Campionati internazionaliFederbridgeHomeWorld Bridge Team ChampionshipsWorld Bridge Team Championships 2022

Equilibrio

Primo turno

Open: Italia-Olanda
Duboin-Madala e Lauria-Versace

Ladies: Italia-Svezia
Chavarria-Paoluzi e Piscitelli-Saccavini

Mixed: Italia-Polonia
Cima-Dessì e Baroni-Gandoglia

Primo turno dei quarti di finale che si articoleranno fra oggi e domani su 96 smazzate divise in sei turni, tre per giorno.
Siamo su BBO con la nazionale Open, e quindi possiamo ammirare in aperta Madala e Duboin E-O contro De Wijs-Muller e in chiusa Lauria-Versace N-S contro Van Lankveld-Van den Bos.
Dopo una mano pari lo score si muove

Molte cose devono essere ben messe in questa mano per fare 4 cuori in E-O, e bisogna andarsele a cercare; usando i due ingressi del morto (il taglio di fiori e il K di cuori) per muovere picche e quadri, si fanno dieci prese. La manche la chiamano sei squadre su otto (la Svizzera va down), l’Olanda è fra le due che si fermano.
Sono andato a vedere la linea di gioco con la quale è caduto Drijver: supponevo che avesse mosso fiori e non picche, una volta al morto con il K di cuori (per scartare una picche, entrare al morto tagliando la terza e giocare l’expasse di quadri, linea quasi equivalente a quella vincente). Invece, preso l’attacco atout al morto ha giocato subito l’expasse giusto, cioè quadri. Nord ha messo subito l’Asso ed è tornato atout, e ora l’olandosvizzero si è tirato il K di quadri e ha giocato la Q di picche per far muovere un seme nero agli avversari: evidentemente aveva maturato la convinzione che il K di picche fosse in Sud. Invece ha preso Nord, e ormai la mano non si fa più qualsiasi cosa torni.
Guadagno identico per le Ladies, +6.
Alla 3 c’è slam


anche se le linee di gioco sono molteplici a seconda di chi gioca e di quale attacco prende. Giocata da Ovest la mano è imbattibile; se gioca invece Est, dopo l’attacco picche battere il pezzo di quadri in apparente sicurezza crea problemi di comunicazioni ben superiori alla microscopica chance che si guadagna cercando la Q secca fuori impasse; naturalmente se non avete sott’occhio il diagramma…
Perdiamo con le squadre Ladies (dove lo slam non viene chiamato) e Mixed (dove non viene fatto).
Nell’incontro open i prossimi tre board sono tutti slam, e producono tutti swing.

Lauria e Versace chiamano questo slam sulla 2-2 delle atout, più mancato attacco a fiori e picche 3-3. Percentualmente senza infamia e senza lode, ma si fa in entrambi i modi (Van Lankveld attacca cuori).
Nell’incontro Mixed lo chiama la Polonia e ci infligge un secondo swing.


Lauria apre 2 quadri 18-19 bilanciati, Versace dice 2 cuori relay e Van Lankveld sbarra a 4 cuori. Passo, passo e Alfredo, privato di interrogative, opta ragionevolmente per lo slam a fiori. Attacco Asso di cuori e cuori per il K, e siamo subito al bivio.
Se ne guardiamo 52 naturalmente la mano la facciamo, scartando picche e tirando tutte le atout: Est va in squeeze quadri picche. Ma è la linea più probabile? Versace ne ha scelta un’altra, scartando quadri e dopo le atout tagliando la terza quadri nella speranza (flebile) della 3-3; dopodiché ha fatto l’impasse a picche. C’è da dire che la linea basata sullo squeeze permette di mantenere fino in fondo la chance dell’impasse perché il finale è

Picche AQ
Quadri K9

Picche 7
Quadri A72

Chiaro che se Est secca il K di picche con il sorriso sulle labbra (e a questi livelli è molto probabile che succeda) si può andare down anche qui, e forse è proprio per questo che Versace ha rinunciato a questa linea, che aveva ovviamente visto.
Non sapremo come sarebbe andata all’altro tavolo perché i nostri hanno difeso pagando 800, e questo avrebbe fruttato 11 MP se lo slam fosse stato mantenuto.
Si guadagna 10 nel Ladies e nel Mixed, dove lo slam cade in aperta mentre Chavarria-Paoluzi e Baroni-Gandoglia si fermano a manche.

