Comunicato del Presidente FIGB – EBL Qualifier
Sconcertante partenza delle qualificazioni europee per i mondiali 2022 e per la Champions’ Cup 2021.
Si sono svolti fra ieri e oggi i primi sei turni di gara dell’evento “European Qualifier 2021” nei quali nessuna delle squadre Scozia, Galles, Slovenia, Lituania, Ucraina, Lettonia, che dovevano incontrare la rappresentativa italiana (Alberto Forcucci cng, Verino Caldarelli, Tiziano Di Febo, Kristian Dimitrov, Fulvio Fantoni, Berardino Mancini e Lanfranco Vecchi) si è schierata ai tavoli di gioco.
È evidente, qualunque siano state le giustificazioni addotte per tale fatto, che non si è trattato di un caso, ma di una precisa, calcolata, e forse concordata presa di posizione delle Federazioni nazionali (ed è facile immaginare che ve ne saranno altre) che si sono rifiutate di incontrare la rappresentativa italiana.
Il fatto, inaccettabile ed inammissibile sul piano sportivo, è di estrema gravità ed evidentemente compromette i rapporti fra la nostra Federazione e le federazioni che tale comportamento hanno tenuto, ma ancora più grave ed inammissibile risulta nei confronti dell’Ente organizzatore dell’evento, ovvero dell’EBL, che nessuna remora – giustamente – ha avuto ad ammettere alla competizione la squadra italiana nella formazione designata.
Prima di divulgare questa nota abbiamo ritenuto doveroso attendere la pubblicazione del Bollettino relativo alla prima giornata di gara e ci ha fatto piacere apprendere che l’EBL ha avviato una indagine conoscitiva per appurare le cause di tali comportamenti, che non dubitiamo possano essere sanzionati con provvedimenti disciplinari di esemplare pesantezza in considerazione della aperta gravissima violazione che è stata perpetrata dei più elementari principi di sportività e di civiltà.
Siamo pressoché certi, e non siamo così ipocriti da non affrontare l’argomento, che le “ragioni” del rifiuto alla disputa degli incontri si ricollegano alla presenza nella rappresentativa italiana (peraltro impegnata come squadra di club ai soli fini della qualificazione alla Champions’ Cup) di un giocatore che negli anni passati è stato oggetto di indagini e procedimenti disciplinari per presunta attività di “cheating” e che è tuttora oggetto ad opera di “privati” giocatori (ma di peso internazionale!!) di una campagna di ostracismo e diffamazione sulla quale le istituzioni nazionali e – ciò che è molto più grave – anche internazionali non sono ancora intervenute: mancato intervento che lede in primo luogo la credibilità ed autorevolezza delle istituzioni medesime.
Come tutti sanno le indagini ed i giudizi in questione si sono definiti con l’assoluzione dell’indagato. Al di là delle convinzioni che ciascuno può avere della vicenda non vi è quindi dubbio alcuno che la verità giudiziaria è quella affermata dalla Giustizia Sportiva (nella Specie il Tribunale Arbitrale dello Sport, ovvero uno dei massimi organi della giustizia sportiva internazionale) e che il giocatore in questione, non avendo subito alcuna condanna, ha il pieno diritto di partecipare – secondo i casi – a tutte le competizioni sportive nazionali e internazionali: questo se pretendiamo di vivere in una società civile; se riconosciamo i fondamentali diritti dell’uomo per quanto attiene i rapporti che riguardano la giustizia in tutti gli ambiti della società e se speriamo che il nostro gioco possa essere riconosciuto come vero sport.
Attendiamo quindi fiduciosi l’esito degli accertamenti avviati dalla EBL e gli eventuali relativi provvedimenti disciplinari, auspicando vivamente che gli incresciosi avvenimenti non abbiano a ripetersi nei prossimi giorni.
Il Presidente FIGB
Francesco Ferlazzo Natoli