
Dopo l’appetizer di ieri, e smaltiti i rimpianti per le eliminazioni di due delle nostre beniamine, andiamo avanti con l’unica semifinalista superstite.
Turno 2
Si riparte dal pareggio a bassissimo punteggio di ieri sera, e si va avanti con questo schieramento: in aperta abbiamo Manara-Attanasio E-W contro Lin-Willenken, mentre in chiusa Cima-Dessì in N-S fronteggiano Zur Campanile-Rosenthal (mi asterrò da battute su cristalli e porcellane).
Siamo una delle due semifinali non presenti su BBO, quindi non possiamo seguire carta per carta il gioco degli italiani.
Al primo board perdiamo 7 non chiamando manche; i nostri avversari non solo lo fanno ma evitano la trappola del 4 picche, che sicuramente cade per il taglio a cuori, che Nord ha varie opportunità per aprire.
Recuperiamo 1 al board 2 contrando 1SA in zona agli avversari e battendolo di una presa (un po’ poco viste le carte) contro un parziale all’altro tavolo. Board 3, mano pari con massacro: i due Ovest (Attanasio e Zur Campanile) entrano a 2 cuori in zona con
J
A K 9 8 6 2
7 3 2
Q 8 6
trovano il solito QJ10 quinto nella schiena e pagano 800 mano nella mano.
Alla 20 si perde parecchio:
Il blocco delle fiori permette di fare facilmente 3SA, contratto che chiamano gli americani in chiusa. In aperta si gioca un più normale 4 picche (non so se ci sia stato l’intervento a fiori, che rende impossibile l’approdo a senza atout), che però cade di due prese: il giocante non può non fare l’impasse in atout che non va e prende il taglio a quadri.
Li riprendiamo alla 22
I due siciliani in aperta chiamano 6 quadri, Zur Campanile e Rosenthal si fermano a 5.
Per usare una metafora pugilistica, è come se i due contendenti, dopo una ripresa di studio, abbiano deciso di iniziare a menarsi sul serio. E, proseguendo nella similitudine, gli azzurri sferrano un micidiale uno-due e si portano avanti. Il secondo uppercut è questo:
In chiusa Dessì fa 11 prese a 4 picche agevolata dall’attacco K di quadri, in aperta gioca Lin in Nord e sull’attacco dal singolo, che non aiuta nemmeno un po’, va sotto.
I nostri ci hanno preso gusto e infilano il terzo swing consecutivo nel board successivo.
Il 5 fiori chiamato da Manara e Attanasio in aperta si fa sempre. La mano è aperta a varie linee di gioco a seconda dell’attacco: con l’attacco atout, si vince aprendo il taglio a cuori e, su un secondo colpo di atout, vincendo al morto, giocando l’impasse di taglio a picche e rientrando con cuori taglio per scartare due quadri sulle picche. Con l’attacco Q di cuori (che è stato fatto al tavolo) il giocante può evitare il ritorno immediato quadri (lisciandola oppure, se Sud supera, prendendo e rigiocando cuori al 10), e ora l’impasse di taglio non serve nemmeno più: che Sud abbia o no l’Asso, scartiamo le quadri sulle picche (che devono essere 4-3 se le atout non sono divise) avendo come ingressi di nuovo il taglio della cuori e il K di fiori. La cosa importante però è che cade il 3SA che, sempre su attacco cuori, gioca la Zur Campanile in chiusa. Così, dopo che al board 5 il punteggio era di 22-1 per gli avversari, giriamo la boa di metà tempo in vantaggio di 16 (38-22).
In 8 mani sono stati spostati circa il triplo dei MP spostati nell’intero turno di ieri sera.
Dopo questa scazzottata i pugili rifiatano un attimo, e nei sei board successivi il punteggio è 4-1 per Usa. La 31 è pari a 6 cuori (si farebbe pure 7 ma non è proprio facile chiamarle), e alla 32 marchiamo 5 perché in aperta tutti passano e in chiusa la Zur Campanile va due sotto a 2SA in zona.