Gli olandesi si prendono la loro fetta di dea bendata chiamando questo slam sull’impasse a cuori. Slam poco popolare, lo chiamano in 5 su 24 tavoli: indubbiamente il singolo a fronte di KQ avrà frenato molti, oltre che il punteggio insufficiente, ma purtroppo non i nostri avversari, che partono con il piede giusto quando Est apre di 1 quadri e non si fermano più. Duboin non apre, Madala ha il solito 2 quadri 18-19 e Giorgino chiude a 3SA.
Board 7 pari per tutti, alla 8 un altro swing olandese:

La mano è strana (a parte la distribuzione capricciosa) perché malgrado i fit enormi in circolazione passano tre picche a Nord-Sud e due cuori a Est-Ovest. I primi passaggi sono simili: apre Est di 1 cuori, Sud dice 2 fiori, Ovest mostra il fit, ma mentre Van Lankveld fa Splinter a 4 fiori, Madala usa il fit showing con 4 quadri. Ora Nord dice 5 fiori con il suo modesto fit, e Duboin (che forse non ha interpretato il messaggio del 4 quadri) contra mentre Van den Bos dice 5 cuori. Che non si farebbero, perché l’attacco di Asso di picche è molto probabile con la mano di Sud; ma Versace decide di difendere e a 6 fiori paga 2 down, 300. Infine la mano da negativa diventa tragica quando Duboin, dopo aver preso di Asso di cuori, tira il K di quadri chiedendo il conto, che gli arriva pari, e ritorna picche regalando la manche contrata.
La manche viene mantenuta anche da Baroni-Gandoglia, e purtroppo dalle svedesi: in effetti l’ordine delle carte da incassare (due cuori e una quadri) è estremamente delicato.
A metà tempo siamo sotto 39-19; le Ladies perdono 23-19 e anche i Mixed sono in svantaggio: 30-19.
Al board 10 cosa dichiarate con

Picche 10 9 8 2 Cuori Q 9 3 Quadri 8 7 6 5 Fiori Q 5

Tutti in prima, il vostro partner apre 1 picche e Ovest passa. E’ una questione di stile e di accordi, chiaramente: un devoto delle prese totali dichiara 3 picche senza pensarci, mentre un agnostico può valutare la scarsa forza sia di punteggio che di distribuzione, riflettere che con le due Dame corte la mano gioca meglio in difesa, e limitarsi a 2. Lauria dice 2 picche, Est contra e gli avversari fanno 3 fiori (a 3 picche si cade). De Wijs è talebano e ne dice 3, e Madala va down a 4 fiori.
Alla 12 Baroni-Gandoglia difendono a oltranza a picche pagando 1 down, mentre Cima mantiene 4 cuori contrate. Alla 13 tutto il mondo gioca 6 picche pagando solo il K di atout fuori sorpasso: tranne le svedesi che (dopo averci guadagnato 15 MP nelle tre precedenti) giocano uno strano 3SA e vanno addirittura down quando, dopo l’attacco cuori che fa saltare il fermo, pagano il suddetto K e ne restituiscono di colpo 17.
Una grandinata di slam e distribuzioni selvagge si è abbattuta su questo primo round, e ne sono derivati questi punteggi: Olanda-Italia 51-21, Svezia-Italia 48-36, Polonia-Italia 34-32. Tutti in svantaggio, con margini molto diversi; ma è appena la prima puntata di una lunga storia.

Secondo turno

Open: Italia-Olanda
Versace-Madala e Hugony-Vinci

Ladies: Italia-Svezia
Aghemo-Buratti e Piscitelli-Saccavini

Mixed: Italia-Polonia
Manara-Attanasio e Baroni-Gandoglia

Un turno di riposo per Lauria e Duboin: rientrano Hugony-Vinci e si riforma la coppia Madala-Versace. Negli altri due match normale rotazione delle tre coppie.
Alla prima mano swing contro la squadra mista

In Nord-Sud si fanno 4 cuori; Attanasio attacca K di picche, perché non gli interessa molto tagliare con la Q terza di atout; ma si arriva a dieci prese in ogni modo. Nell’altra sala Est contra la Stayman di Gandoglia, e Baroni mostra le cuori in transfer. Alessandro fissa a 3 cuori e Irene segnala la forza a fiori con 3SA; ora Nord ha avuto un dubbio sulla sequenza e ha deciso di passare. Ovest disobbediente ha attaccato picche, e per arrivare a nove prese bisogna affrancare la quarta cuori, per cui la difesa nel frattempo arriva a cinque (tre picche e l’Asso di fiori oltre la cuori).
Alla mano 25 le tre coppie italiane chiamano il grande e le straniere no

Con la monumentale mano di Sud, una volta scoperta la presenza dei due Assi è difficile stare lontani dalle tredici prese. Hugony e Baroni hanno mantenuto, mentre Saccavini (che sapeva o supponeva la fiori divisa 7-4 avendo subito intervento e appoggio) ha tagliato due quadri e battendo tutte le atout ha raggiunto un finale in cui impasse e squeeze erano diventati equivalenti come probabilità; purtroppo ha deciso di battere in testa e non ha indovinato.

