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Festival di Abano Terme: i vincitori

Si è conclusa la settimana dei tornei del Festival di Abano Terme.
All’Hotel Savoia Thermæ si è iniziato con un simultaneo introduttivo, per poi proseguire con una staffetta di tornei a coppie nazionali: “cento in due” (disputato martedì pomeriggio e sera), coppie Miste e Signore (mercoledì) e coppie Open (giovedì). Infine, è stata la volta del torneo internazionale a squadre (disputato da venerdì a domenica), gara di punta della storica manifestazione veneta, che ormai viene organizzata da circa 60 anni.
Nel corso di oltre mezzo secolo, ovviamente, sono cambiate diverse sedi (dall’Hotel Plaza di Padova, alla Sala Nobile del Caffè Pedrocchi di Padova, a Galzignano, ad Abano Terme, a Montegrotto, per poi fare ritorno, nuovamente, ad Abano Terme) e vari organizzatori si sono passati il testimone. Da più di 30 anni, il Festival era gestito da Pierluigi “Pucci” Malipiero, Lino Bonelli e Lino Folli. “Era” perché, purtroppo, per il primo anno Pucci non è stato affiancato nella sede di gara dai suoi due grandi amici e soci. Lino Bonelli, infatti, è mancato in Febbraio, mentre Lino Folli è affetto da problemi di salute. Gli inviamo un abbraccio colmo di affetto, gratitudine e grinta: gli amici del Bridge italiano ti sono vicini.

Il torneo a coppie Open è stato intitolato alla memoria di Lino; alla cerimonia di premiazione sono intervenute la moglie Patrizia e due delle cinque bellissime figlie che hanno avuto insieme. Con commozione, gli organizzatori hanno ricordato l’impegno di Bonelli non solo nella gestione del Festival, ma anche come arbitro e come insegnante. “Ringrazierò sempre il Bridge per avermi dato la possibilità di esaudire i sogni delle mie figlie”: queste parole di Lino sono state riportate dai suoi amici.

Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il Consigliere Nazionale FIGB Pierfrancesco Parolaro, che ha anche partecipato al Festival, e il Presidente del Comitato Regionale Veneto Giuseppe Costa, oltre, ovviamente, a Pierluigi Malipiero e a Massimo Ortensi, Arbitro responsabile dell’evento. L’organizzatore ha già annunciato il suo obiettivo di programmare la prossima edizione del Festival per la Primavera del 2022, riportando così la manifestazione nel suo periodo abituale. La notizia è stata molto ben accolta dal pubblico, felice della prospettiva di tornare nella cittadina termale già fra circa sei mesi.

La squadra Frenna

Veniamo ai vincitori. Il Trofeo “Challenger” è stato sollevato dalla squadra Frenna, di Giuseppe Frenna, Giuseppe Delle Cave, Furio Di Bello, Fabio Lo Presti e Matteo Montanari. La preziosa coppa d’argento reca alla base degli scudi in cui sono incisi i nomi delle formazioni vincitrici. Dopo ogni edizione viene aggiunto uno scudo, che quest’anno sarà quindi dedicato alla rappresentativa con quartieri generali a Bologna. Un bel simbolo in questo periodo di rinascita del Bridge, dato che fra una manciata di giorni, ovvero da venerdì, sarà proprio l’Associazione di Bologna ad ospitare il prossimo evento nazionale (in programma dall’1 al 3 Ottobre).

La squadra Italiano

Sul secondo gradino del podio è salita la squadra Italiano, con Emilio Italiano, Gabriele Zanasi e i giocatori polacchi Kazimierz Cios e Kazimierz Lichawski.

La squadra Burgay
La squadra Burgay

Al terzo posto si è classificata la rappresentativa Burgay di Leandro Burgay, Giovanni Donati, Alessandro Gandoglia, Giacomo Percario e Federico Porta.

Il torneo a coppie “Cento in due” è una gara dal format particolare, in cui la somma delle età dei due componenti di una coppia deve essere almeno cento (e speriamo che, in base al criterio anagrafico, possano essere escluse sempre più persone – sarebbe un bel segnale di ringiovanimento del movimento). I vincitori sono stati Ida Jacona e Franco “Didi” Cedolin, protagonisti di un divertente siparietto. Immaginate di essere super concentrati sulla gara e di stendere, dopo l’attacco, le carte del morto. Con AJ8 nel palo di uscita dell’avversario, il vostro partner, dichiarante, vi dice: “metti il tappo”. Un po’ perplessi toccate l’Asso. Il compagno, innervosito, esclama: “no! Il tappo!” Allora provate con l’8, ma ancora niente. Non rimane che il Fante, che, in effetti, unica figura senza corona, è più basso del Re, quindi forse il “tappo” è proprio lui. Niente da fare, ma a Didi tutto è diventato più chiaro quando Ida si è allungata e ha afferrato il tappo di plastica della sua bottiglietta, che era finito vicino a lui. Nonostante qualche problema di comunicazione (ovviamente si scherza) hanno realizzato un bel 66,18%, che li ha portati alla vittoria davanti a Rossella Gadaleta – Massimo Lanzarotti, secondi classificati (64,61%), e a Fulvio Fantoni e Mauro Salvetti (62,24%), terzi classificati.

Monica Aghemo e Andrea Buratti hanno vinto il torneo a coppie Miste e Signore, così migliorando la posizione del 2019, l’ultima edizione del Festival che si è disputata prima della pandemia, in cui si erano classificati secondi. I due hanno spesso sollevato i trofei di questo torneo nazionale (e, ovviamente, non solo di questo). Monica e Andrea hanno vinto con il 64,32%.
Barbara Cesari e Francesco Natale, di Bologna, si sono classificati al secondo posto (60,02%) e Alessandro Guerriero e Patrizia Ventura al terzo (58,85%).

Fabrizio Hugony e Alfredo Versace hanno vinto il Trofeo a coppie Open “Memorial Lino Bonelli” con il 66,72%. Presto verrà pubblicata su Bridge d’Italia Online una smazzata dei due vincitori, segnalata da Alfredo, così gentile da onorare sempre le richieste dei suoi fan. Andrea Buratti è salito nuovamente sul podio, questa volta in coppia con Giuseppe Failla (64,53%), mentre Giovanni Donati e Giacomo Percario si sono classificati al terzo posto (64,01%).

Il Festival complessivamente e comprensibilmente ha avuto una partecipazione di circa il 50% rispetto ai numeri consueti, ma come dichiarato dal Consigliere Parolaro ci auguriamo che la ripresa delle attività in presenza sia finalmente definitiva e che il nostro movimento torni a crescere.

“Abbiamo imparato a sorridere con gli occhi” diceva qualcuno, naturalmente dietro la sua mascherina, al momento della premiazione. Un’immagine che ha dentro di sé un po’ di nostalgia per la “vecchia normalità”, ma che trasmette anche il piacere di essersi finalmente ritrovati e di essere tornati a sorridersi, in un modo o nell’altro. La famiglia del Bridge italiano è ancora più stretta, forse perché più consapevole del fatto che essere tutti insieme non sia scontato. Per fortuna, pur nel periodo nero che abbiamo attraversato, i nostri giovani, in particolare, ci ricordano che la vita va avanti, nel suo mix di colori. Ci sono stati matrimoni e anche qualche meravigliosa nascita, mentre qualcuno si è laureato e tutti sono cresciuti, in ogni senso.

Francesca Canali

Francesca Canali da alcuni anni è responsabile della trasmissione Vugraph durante i Campionati. Da Gennaio 2013 collabora con la sala stampa della FIGB.

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