon gusto di farlo, intanto siamo contenti di non averla scelta come atout, e poi vediamo di cavarcela ugualmente. Prendendo l’attacco in una delle forchette, fiori o cuori, è molto probabile mantenere, perché basta incassare tutte le atout e Ovest è senza difesa.
Con l’attacco quadri è più difficile, e la soluzione, un po’ a carte viste, sa molto di mano preparata. Anche questa volta, come nella mano del turno precedente, si tratta di uno squeeze tricolore, perché tutti e tre i controlli sono nella mano di Ovest. E dunque, se incassiamo tutte le nostre quadri, il poveretto deve trovare cinque scarti, mentre il morto scarta tranquillamente perché tutto ciò che deve tenere sono le picche. I primi quattro scarti di Ovest sono ovvii: tre fiori e una cuori, ma sull’ultima atout, mentre il morto scarta ancora fiori Ovest deve asciugare un K, perché se scarta picche finisce la trasmissione:
– se scarta cuori, non ci costa niente incassare l’Asso di cuori cogliendo il K e poi proseguire con il 10 su cui Ovest è da capo, dovendo asciugare il K di fiori o accorciare la picche. Se scarta fiori gli schiantiamo anche il secondo K.
– se scarta fiori, stessa cosa ad Assi invertiti: prima l’Asso di fiori e sull’incasso della Q di fiori (al morto basta tenere sempre almeno 5 picche) si riproduce la stessa situazione.
Una mano veramente spettacolare, con un doppio regicidio che ci potrebbe indurre a cambiare il titolo della mano in ‘Rivoluzione francese’.

39-13 per l’Open contro l’Australia, avversaria non comoda. Scavalcata l’Ungheria, siamo quinti ma i distacchi non sono rassicuranti e ora arriva il doppio impegno su BBO. Ma l’ottimismo è d’obbligo perché i moschettieri stanno giocando bene.
Sconfitta per le Ladies contro il Canada (51-35). Sarebbe stato meglio qualche punto in più, contro una squadra attardata, ma il margine di sicurezza è sempre alto, anche se un pochino ridotto. No panic quindi, ora ci vuole attenzione negli ultimi due abbordabili incontri (Brasile e Ungheria).
Minima sconfitta per i Seniores (32-34), che recuperano con un 6SA alla penultima mano. Faccenda sempre più complicata, con i turni che passano e l’ottavo posto che rimane là a oltre 20 VP. Sarà durissima.
Sconfitta lieve anche per i Mixed, ma in ben altra situazione di classifica. Scivoliamo al quinto posto, è vero, ma il Belgio è avversario tosto (sono sesti) e il vantaggio sulla nona è sempre notevole.

Turno 19

Open: Italia-Svezia
Duboin-Madala e Lauria-Versace

Ladies: Italia-Brasile
Aghemo-Buratti e Chavarria-Paoluzi

Seniores: Italia-Guadalupe
Buratti-Failla e Comella-Sabbatini

Mixed: Italia-Polonia
Baroni-Gandoglia e Manara-Attanasio

Italia nell’arena contro la Svezia, la grande delusa di questo campionato. Gli scandinavi, pronosticati un po’ da tutti nei paraggi del podio, sono attardati di oltre 30 VP dall’ottava posizione, dove stanno aggrappati i titolati norvegesi. Speriamo che non piazzino un colpo di coda proprio adesso!
I fratelli Rimstedt sono in panca: Duboin-Madala N-S in aperta contro Bertheau-Hult (mi asterrò da giochi di parole basati su supereroi), Lauria-Versace E-O in chiusa contro Nystrom-Wrang.
Si parte cedendo una pioggerella di surlevée fino al 5-0 per gli avversari; recuperiamo con gli interessi chiamando manche qui

1 fiori Madala in Sud, 1 cuori Duboin, 2SA la monocolore massima, 3 quadri che allunga, 3SA. Attacco quadri e subito la cuori in controtempo. Se Ovest prende affranca il seme, se liscia si passa alle fiori e la caduta del 9 porta Agustin al traguardo.
Alla 8 Bertheau spara un contro un po’ casuale a 5 quadri puntando sul singolo a cuori del compagno, che ha in effetti dichiarato picche e appoggiato fiori, ma insomma un paio di cuori possono benissimo avergliele date. Comunque ha ragione lui e le due prese di caduta contrate valgono 5 per loro. A metà gara 11-6 Svezia.
1 per noi alla 9, 1 per loro alla 11, ma alla 12 sorpassiamo