Ancora grande slam alla 29


Senza essere di battuta, è comunque uno slam certamente superiore al 50%. Con le atout divise basta la cuori 4-2, se sono 4-1 bisogna indovinare qualcosa di più nel seme. Certo, il J di quadri è una carta pesantissima nell’economia della mano. Lo chiamano Baroni-Gandoglia e guadagnano bene:
1 picche – 2 fiori (FM generico) – 2 quadri (naturale) – 2 cuori (fit picche) – 2 picche (minimo) – 2SA (relay) – 3SA (5422 13-14)– 4 fiori (cuebid), (contro) – passo – surcontro (1° giro) – 4 cuori (cuebid) – 4SA (keycard) – 5 picche – 7 picche.
Lo chiamano anche Piscitelli-Saccavini e fanno mano pari. Su 1 picche la Saccavini innesca una sequenza GAR che la porta a conoscere la 5422 con l’onore secondo di cuori; dopo la richiesta di keycard Ilaria chiama il grande.

Al board 30 Versace rapina in circostanze oscure questo 4 cuori


evidentemente infattibile perché i difensori, se non sono riusciti subito a incassare le tre prese esterne di loro competenza, hanno una seconda opportunità per farlo quando prendono con l’Asso di atout, e vista la quadri del morto non dovrebbero fallirla.

Alla 31 Monica Buratti fa un bel 3SA


Attacca Nord di picche per il 9 di Sud e Buratti liscia. Ancora picche per il K, impasse di quadri ripetuta ma Sud non copre; allora impasse di cuori, prende Nord e affranca le picche. Ora Monica ha due modi di fare la mano: incassare il J di cuori o giocare fiori al K, e uno di andare down: fiori alla Q. Sceglie il primo e il 10 di cuori compiacente cade. Niente di eccezionale, solo presenza al tavolo.
All’altro tavolo Piscitelli sceglie l’altra quarta come attacco e la presa mancante a fiori è trovata: Q di Sud, fiori all’Asso e fiori per il J. Ora Larsson va al morto a picche e gioca tre giri di quadri. Basterebbe giocare Asso di cuori e cuori per affrancare la nona presa con il J, avendo l’ultima quadri come ingresso ma la svedese gioca per la platea: incassa l’ultima quadri, poi l’Asso di picche (Nord ne ha scartate due sulle quadri) e mette in mano Nord a fiori per farlo uscire a cuori. Sempre 9 prese, ma grande soddisfazione.

In questa altalena di turni in chiaroscuro, sale la squadra Open che recupera tutto il terreno perduto: siamo 57-56 per l’Olanda. Perde ancora qualcosina la squadra Ladies: 25-19 in questo turno, -18 in totale. Perde un po’ di più la squadra mista (56-36) malgrado i 2 grandi slam di Baroni-Gandoglia, in un turno che ha spostato montagne di punti: il totale ora dice -22.
Gioco molto falloso un po’ di tutti, azzurri e avversari: affiora la stanchezza, all’ottavo giorno di gioco. D’altra parte siamo al Campionato del Mondo e si deve tenere duro: bastava una decisione azzeccata, di quelle che trasferiscono lo swing sull’altra colonna, in ciascun match per essere praticamente pari in entrambi. Ma si sa, se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato un eccellente tranvai. Il bicchiere mezzo pieno consiste nel fatto che, se siamo ancora vicini malgrado queste sviste, è perché gli avversari, anche loro stanchi, hanno pasticciato la loro parte, anche se magari un pochino meno. Quindi se riusciremo a ripulire il gioco, le chances di recupero saranno consistenti.

