
Riprendiamo dopo il terremoto che ha scosso ieri il bridge mondiale. Rispetto alle valutazioni piuttosto pessimistiche di ieri, sembra che i problemi si siano ridotti alquanto. Si è ritirata la Bulgaria Seniores e varie squadre stanno giocando rimaneggiate, ma alla fine si riesce a ripartire.
Fra i rimaneggiati ci siamo purtroppo noi che abbiamo perso giocatori fondamentali come i due campioni del mondo Duboin e Lauria (sostituiti da Giovanni Donati e Antonio Sementa, quest’ultimo anche lui fregiato dall’oro mondiale). Nel Ladies siamo senza Simonetta Paoluzi, che aveva fin qui giocato benissimo; per rimediare in qualche modo Margherita Chavarria, anche lei fin qui molto brava, si adatterà a fare da rincalzo a Piscitelli e Saccavini.
Oggi e nei due giorni successivi si giocheranno quattro turni al giorno, per recuperare il tempo perduto ieri. Facile prevedere che ci saranno tante cose da raccontare.
Turno 4
Open: Italia-Olanda
Sementa-Madala e Donati-Versace
Ladies: Italia-Svezia
Aghemo-Buratti e Piscitelli-Saccavini
Mixed: Italia-Polonia
Manara-Attanasio e Baroni-Gandoglia
Due squadre su BBO: la Open (terzo turno su 4) e per la prima volta in questo ko la mista.
Subito i due nuovi entrati in pista: Donati-Versace E-O in aperta contro De Wijs-Muller, Madala-Sementa N-S in chiusa contro Van Lankveld-Van Den Bos.
Dopo una mano di riscaldamento arriva il primo slam: ci costa 13 nel Mixed, gli stessi punti che guadagniamo nel Ladies, dove Piscitelli-Saccavini chiamano 6 fiori.
Preso l’attacco rosso, il giocante muove atout e la caduta del K risolve i problemi. Ci sono i tempi per tagliare due volte quadri e affrancarle. Nell’Open non lo si chiama, guadagniamo 1 a 3SA ed eccoci in vantaggio.
Board 3, con 18 e la quinta di quadri Madala apre 1 quadri, 1 cuori, passo, passo. Agustin riapre di contro e si trovano le fiori. Muller deve aprire 1 fiori forte, al secondo giro quindi 2 quadri. Trova la 5-1 e va down, 4 per noi. Guadagna anche la mista (i polacchi azzardano 3SA privo di chances), perdono 3 le Ladies.
La mano 20 è pari, ma molto interessante. In chiusa 4 picche le gioca Sud, e dopo due giri di cuori viene mossa la picche dal morto: un down senza discussioni.
In aperta gioca Nord e Donati attacca fiori. Il giocante prende in mano e gioca Asso e piccola atout, Donati che vuole tagliare mette il K ma fa scopa con la Q di Versace. Sembra un dramma ma in realtà la situazione è sotto controllo, perché se Giovannino riesce a rimettere in mano il partner fa il taglio; deve però scegliere se cercare al partner la Q di cuori o l’Asso di quadri. Ma Alfredo sull’attacco ha messo il 3, e questo guida Donati al ritorno J di quadri (e d’altra parte, se non c’è l’Asso di quadri in Ovest la mano non si batte). De Wijs non carica al morto ma Alfredo queste mani le ha già giocate tutte: stampa l’Asso sul tavolo e gioca fiori. Auff!
Volano MP negli altri incontri: Piscitelli-Saccavini (ottimo inizio) rubano la manche, mentre Baroni-Gandoglia nel Mixed hanno un’incomprensione e giocano 5 quadri pagando un tot.
Guadagniamo una surlevée nell’Open alla 21 mentre Piscitelli-Saccavini proseguono nel loro avvio folgorante e, in una mano in cui tutti i tavoli giocano 3SA più qualcosa, inaugurano l’altra colonna con un 2 quadri contrato +1 pari a 380.
Dopo 5 board le Ladies hanno colmato i 30 MP di ritardo, siamo a +6.