In chiusa la mano forte di Est ce l’ha Lauria, gli svedesi disturbano il suo 2 fiori con 2 picche-3picche e Lorenzo contra. Giorgio dice 4 fiori, e Lauria chiude a 5.
In aperta, su una licita analoga (che parte da 1 fiori forte), sulla riapertura di contro della mano forte Madala dice 3 quadri, e Bertheau 4 fiori libero; e questo è sufficiente a Hult per salire a slam. Come era prevedibile l’impasse a quadri non va e la mano non si può fare. Hult anticipa la quadri per poter fare due volte l’impasse, e prende il taglio sul ritorno: 2 down, primo vero swing dell’incontro (11).
Alla successiva Bertheau sparacchia 4 cuori dopo l’apertura di 1SA di Duboin e l’intervento a 2 picche di Hult

Gli viene risparmiato il contro ma paga 3 down in zona contro 3 cuori – 1 di là. A tre dalla fine, 23-12 per noi.
Le ultime tre portano un punticino alla Svezia, e finisce 23-13. Incontro piatto, il che non ci è dispiaciuto, e vittoria significativa: siamo sesti, una decina di punti sopra la tonnara dove sgomitano, dal settimo al decimo posto, USA 1, Norvegia, Israele e la nostra prossima avversaria Danimarca.

Bene le signore, che sconfiggono nettamente (49-5) il debole Brasile e conservano un ottimo quinto posto. La Francia, nona, si è arenata contro gli Emirati Arabi vincendo di 13 soltanto, e le sue possibilità di rientro sono molto diminuite.
Qui le donzelle marcano una specie di doppia manche

Non c’è controgioco che batta 4 cuori a Paoluzi in Est. Ma le carioca in aperta sulla sottoapertura 2 quadri di Buratti(brutto barrage) optano invece per 3SA. Monica Aghemo teme che il barrage sia brutto e, con l’Asso di cuori di rientro, preferisce le sue belle fiori e attacca di Fante. Il giocante prende e senza incassare le quadri gioca subito cuori, ma Aghemo è stata illuminata a sufficienza dalle quattro cartine di picche del morto e procede all’incasso: tutte le picche e poi fiori per il 6 down perché c’è stato lo scarto malandrino di una fiori senza il quale saremmo addirittura arrivati a 7 down. Comunque 600 è una manche in zona pur essendo in prima, quasi un gioco di prestigio.
Più che bene i Mixed, che sbalzano dal secondo posto la quotata Polonia distruggendola con l’eloquente punteggio di 44-11; ci insediamo in terza posizione, e il margine sulla nona sale a un livello che consente una certa tranquillità.

Male ancora, purtroppo, i seniores, che falliscono forse l’ultima occasione di rimonta vincendo di misura (45-34) contro Guadalupe. La matematica non ci condanna ancora, ma rimontare i circa 20 VP che ci separano dall’ottavo gradino è diventata impresa disperata.

Turno 20

Open: Italia-Danimarca
Duboin-Madala e Lauria-Versace

Ladies: Italia-Ungheria
Aghemo-Buratti e Chavarria-Paoluzi

Seniores: Italia-Belgio
Buratti-Failla e Comella-Sabbatini
Mixed: Italia-Portogallo
Baroni-Gandoglia e Manara-Attanasio

Come detto, secondo turno consecutivo su BBO per la nazionale Open; tre incontri di coefficiente di difficoltà non altissimo, senza essere infimo, per le altre tre.
Posso solo immaginare la stanchezza con cui si siedono al tavolo i quattro titolari al terzo incontro consecutivo, che per Madala e Versace è addirittura il quarto.
In aperta ci sono Lauria e Versace orizzontali contro la vecchia conoscenza lavazzina Bilde in coppia con Jepsen; in chiusa verticalizzano Duboin e Madala opposti a Askgaard e Konow.
Si dormicchia davanti al monitor, commentatori e tifosi, per le prime sei mani prive di spunti (siamo 2-1 per noi). Alla settima l’ago della bilancia si sposta nella nostra direzione