Un tempo iniziato male, che improvvisamente ha cambiato segno portandoci un vantaggio confortante. Un mattoncino, diciamo.
Turno 3
Andiamo avanti: l’Italia in questo terzo turno schiera Manara-Attanasio E-O in aperta, dove affronteranno Rosenthal-Zur Campanile, e Baroni-Gandoglia in chiusa, a misurarsi con Lin-Willenken.
Due pareggi in avvio, poi in un botto restituiamo quasi tutto il vantaggio accumulato, accidenti.
La dichiarazione incomincia uguale: 1 fiori Sud, intervento a 1 picche di Ovest, contro di Nord, buon fit di Est, passo di Sud. Le strade si separano quando Dario decide di svalutare la mano con 2 picche, e di non competere nemmeno sul 3 fiori di Nord: si giocano pertanto 3 fiori giuste. Willenken invece costruisce con 2 quadri, che non è una licita sgradita per Est. Nord dice 2 cuori, Est 3 quadri, Sud 3 cuori, Ovest 3 picche, Nord 4 fiori, Est 4 quadri, Sud passo, Ovest 4 picche. Baroni in Sud contra, ma il contratto è imbattibile, e il contro sposta esattamente 1 MP dei 14 che perdiamo.
Riprendiamo 1 alla successiva, e poi 3 quando, in un 3SA impestato come pochi altri, Gandoglia va “solo” tre down contro i quattro di Rosenthal. Alla 6 però arriva una seconda tranvata
In aperta Dario apre 2 fiori precision, Rosenthal entra a 2 cuori, passo, passo. Dario riapre di contro mostrando una buona mano, su cui Gabriella ora vede manche e propone 3 picche; Dario non sa del fermo a cuori e prova la manche nella 4-3. La Zur Campanile gli risparmia il contro, ma la 6-0 ovviamente non consente illusioni, e il 4 down in zona (ancorché nessuna manche vada meno di due down) non consente illusioni sul risultato. Ma il colpo viene notevolmente peggiorato all’altro tavolo, dove l’apertura è a livello 1 fiori. Gandoglia entra di 1 cuori, contro di Lin, 2 cuori di Baroni, contro di Willenken, surcontro di Gandoglia. Dopo due passo Willenken ripete le fiori e Gandoglia contra di nuovo. Il contratto purtroppo è blindato dalla caduta del J di fiori, e quando Alessandro per fare il taglio a picche tenta la mossa disperata di rinviare sotto la forchetta di quadri arriva pure la surlevée. 15 ai nostri avversari che sorpassano alla grande.
Negli otto board successivi, piuttosto piatti, subiamo un parziale di 6-2; l’impressione è che i nostri avversari in questo momento siano divinati, sia in licita che nel movimento dei colori, mentre noi stiamo un po’ remando. Alla 15 questa impressione si conferma pesantemente:
Si gioca 4 cuori in Nord a entrambi i tavoli. Manara attacca Asso di cuori e il contratto diventa di ordinaria amministrazione. All’altro tavolo Lin attacca fiori che Willenken liscia, e siamo fritti. Gandoglia prende e muove atout ma Lin entra subito e si prende il taglio a fiori e il down. Sono altri 12 per i nostri avversari.
E finisce come era iniziata, con un altro swing avversario. Giocate 4 picche in Est nel silenzio avversario
Sud attacca piccola quadri, che fate?
Gabriella passa il J, Nord mette l’Asso e sfonda subito quadri. Ora bisogna passare la carta giusta a fiori ma la giocante fa l’impasse alla Q e non indovina.
Lin sta bassa dal morto (più corretto), e ora ha disposizione l’impasse certo a quadri. Sbaglia anche lei la fiori ma la mano è fatta.