Nell’Open pari la 22, alla 23 Donati fa 1SA mentre Van den Bos va sotto. Alla 24 un 6 cuori sotto chance viene chiamato e fatto a entrambi i tavoli nell’Open, ma ci costa uno swing sia nel Ladies (Aghemo-Buratti giustamente non lo chiamano) che nel Mixed (Manara-Attanasio si avventurano addirittura a 7).
A metà tempo +11 Open, +26 Ladies (sono tornate davanti le svedesi di 4), -25 Mixed.
Ma è destino che l’incontro Open proceda all’insegna dell’equilibrio, e alla 25 gli 11 MP faticosamente accumulati vengono restituiti in un colpo solo. E’ un problema di attacco contro 3SA
K J 8 7 4 3
7 6 4 3
5 3
5
Sull’apertura italiana di 1 fiori in Nord Van Den Bos interviene a 1 picche malgrado la zona sfavorevole. 2 picche Sud (fiori, buona mano), 2SA Nord, 3SA Sud. Van Den Bos attacca cuori e trova KQJ quinti al compagno. Si deve passare per la Q di fiori, 1 down. All’altro tavolo la sequenza è convenzionale: 1 quadri – 2 fiori – 2 cuori – 2 picche – 2 SA – 3SA. Donati attacca naturalmente picche e la Q è la nona presa. Mano da incubo per l’Italia perché negli altri due incontri giochiamo in Sud e l’attacco cuori è inevitabile (ma nel misto Gabriella Manara salva la mano attaccando anche lei cuori da Est).
Nell’Open siamo di nuovo pari!
Pari la 26 su un banale 4 cuori (ma la Sobolewska si affossa nel Mixed), 1 per l’Olanda alla 27 ma rischiamo di pagare lo scarso affiatamento:
Gli olandesi giocano 4 picche, sbagliano la Q di atout e fanno 10 prese in relax. In chiusa qualcosa non funziona, perché dopo il rever Madala non dice mai le picche, probabilmente si aspetta che le ripeta Sementa, il quale forse a sua volta si aspetta il fit terzo dal compagno. Morale, si gioca 5 quadri sul bilatero a picche, che Agustin però indovina in scioltezza. Ce la caviamo col minimo danno.
Danni maggiori per le Ladies, dove Piscitelli-Saccavini fin qui perfette vanno a 6 cuori infattibili.
Molto peggio la successiva per l’Open, l’Olanda fa di nuovo swing su un problema di attacco.
6 2
J 5 2
9 4 2
Q J 8 7 4
Le licite ai due tavoli: Versace-Donati dichiarano 1 picche – 2 picche – 3 fiori – 3 picche – 4 picche. De Wijs attacca atout. Van Lankveld e Van den Bos dichiarano 1 picche – 2 picche – 4 picche. Sementa attacca Q di fiori. La mano è micidiale:
L’attacco atout sposta ben quattro prese: da 11 a 7.
Perdiamo anche alla 29 in una battaglia di parziali
Dopo 1 fiori (Nord), 1 quadri, 1SA, Madala decide di invitare con 2SA invece che con 3 quadri, valutando la mano senza singoli e la Q seconda. Gioca Sementa: attacco fiori, Antonio anticipa cuori per la Q del morto e l’Asso, ritorno fiori e non si può evitare il 2 down (4 fiori e una ciascuno negli altri semi). In aperta Nord apre 1 quadri, e ora è inevitabile che il contratto sia 3 quadri. Che dovrebbe cadere, ma Donati non ha un attacco evidente e sceglie cuori filato da Versace; il giocante prende, batte l’Asso di atout e smonta l’Asso di cuori di Alfredo. Ora il ritorno fiori batterebbe; con il ritorno di piccola picche invece il giocante scarta una fiori sul K di cuori e mantiene. A livello più basso guadagnano le Ladies (2 quadri fatto contro 1SA un down).
La 30 mette a dura prova le nostre coronarie di tifosi
Ancora un’incomprensione tra Madala e Sementa: 1 picche Sud, 2SA Nord, 3 picche (che non è minimo, evidentemente, nelle intenzioni di Agustin), passo, e si perde la manche.
In aperta gli olandesi chiamano addirittura lo slam: nella stessa situazione Sud fa Splinter a 4 fiori, per cui una manciata di cuebid e di richiesta d’Assi portano a dodici prese. E’ uno slam difficile da valutare, con molteplici linee di gioco; ma Muller per fortuna, sul brillante attacco atout di Versace, mette l’Asso e non può più vincere.