Terzo turno

Open: Italia-Olanda
Versace-Lauria e Duboin-Madala

Ladies: Italia-Svezia
Aghemo-Buratti e Chavarria-Paoluzi

Mixed: Italia-Polonia
Manara-Attanasio e Cima-Dessì

Di nuovo la squadra Open su BBO: in aperta Versace-Lauria E-O contro Van Proijen e Verhees; in chiusa Duboin-Madala N-S contro Van Lankveld- Van den Bos.
Piazziamo swing al board 1, tanto per gradire


E’ un brutto grande, fuori della Q di atout, ma il piccolo si dovrebbe chiamare e Duboin-Madala lo chiamano così: 1 picche (Duboin) – 2SA – 3 cuori – 4 quadri – 4SA – 5 fiori – 5 quadri – 5 picche – 6 picche.
L’indagine sulla Q di atout ferma Giorgino a 6.
Nell’altra sala Lauria disturba con la bicolore cuori/minore con 1SA in Est, Verhees contra, Versace dice 2SA (gioco il minore), Lauria 3 fiori, Verhees 3 quadri, Versace ancora 4 fiori (che pagherebbe una cifra), Nord 4 picche, e dopo questo sabotaggio di informazioni lo slam non si trova più. 11 per noi.
Board 3, perdiamo 5 MP non indovinando la posizione del K di cuori: sul barrage a 3 fiori di Madala, Van Lankveld contra con 11 e una bella tricolore, e quando Agustin muove in 4 fiori, ragionevolmente gioca l’onore in mano sua; di là Versace in una situazione analoga a cuori ci attacca, ed è più facile indovinare.
Li recuperiamo subito dopo, quando Madala mantiene un complicato 3 fiori giocando con AQ109 sesti a fronte del vuoto, mentre in situazione identica Verhees va sotto.
Alla 6 gli olandesi ci bidonano rubando slam senza il controllo a quadri

In entrambe le sale si apre di 3SA, che significa una monocolore nobile migliore dell’apertura diretta di 4 cuori/4 picche, convenzione che inizia a essere diffusa (in sostituzione della pessima Gambling). Duboin dice 4 cuori e Madala corregge a 4 picche, che è il contratto giusto (per come gioco io questa sequenza un tentativo lo avrei fatto, perché se il partner si presenta con l’altro Asso, e un Asso ce l’ha quasi di sicuro vista la picche non chiusa, lo slam diventa molto probabile: ma dipende tutto dagli accordi che hanno e dallo stile con cui la interpretano, naturalmente). In aperta Van Proijen con 4 fiori chiede di dichiarare in sottocolore il palo nobile, e Lauria contra. 4 cuori di Sud, richiesta d’Assi e 6 picche. Ora Versace ha una decisione difficile: deve contrare per cercare di deviare l’attacco verso le quadri? Non ci sono certezze, è certamente strano che Nord abbia scelto una sequenza keycard con un seme scoperto, e Alfredo non conosce la lunghezza a fiori del compagno, quindi non è sicuro che l’attacco fiori sia inutile (è però certo che le fiori siano controllate). Non è neppure sicuro che Lauria centri lo switch giusto. Per farla breve, Alfredo passa e con attacco fiori ovviamente lo slam non ha problemi.
Tra parentesi: vista la frequenza con cui gli slam qui a Salso vengono battuti dall’attacco quadri, si potrebbe studiare una modifica al contro Lightner in modo che, solo temporaneamente per la durata di questo campionato, significhi “attacca quadri!”
Si va un po’ avanti e alla 10 segniamo 12 MP con una bella giocata di Lauria:

In una sequenza che parte da 1SA di Lauria in Est, Nord ha modo di contrare le cuori per cui Verhees in Sud attacca 8 di cuori per la Q del compagno che rigioca quadri. Due giri di quadri svelano la 5-1, e Lorenzo procede con due colpi di picche (la mossa chiave) e fa girare il J di cuori fino a Nord. Ora due accoglienti forchette lo attendono al morto, per cui la difesa deve aprire il gioco a fiori e concedere inevitabilmente la nona presa.
Siamo a questo punto a +11 nel totale, ma – manco a farlo apposta – sono esattamente i punti che perdiamo nelle ultime sei mani, prendendo il contro a una manche a 3SA (2 down, di là si gioca 4 picche ma senza contro) e pagando una presa in più in difesa a 5 fiori contro l’imperdibile 4 picche avversario. Per cui alla fine di questa giornata siamo messi esattamente come all’inizio: pari.
Qualche mano dagli altri incontri


Le Ladies guadagnano molto in questa mano: Chavarria-Paoluzi prendono il contro a 5 Quadri e ne fanno sei su attacco picche; all’altro tavolo Aghemo-Buratti difendono a 5 picche e pagano un down liscio.
I Mixed guadagnano ancora di più, perché su attacco K di cuori Attanasio ne fa addirittura 13, e a 5 picche il contro viene risparmiato anche a Cima. Certo c’è il rischio che gli avversari vadano a 6 quadri, ma sarebbe stata buona anche la difesa a 6 picche.
La squadra mista raddoppia il guadagno al board successivo

quando Cima e Dessì chiamano lo slam che si fa catturando la Q di quadri. Il buon feeling di Leo e Barbara con questo seme dispettoso si conferma…

Il punto della situazione.