La dichiarazione va per un po’ parallela fra i due tavoli: 1 picche Sud, 1SA Nord, 2 quadri interviene Est, 2 cuori Sud. Qui le strade si dividono: Versace in Ovest dice contro, Bilde mostra l’appoggio debole con 2 picche, Lauria ha il fermo e una buona mano e lo dice con 2SA, e Versace chiude a 3. L’attacco picche fornisce a Lorenzo la nona presa: apparentemente l’attacco quadri con ritorno picche creerebbe maggiori difficoltà perché affrancherebbe le picche mentre Sud ha ancora in mano l’Asso di fiori, ma è un’illusione perché Sud deve scartare ben 5 volte sulle quadri, e questo lo costringe a privarsi di tutte le sue amate picche per conservare le rette negli altri semi. Diciamo che il giocante prende al secondo colpo di picche; dunque alla fine delle quadri Sud deve conservare 5 carte di cui 3 obbligatoriamente cuori, quindi
a) se si chiude con due fiori viene messo in mano a cuori e deve portare il K di fiori
b) se conserva una picche, l’Asso di fiori sarà secco: ancora più facile.
In sala chiusa, Askgaard dice 2 picche e Duboin sale a 3 picche; Konow in Est prova 3SA ma Madala difende brillantemente a 4 picche contrate da Askgaard. Attacco quadri, sull’atout mossa dal morto Est entra subito di Asso (certo dopo il 3SA Agustin non avrebbe sbagliato la picche) e gioca Re di cuori e cuori per assicurarsi il taglio di 9; ma il resto è del giocante. 1 down, 10 MP per noi.
Li restituiamo paro paro al giro successivo

Licita semplice, 1SA – 3SA, e anche il gioco dura un attimo. Bilde attacca Q di cuori, il suo partner incoraggia con il 2, Versace prende subito e muove quadri senza molte speranze. Bilde acciuffa subito e si incassa tutte le cuori senza preoccupazioni. Un down.
All’altro tavolo, Duboin attacca Asso di quadri: alla vista del morto gira con il K di cuori e Madala mette il 2. Qui c’è certamente un equivoco, perché la coppia dà i conti rovesciati quindi il 2 dovrebbe essere il conto corretto, pari. Se Giorgio si aspettava un gradimento, di nuovo la piccola incoraggia, quindi il 2 sembrerebbe buono per tutte le stagioni. E poi c’è il morto che sta affrancando minacciosamente decine di quadri; difficile che ci sia tempo per uno switch, specie in un seme presidiato al morto dall’Asso. Tutto questo sembrerebbe suggerire che sia il momento di sbattere sul tavolo la Q di cuori, come ha fatto Bilde di là.
Insomma, abbiamo stabilito che dalla poltrona di casa vedendone 52 lo battevamo. Ma al tavolo è sempre un altro paio di maniche…
Alla 25 i danesi difendono in favore di zona, pagano 300 ma la manche si fa; alla 26 ancora due surlevée per loro e siamo sotto 21 a 12. Recuperiamo alla 27 quando Versace contra una manche avversaria e Askgaard no: due down in prima fanno 5 MP.
Perdiamo 7 alla 28: con queste carte
Picche A Q 10 5 3 Cuori 7 Quadri A K J 5 Fiori A K J

fate la vostra apertura forte, il compagno risponde wait, l’avversario entra a cuori, rosso contro bianco. Cosa dite? Siete indecisi, suppongo, fra contro e 2 picche. Giocate un po’ dappertutto, ma se non date ora la quinta di picche forse in seguito non ci riuscirete.
Indovinate a contrare, perché il partner ha QJ10xx di cuori e basta, senza fit picche. E malgrado l’intervento sia apparentemente blindato (13 con AK sesti), a 1 cuori Agustin deve cadere di 1 (e la difesa non ha certo indovinato tutte le mosse). Al tavolo di Versace-Lauria invece eravamo a quota 2… Invece qualsiasi manche cade inevitabilmente per difetto di comunicazione, compreso il 4 picche chiamato dagli italiani.
Lauria e Versace li recuperano al board successivo non lasciando giocare 2 cuori che si fa, ma dicendo 3 quadri che si fa pure. Ma l’ultimo guadagno è dei danesi che mantengono 3 cuori mentre Madala va sotto prendendo il decisivo attacco atout, in una mano di tagli incrociati. Finisce quindi 33 a 24 per i cattivi.
Negli altri tornei, le Women perdono 22-15 con l’Ungheria. Unico swing subito in un incontro con pochi spostamenti, lo stesso 3SA che non hanno battuto Duboin e Madala descritto sopra. I Seniores vincono 41-26 con il Belgio e mantengono un’esilissima fiammella di speranza. I Mixed perdono sorprendentemente 37-21 contro il Portogallo.

Mancano tre turni e la situazione può essere quindi esaminata con attenzione nei quattro tornei.