Irene Baroni lo mantiene nel Mixed con un elegante taglio incrociato dopo l’attacco quadri.
Alla successiva Donati e Versace rubano 3SA senza il fermo di cuori grazie a una sottoapertura molto leggera di Muller a picche primo di mano in zona.
Q 10 9 7 3 2
A 10 6
10 2
J 9
Madala invece passa e c’è lo spazio per Sementa per inserire le cuori, e ora 3SA non si gioca più e gli olandesi non se la sentono di salire a 5 fiori, che si farebbe (Aghemo-Buratti lo chiamano molto bene).
Ancora 1 per noi all’ultima e la chiudiamo sotto di 7, 31-24. Buona partenza, periodo centrale nero e recupero finale; situazione sempre di grande equilibrio. Un paio di incomprensioni legate allo scarso affiatamento andavano ovviamente messe in conto; speriamo che i neo-partners stiano prendendosi reciprocamente le misure.
Le Ladies fanno un percorso simile: partono a +36, restituiscono quasi tutto e poi segnano +16 nelle ultime quattro. Recuperano quindi 21 MP e si trovano a -9. Bene entrambe le coppie, turno molto importante.
I Mixed pareggiano il turno, e il loro ritardo rimane quindi intatto a -11.
Per percorsi diversi, le nostre tre rappresentative si trovano quasi esattamente nella stessa situazione. Hanno fin qui dimostrato di essere all’altezza delle avversarie, ora ci vuole il colpo di reni dello sprinter sul traguardo.
USA 2 sta giocando con il capitano non giocatore, Mignocchi. Questo probabilmente non ha aiutato, perché la Norvegia si è involata a + 33. Nel ladies si è sparigliato il match tra inglesi e francesi, con le prime a + 40, e nel misto le francesi hanno inflitto un break importante alla Romania e sono ora a +58. Gli altri incontri sono ancora più o meno equilibrati.
Turno 5
Open: Italia-Olanda
Sementa-Madala e Donati-Versace
Ladies: Italia-Svezia
Chavarria-Paoluzi e Piscitelli-Saccavini
Mixed: Italia-Polonia
Cima-Dessì e Manara-Attanasio
Ci sediamo e Donati si porta a casa lo swing che significa sorpasso.
A Q 6
A 10 9 8
6 5 3
J 5 4
La licita è uguale: 2 picche, contro, 3 picche. Giovanni dice 3SA ed è imperdibile; Verhees dice 4 cuori che non si possono fare. Stesso guadagno nel Mixed (in Est c’è Dessì), mentre nel Ladies non chiamiamo manche e perdiamo 7.
Guadagniamo di nuovo alla 2
Dopo 1 quadri – 1 picche – 2 quadri, Van Prooijen stranamente passa (ma l’apertura può essere anche molto debole per gli olandesi). Versace invece prosegue con 2 cuori, e trovato il fit si vola a manche. La difesa olandese non è esattamente devastante: attacco J di fiori, Q, K, Asso e quadri per il K e l’Asso. Ancora fiori per Nord che gioca picche, Alfredo non taglia per non perdere il controllo al morto e si trova in presa con il K perché Nord ha giocato sotto Asso. Atout per il morto e il K di Sud che rigioca picche, ma ormai il morto è buono. Anche la squadra Mixed raddoppia il guadagno nello stesso modo.
Alla 4 le Ladies subiscono uno swing quando prendono l’attacco micidiale a cuori da tre cartine verso KJ quinti del compagno (chi attacca ha KQ10x a fiori). Monica Buratti taglia le comunicazioni, ma quando passa inevitabilmente per l’Asso di picche lo trova vicino alle cuori franche.
Ancora uno swing alle svedesi nel Ladies alla 6, slam infattibile (un po’ sfortunato, con due mani a specchio) di Aghemo-Buratti. Le due azzurre si vendicano alla successiva “pizzicando” la Larsson, che interviene su 1 picche a 2 cuori in zona con l’Asso quinto frillato. Monica Aghemo passa con
J 2
Q J 9 8 6
9
A K 7 5 2
aspettando fiduciosa la riapertura, che arriva del colore sperato: rosso. 3 down fa 800 a cui si somma il down a 4 picche dell’altro tavolo, identico swing marcato anche dalla squadra Mixed (questa volta è Novak a esporsi e Dessì a colpire).