Tempo da incubo, concluso con il punteggio di 58-6. Considerando il vantaggio che avevamo preso nel secondo, ci troviamo ora a -34. Niente di irreversibile ma ora bisogna reagire, e i nostri avversari hanno indubbiamente giocato un gran tempo, ma hanno anche avuto la dea bendata sempre al loro fianco in ogni scelta, e non andrà sempre così: coraggio, nervi a posto e non reagire alle provocazioni (che ci sono state).
Turno 4
Turno di riposo per Manara-Attanasio, stanchi e innervositi da qualche battibecco con gli avversari (anche l’altro tavolo non è stato da meno, per la verità). Su BBO ci mettiamo con Dessì-Cima E-O in aperta contro Zur Campanile-Ginossar, e con Baroni-Gandoglia N-S in chiusa contro Lin-Willenken.
Incomincia come è finito l’altro, e dopo due mani siamo 15-0 senza particolari colpe: due manche tirate battute entrambe ai nostri. Alla tre rimontiamo con un +7 quando gli avversari provano un 3SA:
K 6 3
10 4
A K Q J 5 3
A 10
Willenken apre 2SA fidando sulla sorgente di prese a quadri, e Lin con il K di fiori sesto dice 3SA. Passano cinque cuori e l’Asso di picche.
Alla 21 il guadagno è più robusto
Gandoglia gioca 4 picche e prende un attacco fastidioso a cuori, che mette a rischio l’affrancamento delle fiori. Alessandro comunque gioca fiori in bianco, ma Lin prende e come previsto fa saltare l’Asso di cuori. Ora il giocante si vede down, ma procede con il piano B: il taglio della quadri. Che è un piano disperato, perché all’americana basta giocare Asso di picche e picche per sventarlo; ma la Lin decide misteriosamente di rigiocare piccola picche e noi e Alessandro non possiamo che approvare. Quadri taglio e dieci prese, 10 attesissimi MP.
Ne perdiamo tre alla mano dopo battendo una presa in meno 3 quadri in zona (torniamo in parità nel tempo), e ne ripigliamo 6 quando Cima in Ovest con
Q
A K Q 10 7 3
K 8 4
Q J 2
apre di 1 cuori, Nord contra, Dessì dice 1 picche. A questo punto Leo sceglie la prudenza e dice solo 2 cuori; ne fa 4 ma la manche è tutt’altro che scontata. Willenken però quando ha gli spadoni sceglie 3SA e in questa mano le levée sono solo otto. Di nuovo avanti (in questo tempo, chiaro).
Grande break di Cima alla 26:
Leo apre 1SA con i suoi pur bellissimi 12, e Barbara lo accompagna a manche. L’attacco a quadri non è impossibile ma molto molto difficile sì, e la Zur Campanile sceglie umanamente la Q di picche: facciamo le prime nove. All’altro tavolo competiamo fino a 3 cuori (sarebbe un down) e gli americani scelgono 4 fiori e cadono a loro volta. Ancora 12 per noi, che diventano 13 per una surlevée alla 27. Siamo 38-19, ripreso oltre metà del ritardo.
Tutte pari fino all’ultima, dove purtroppo buona parte del nostro recupero se ne va in cenere. Sfortuna ed errori, il solito terribile mix.
Ai due tavoli inizia Nord con 2 cuori ed Est contra. Ginossar chiude in fretta a 4 cuori, che Barbara contra di nuovo. Baroni invece surcontra, e quando Willenken dice 2SA con presumibile significato Lebensohl e Lin obbedisce a 3 fiori, Irene piazza un 3SA che sarebbe una licita meravigliosa.
Sarebbe, perché dannazione le cuori sono bloccate e un ingresso al morto non ce l’abbiamo. Con una banale 3-1, dopo l’attacco fiori l’impasse a picche scritto avrebbe portato la nona presa senza problemi.