Nel torneo Open tre squadre hanno mantenuto un certo vantaggio sul gruppetto delle inseguitrici: si tratta di Svizzera (almeno un pronostico centrato!), Olanda e USA 2. Non c’è certezza matematica neppure per loro, ma ci vorrebbe una giornata più che catastrofica per uscire dalle otto.
Seguono distanziate di poco fra loro Inghilterra, USA 1, Italia, Ungheria e Norvegia. Le altre due pretendenti alla qualificazione sono la Danimarca (nona, staccata di 4 VP dalla Norvegia e di 11 da noi) e Israele 1 VP più sotto. Le altre sono game over.
Noi abbiamo domani un primo incontro impegnativo con USA 2 e poi due match leggermente meno duri con Nuova Zelanda (14esima) e Canada (19esimo). Danimarca e Israele hanno calendari comparabili con il nostro: nessuna delle tre ha incontri troppo facili (che poi, abbiamo visto, vanno presi con le molle pure quelli: lo avevo detto prima di iniziare… in 16 mani può succedere la qualsiasi). 30 punti bastano per passare, probabilmente anche 25; con meno si rischia.

Nel torneo Ladies la Polonia ha dominato, e si presenta sul rettilineo di arrivo con un incontro e mezzo di vantaggio abbondante sull’Inghilterra, e addirittura tre incontri su un terzetto quasi perfettamente allineato: USA 2, Danimarca, Svezia. Subito dietro l’Italia e la Turchia, 10 VP sotto la Norvegia. Salvo sconquassi, l’unica inseguitrice che ha chances di rientro è la Francia, che si trova a 6 VP dalla Norvegia e a 16 da noi.
Domani, subito Italia-Francia. Match teso, ma molto più per le transalpine che non possono più sbagliare (e dopo di noi hanno il debole Brasile ma all’ultima lo scontro diretto con la Turchia settima). Noi invece, anche andasse male il primo, concludiamo con due incontri abbordabili con squadre sotto la metà classifica: Australia e Belgio. Testa fredda, giochiamo senza paura come fatto fin qui. La Polonia capolista l’abbiamo pur battuta (contro di noi ha segnato il punteggio inferiore di tutto il round robin), basta giocare come sappiamo.

Nei Seniores USA 1 ha rispettato il pronostico senza strafare, e si presenta all’ultimo giro di pista con 20 VP sulla Danimarca; poco dietro la Polonia, più staccate Francia, India, Svezia, Inghilterra. L’ultima posizione valida la occupa USA 2, con circa 5 VP sulla Bulgaria nona. Noi siamo tredicesimi a circa 16 VP, come dire appesi a un filo. Anche il calendario ci gioca contro (Svezia, Norvegia, Polonia, tanto per gradire); l’unica speranza è che questa squadra, come anni fa fece più volte, trovi nelle difficoltà estreme la spinta per superarsi e fare quello che stasera non ci sembra possibile. Finché la matematica non condanna, ci si deve provare.

Infine il Mixed Team, dove comanda la Francia con una quindicina di VP su un terzetto quasi a pari punti composto da USA 1, Romania e Italia. Seguono distanziati Polonia, Belgio, Germania, e chiude la fila dei qualificati la Lettonia. Dietro, tre squadre possono ancora avere ambizioni: l’Australia attardata di 7 VP (e di 25 da noi), Danimarca e Olanda poco dietro.
Gli azzurri hanno condotto un ottimo torneo, anche a lungo primi ma comunque sempre nelle posizioni di testa. In questi ultimi incontri è mancato loro il colpo del KO, e sono stati persi punti in incontri (sulla carta) facili. Tuttavia siamo quarti a un soffio dai secondi, e questo qualcosa significa. Siamo a un passo da una qualificazione assolutamente meritata, non bisogna distrarsi ora e rovinare tutto. Il calendario non è tenerissimo, si inizia con due delle squadre ancora in lotta (Lettonia e Danimarca) e si finisce con la Croazia che ora ha perso contatto ma è stata a lungo fra le papabili: basta giocare tranquilli e attenti, e i pochi VP necessari arriveranno.

Enrico Guglielmi

Enrico Guglielmi (GGC001, Bocciofila Lido), socio agonista a Genova, si è laureato in fisica alcune ere geologiche or sono e attualmente sbarca il lunario occupandosi di informatica. Gioca a bridge da un tempo fastidiosamente lungo che è senz’altro meglio non quantificare, visti i risultati. Sempre in ambito bridgistico, oltre a raccogliere copiose messi di zeri nei tornei locali, cura per BDI online la rubrica “Ti racconto una mano”. E’ consigliere del Comitato Regionale Liguria, per conto del quale sta portando avanti un progetto didattico orientato agli studenti e ai dipendenti universitari in collaborazione con il CUS Genova. Il suo nick su BBO è Dasim.

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