Siamo a metà tempo, e riassumendo: Open +17, sorpasso; Ladies -16; Mixed +29, altro sorpasso.
Nelle seconde otto mani le cose si placano, ci sono pochi swing. Il primo è per le nostre Ladies, alla 14, quando di nuovo una svedese paga uno spavento con una dichiarazione azzardata a 3 quadri: 1100 contro manche in prima fa 12 per noi.
La mano 15 però è purtroppo un’ecatombe italiana, perché sia la Ladies che la Mixed chiamano il grande che è senza speranza, mentre gli avversari si fermano al piccolo.
Senza attacco cuori da Sud dodici prese si fanno affrancando la quadri, cade la Q seconda in Sud (Versace gioca piccola al 9, stesso risultato perché c’è il pezzo secondo in Sud).
Mentre suona la campanella dell’ultimo giro questa è la situazione.
La squadra Open ha sorpassato, e, sempre in un incontro di equilibrio enorme, si trova avanti di 8.
La squadra Ladies ha vanificato la rimonta del turno precedente ed è ripiombata a –31.
La squadra Mixed ha pareggiato perfettamente il ritardo che aveva: siamo 169-169. L’altro ieri sera avevo previsto un finale thrilling per questo incontro; non che gli altri siano molto da meno, ma qui siamo a livello Agatha Christie!
Turno 6
Open: Italia-Olanda
Sementa-Madala e Donati-Versace
Ladies: Italia-Svezia
Chavarria-Paoluzi e Piscitelli-Saccavini
Mixed: Italia-Polonia
Cima-Dessì e Baroni-Gandoglia
Eccoci al “dentro o fuori”: formazioni obbligate o quasi per Open e Ladies, il Mixed continua la rotazione.
I nostri incontri sono quelli più equilibrati in ciascuna delle tre manifestazioni; perfino nel Ladies il nostro ritardo di 31 è quello inferiore fra i quattro quarti di finale.
Piccola spintarella: un errore di imputazione ci aveva privato di 3 MP nell’incontro Mixed quindi siamo pertanto avanti, se pure di poco.
Primo board, che poi è il 17, sul barrage a 3 quadri di Nord un po’ ovunque gli orizzontali giocano 3 picche e vanno down un tot; ma i polacchi si spingono fino a 4 cuori e pagano 5 down; 4 MP per Italy.
Si sposta quasi nulla per le prime quattro mani; i polacchi si ripigliano i 4 MP perduti; le Ladies cedono 3 MP alla 17 quando si spingono a 4 picche, e altri 6 non competendo alla 18 sul 2 fiori avversario.
Alla 21 Ladies e Mixed rubano entrambi 3SA. La mano si batte attaccando picche; ma la difesa ha una seconda occasione di giocare il seme perché per arrivare a nove si deve passare per la fiori e per l’Asso di cuori.
Fin qui tutto facile, ma Cima e Buratti prendono l’attacco quadri e la complicano giocando subito cuori dal morto. Sud liscia e la mano è fatta.
Nell’open perdiamo: è una mano favorevole al Precision, e gli olandesi si fermano con 2 fiori – 2 quadri – 3 fiori. Quando invece Donati apre 1 fiori può dare tutti i colpi di freno che vuole: prima di 3SA Versace non si può fermare, e l’attacco picche dopo la sequenza degli italiani è inevitabile. Perdiamo 5, siamo a +1.
Alla 23 la Open paga pedaggio allo scarso affiatamento
Sull’apertura di Sud passata dal compagno, un po’ tutti hanno detto 2SA. Verhees in Ovest è passato (in molti hanno rialzato a 3SA), si va evidentemente 1 down pagando quattro picche e due Assi. Versace ha interrogato con 3 fiori, Donati pur con qualche dubbio ha risposto 3 cuori e ora Alfredo ha detto 3SA aumentando le perplessità di Giovannino (avrà le fiori?). 4 fiori gli è sembrato un buon compromesso, una specie di “passa o correggi” ma Versace non ha recepito ed è passato: 7 MP per Olanda.