A 4 cuori Dessì attacca 9 di picche e il 10 tiene. Ora tre colpi di atout e Ginossar ha lo stesso problema, cioè rientrare per proseguire con le cuori; cerca di risolverlo giocando fiori al J. Barbara in presa con la Q dovrebbe tornare Asso di fiori e fiori per non agevolare il giocante, che se taglia perderà prima o poi ancora due quadri, potendone scartare una al massimo sulla picche, e se scarta quadri deve muovere o quadri o picche dal morto e non può più vincere. Est torna invece Asso di quadri e quadri, e il giocante riesce anche a fare una surlevée contrata facendo sparire l’Asso di fiori.
Il tempo finisce 38-32, e il nostro ritardo scende a -28. Meglio che niente, ma che rabbia.
Turno 5
Rientrano Attanasio-Manara E-O in aperta, in chiusa Cima-Dessì N-S. Ancora 32 mani per dare vita a una rimonta che sicuramente sta nelle nostre possibilità.
Ci vuole anche un pizzico di fortuna, ogni tanto. Alla mano 1 giochiamo il solito 4 cuori un po’ tirato
In aperta Sud passa sul fit a 2 cuori dell’apertore e ne fa 3. In chiusa Dessì dice 2SA trial, e Cima col singolo di fiori spara 4. Attacco picche per l’Asso e atout, Barbara prende in mano e gioca tre giri di quadri e poi Asso di picche e picche. Est prende e gioca l’ultima quadri e ora la giocante deve indovinare la posizione del 10 di cuori: se taglia di 8 non può più perdere, batte l’onore di atout e gioca fiori: prima o poi taglierà fiori, batterà l’ultima atout e incasserà la picche affrancata. Ma Barbara sceglie di piazzare il 10 alla sua sinistra, taglia alto e fa l’impasse: peccato!
Ma non bisogna fermarsi a rimpiangere le occasioni perdute, almeno finché ne arrivano altre. Al board 2 siamo già in vantaggio:
Lin apre 1 fiori e si trova al timone di 3SA. A Barbara hanno scippato le due quarte in licita quindi sceglie cuori e indovina. Leo prende e torna ma l’attacco di 7 ha suggerito alla giocante la posizione degli onori, quindi mette la Q, va al morto a picche e fa girare il 10 di fiori. Andiamo a book con le cuori e poi Leo rigioca un subdolo 6 di fiori. La giocante ha già visto i pezzi di cuori a destra, e decide di giocare il suo destino sull’impasse a quadri, per fortuna sbagliandolo.
Manara non apre, lo fa Attanasio di 1 quadri e sulla risposta di 2SA chiude a 3. Le picche non sono venute fuori quindi normalmente Ginossar ci attacca e Gabriella muove il 10 di fiori su cui la Zur Campanile carica di K temendo che il giocante nasconda AQJx. Assicurata la seconda presa a fiori, Gabriella cattura anche la Q di quadri e arriva a nove prima che nessuno abbia anche solo pensato di muovere cuori. Siamo 10-6.
Board 3, Cima che idealmente indossa la bandana da pirata ha queste carte
2
J 10 8
A J 8 5 4
9 7 6 2
Dessì apre 2 cuori in favore di zona, Willenken dice 2 picche e lui piazza la difesa preventiva a 5 cuori mettendo sotto pressione non poco la Lin. Che alla fine indovina e contra, perché a 5 picche si pagavano tre prese; ma comunque la difesa frutta 8 graditi MP perché di là Zur Campanile di cuori ne dice solo 4, Manara ha un facile 4 picche e finisce lì.
Alla 4 Ginossar ha
K 2
K 8 6 3
A K Q 3 2
A 10
Belle carte, non c’è dubbio. Manara prima di lui apre 2 quadri e lui contra; Attanasio dice 2 cuori, passo, passo, 2SA. Ora la Zur Campanile con due fanti e la quinta di picche dice 3 cuori transfer, ma l’americano indisciplinatamente chiude a 3SA infattibili. Di là Lin apre 1 cuori, Dessì contra e quando le arriva 2 cuori dice 2SA e le fa.
Guadagniamo 2 alla mano 6, perdiamo 4 alla 8 e arriviamo a metà tempo sul punteggio di 26-9: nel totale siamo a -11.