Bermuda Bowl: tutti gli incontri sono molto equilibrati, anche se nessuno raggiunge il nostro record: 85-85 dopo 48 board, nemmeno col bilancino.
L’Inghilterra si difende benissimo contro la Svizzera: era il quarto di finale che molti consideravano più orientato, e invece solo una rimonta nel terzo turno ha contenuto il passivo dei pseudoelvetici a 6 MP (92-86). In realtà, a tre mani dalla fine turno la Svizzera aveva sorpassato, ma gli inglesi hanno piazzato un +21 finale che li ha riportati avanti.
E’ in qualche modo inatteso anche il vantaggio dell’Ungheria contro USA 1 (81-70). Andamento simile all’altro match, con USA 1 che aveva sorpassato a metà tempo, per poi subire un robusto controsorpasso (+24) nel finale.
Più pronosticabile il vantaggio della Norvegia su USA 2 (66-49), frutto di tre vittorie striminzite degli scandinavi. Dopo due tempi il punteggio era addirittura 29-22: entrambe le squadre sotto 1MP a mano. Poi si è movimentato qualcosa ma nemmeno troppo.
Ma tutti i punteggi complessivi sono bassi, restando compresi tra 1 e 2 MP a board: buon gioco, perché le mani tutto erano fuorché piatte.

Venice Trophy: un incontro si è già nettamente orientato, gli altri restano ancora incerti, anche se in grado diverso.
L’Italia ha perso tutti e tre i tempi ma sempre con scarto basso: il punteggio complessivo è di 104-74 per le svedesi. Sarebbe bastata la Q di quadri in Est al board 12, ad affondare lo slam in zona delle svedesi, per trovarci praticamente pari. Ma è inutile recriminare, i colpi di fortuna si sono distribuiti sulle due linee: il leggero vantaggio delle svedesi mi sembra fin qui meritato, ma stiamo giocando bene e reggendo l’urto. Lo spazio per recuperare c’è.
Polonia e Danimarca sono in incredibile equilibrio (95-92 per le polacche): in ciascuno dei singoli tempi lo scarto massimo è stato di 5 MP. Un vero e proprio braccio di ferro!
Al contrario, la Turchia ha asfaltato USA 2: già in vantaggio di 52 MP dopo i primi due turni, li ha in pratica raddoppiati nel terzo turno, concludendo la giornata sul punteggio di 163-61. Quasi impossibile (anche se non c’è mai nulla di certo, a metà strada) il recupero. Non è proprio un caso se questa squadra non l’ha voluta scegliere nessuno, ieri sera.
E infine nel terzo tempo la Francia ha messo la freccia e ha sorpassato l’Inghilterra; lo scarto è però ancora molto basso (128-110, punteggio molto alto) e il match si può dire ancora in equilibrio.

Wuhan Cup: Con il fantastico uno-due quasi pugilistico nel finale, la squadra Mixed ha rimesso quasi in equilibrio il match. Il 28-17 a nostro favore ha infatti esattamente dimezzato il nostro svantaggio, che nel computo totale fa ora 107-96 per la Polonia. Molto bravi i nostri a reagire al tentativo di allungo avversario: domani mi aspetto un finale thrilling da questo incontro.
Anche gli altri match sono molto lontani dall’avere un padrone.
Francia e Romania viaggiano in sostanziale equilibrio (97-90 per l Francia). I transalpini avevano preso una ventina di MP di vantaggio, ma i rumeni si sono rifatti sotto nell’ultimo segmento.
Situazione analoga tra Belgio e Germania: tre turni in sostanziale equilibrio, e uno score di 94-86 a favore dei belgi.
E infine USA 1 nei primi due turni aveva subito una trentina di VP di passivo dalla Lettonia, ma li ha recuperati con gli interessi nell’ultimo turno (+50) per concludere la giornata sul punteggio di 129-97, punteggio esorbitante: quasi 5 MP spostati su ogni mano. In generale sono alti tutti i punteggi dei match di questo torneo, come era facile prevedere: mediamente le coppie miste sono meno affiatate rispetto a quelle dello stesso genere, perché hanno meno occasioni di giocare insieme.

Siamo a metà strada. Domani i verdetti che divideranno a metà le squadre in competizione tra promossi e bocciati.

Enrico Guglielmi

Enrico Guglielmi (GGC001, Tennis Club Genova), socio agonista, scrive per Bridge d'Italia e per BDI Online articoli e commenti sui principali avvenimenti agonistici nazionali e internazionali

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