Alla 24 Verhees cade a 2 picche; Versace prende l’attacco di De Vijs (che ha contrato l’apertura di 1 picche) di piccola fiori dall’Asso quarto dove Alfredo ha singolo in mano e KJ quarti al morto. Ma Versace conosce gli avversari, mette il K e fa pure la surlevée.
Situazione a metà tempo, 8 mani dalla fine. Open -9 (in tutto -3), Ladies -13 (in tutto -44), Mixed +9 (in tutto +12). Per le Ladies è ormai durissima, gli altri due sono sul filo del rasoio.
Alla 25 la Mixed perde 10 pesantissimi MP, quasi tutto il gruzzolo guadagnato.
Si gioca 5 fiori a entrambi i tavoli. Si può tirare tutte le atout che si vuole, ma alla fine la mano è sul bilatero a cuori, perché quando obblighiamo Est a scartare una cuori, può farlo da cartine o dalla Q terza. Sta di fatto che i polacchi indovinano e noi no, accidenti. Siamo a +2, 7 mani dalla fine.
LA squadra Open qui sorpassa: Van Proijen cade a 3 picche, in aperta Donati 1 picche, Muller contro, Versace 3 picche, De Wijs contra anche lui, Muller dice 4 fiori ma stranamente (per fortuna) De Wijs sceglie le cuori. Attacco Asso di picche, Versace chiama fiori e Donati ci torna, il giocante fa l’impasse a cuori e paga le quattro successive. 5 per noi, ora siamo avanti di 2!
Ma se lo fate apposta, allora ditelo! Due surlevée per l’Olanda a 3SA e a 6 mani dalla fine siamo per l’ennesima volta pari. Da non crederci!
Alla 27 Cima e Dessì spingono a 5 cuori i polacchi difendendo a 5 fiori. Leo contra, si marca 500: 10 per noi.
Nell’incontro Open salta un’altra coronaria (le ho quasi finite ormai). Sementa e Madala si fermano a 3 cuori, fatte quattro. Gli olandesi in aperta vanno a 4 che si può fare. Versace incassa le due fiori e torna quadri per il taglio di mano. Ora Muller gioca atout e scopre la 4-0. I commentatori in BBO osservano che è sufficiente far correre le picche e costringere Alfredo al taglio per sottomettere il suo 10; ma incredibilmente (“unbelievable” è l’unanime commento) dopo una lunghissima pensata l’olandese continua atout, Alfredo entra di Asso e fa tagliare il giocante a quadri. Ora deve vincere la terza cuori al morto con la Q e sulla terza quadri va in promozione il 10 di atout. 6 per noi, quasi un miracolo.
Alla successiva però si torna sotto quando Madala e Sementa giocano 3SA con il fit a cuori e vanno sotto. Il colpo è in zona, 12 per loro. Da +6 a -6 in un attimo.
La squadra mista guadagna 1 al board 29, ed è a + 13. Alla 30 Cima apre di 4 picche con l’ottava in prima, prende il contro e paga 500. Di là chiamano 5 fiori che si fa, ma sono 3 per gli avversari: +10.
Gli stessi 3 li perde anche la squadra Open, e scivola a -9.
Ma alla 31 Baroni e Gandoglia chiudono il conto:
6 cuori, attacco 10 di quadri, Irene passa il J e il K diventa la dodicesima senza bisogno delle picche. Altri 8 ininfluenti MP per noi alla 32 fissano il risultato sul +31 (218-187).
E gli olandesi fanno lo stesso: stampano 6 cuori in aperta e salgono oltre i 20. Ultima beffa della sorte: in una sequenza di cuebid, De Wijs in Nord rinuncia alla cuebid di quadri e chiude a 4 cuori, ma Muller non se ne dà per inteso e chiama lo slam. Versace attacca quadri e Muller non può sbagliare. In chiusa Sementa la cuebid a quadri la fa, Van Proijen la contra e ora chiamare lo slam non si può più. Non ci sarebbe bastata una mano pari, ma comunque.