Ma subito al giro di boa subiamo uno di quei colpi che fanno pensare a un incontro segnato.
La Zur Campanile apre 1SA, Manara contra e su 2 fiori sottocolore dice 2SA e se li gioca. La Lin dichiara come se avesse un Asso in più: contra l’apertura di 1SA, dopo il 2 quadri di Willenken contra anche il 2 picche di Cima, e quando Willenken ripete le quadri chiude in solitaria a 3SA. Certo il complemento a quadri sarà bello, ma il morto può scendere bianco per quello che ne sa, e la quadri può essere quarta. Invece l’Asso di quadri di Leo è secondo, e questo sposta tre prese e una ventina di MP.
Altri 4 MP tutti di surlevée e tutti sull’altra sponda dell’Atlantico, e di nuovo la nostra rimonta è stata assorbita: siamo 26-24.
Alla 14 gli americani chiamano ancora una volta manche con una mano forte a fronte del nulla. Questa volta si va due down mentre Dessì porta a casa 4 quadri.
Alla 15 ancora sfortuna: gli americani chiamano 6 fiori che si fanno sulla picche divisa 3-3.
In chiusa la Dessì apre 1 fiori, Willenken interviene a 1 cuori, Cima dice 2 fiori, la Lin salta a 3 cuori; passo, passo, Leo riapre di contro, Barbara dice 3SA, Nord fa ancora un tentativo a 4 cuori ma si scontra con il minimo assoluto di Barbara che chiude a 5 fiori.
In aperta Dario stranamente non interviene e la dichiarazione procede indisturbata con 1 fiori – 2 fiori – 2SA. Ora la Zur Campanile fa Splinter a 3 cuori, che non giunge molto gradita a Ginossar. La licita comunque procede per cuebid con 3 picche – 4 quadri, e ora Ginossar chiude a 5 fiori: ma l’implacabile Migry rialza a 6, e lo slam giocato da Sud è blindato. Può essere condivisibile la chiusura, con una mano effettivamente molto forte, ma alla fine il contratto non è molto sopra il 36%.
Per fortuna ci rimettiamo in carreggiata all’ultimo board:
Willenken apre 1 quadri, Cima interviene a 2 fiori e Lin dice le picche; Willenken appoggia a 3 picche e finisce lì. Fatte giuste perché Leo, sull’attacco fiori filato, sfonda immediatamente a cuori e, in presa con l’Asso di picche, ripete subito cuori. Pertanto, quando prima o poi Barbara prende con l’Asso di quadri riscuote a cuori la quarta presa difensiva. Buona difesa che porta a casa però soltanto una surlevée.
All’altro tavolo Manara e Attanasio chiamano e mantengono 4 picche: la mossa decisiva la fa Gabriella che prende subito l’attacco a fiori. Con questo tempo guadagnato, la difesa è in ritardo per aprire a cuori: subito atout, Nord prende e gioca cuori ma l’impasse alla Dama di quadri fatto e ripetuto consente lo scarto della cuori. I 10 MP risultanti ci mantengono ancora in vita. Andiamo comunque a letto con 23 MP da recuperare, e certo non concilierà il sonno pensare che se quella maledetta picche fosse stata divisa 4-2, o quell’Asso di quadri terzo, saremmo noi stasera a guardare i nostri avversari dall’alto.
Ma il senno di poi ha ormai colmato tutte le possibili fosse, pertanto non pensiamoci più: dormiamo sereni, e domattina andiamo a giocarci le ultime 16 mani con la convinzione di chi, tutto sommato, è arrivato a una semifinale mondiale ed è testa a testa con una squadra fortissima, aggressiva, ma che sbaglia più o meno come noi. E non è giusto parlare troppo di fortuna quando gli errori innegabili ci sono stati: ma domani un refolo nelle nostre vele non guasterebbe.
Basta così, mettiamocela tutta e andrà come deve andare.