Lascia l’amaro in bocca uscire dopo essere stati in vantaggio fino a 5 board dalla fine. Credo di poter dire tuttavia che, per quanto visto al tavolo, il risultato sia giusto. L’Olanda anche senza Brink e Drijver è una squadra fortissima, aggressiva, che mette costantemente a disagio al tavolo. In diverse circostanze ci siamo rimessi in pista grazie a mani fortunate, vedi l’ultimo sorpasso a sei mani dalla fine maturato grazie a un sorprendente affosso di Muller.
E tuttavia, non sapremo mai come sarebbe finita se questi tre turni li avesse giocati la squadra titolare. Donati non ha assolutamente sfigurato (non avevo dubbi), ma un paio di incertezze (eclatante il 4 fiori con 6 atout) hanno avuto il loro peso. Sementa e Madala sono sempre sembrati vicini ad andare fuori contratto; varie volte si sono salvati grazie al loro talento individuale ma ovviamente una coppia è un’altra cosa.
La squadra Ladies chiude a -40 (221-181). Non intendo lasciarmi sviare dalla sconfitta: per questa squadra arrivare ai quarti di finali e combatterli fino alla fine costituisce un risultato eccellente, per come è maturato. La squadra ha superato ostacoli notevoli lungo il percorso, ultimo dei quali (e probabilmente decisivo) l’assenza della Paoluzi. E tuttavia, a due turni dalla fine eravamo a -9 contro una squadra forte e compatta come la Svezia. Poi, chiaro, se vai a spulciare gli score e togli gli errori evitabili vinci qualsiasi incontro contro qualsiasi squadra. Non è questo il modo di analizzare un risultato: gli incontri si vivono al tavolo, non a tavolino, e gli errori fanno parte del gioco. Abbiamo fatto esperienza e maturato autostima, buon viatico per gli impegni futuri.
Semifinale
Prosegue quindi la marcia la sola squadra Mixed, e trova sul suo cammino la fortissima USA 1 che ha tuttavia stentato più dell’atteso contro la Lettonia. I baltici erano anzi partiti meglio, poi nel terzo turno un break di 50 aveva assegnato un vantaggio importante agli americani. Ma la Lettonia si è rifatta sotto fino a sedersi per le ultime 16 mani a -7; di più, a sole 5 mani dalla fine si trovavano a +15, a un passo da una clamorosa qualificazione (ma nemmeno troppo, perché questa squadra aveva già centrato i quarti di finale a Wuhan). Nelle ultime 5 mani però gli americani hanno capovolto il risultato con un imperioso finale.
Turno 1
Ci sediamo con Attanasio-Manara E-O in aperta contro Lin-Willenken e Baroni-Gandoglia in N-S contro Ginossar-Zur Campanile.
Nelle prime mani marchiamo un 4-0 fatto di surlevée, alla 6 andiamo sotto con un po’ di azzardo dai nostri avversari:
Manara apre 1SA e Willenken glieli lascia giocare: la difesa incassa le prime sette prese rosse. Baroni invece contra in Sud, e su 2 fiori dichiara 2 cuori. Ovest contra ed Est trasforma: la carta che decide la mano è il 10 di cuori, che trasferito in Sud avrebbe consentito il mantenimento. Sono contro molto pericolosi in duplicato.
Torniamo avanti alla 8
Manara-Attanasio chiamano 4 picche. Si dovrebbe cadere, ma Willenken non ha un attacco facile; sceglie cuori e regala la presa nel seme e il secondo ingresso per perdere una sola atout. 12-5 per noi.
Arriviamo alla 15 sul 13-6, poi paghiamo un paio di down in più in un parziale impestato.
Baroni in Sud apre 2 quadri bilanciato, e Gandoglia la porta a 3 cuori (da sistema 2 cuori non è passabile). La mano è disperata per la carenza di ingressi al morto e si va 5 down.
Willenken apre 1 fiori forte e su 1 quadri debole dice 2SA e li gioca perché Lin non fugge a cuori. Solo due down fanno 7 per i nostri avversari; anche qui un pizzico di sfortuna, se in Sud ci fosse stato un po’ più fit probabilmente il conto dei down sarebbe stato ben diverso.
Il turno si chiude sul 12 pari. I nostri non sembrano appagati e hanno giocato bene e senza errori, andiamo avanti con fiducia.