Nuovi Bridgisti crescono
Tutti gli istruttori di bridge conoscono bene il problema: che fine fanno i loro pupilli una volta terminato il corso? Come fare per non disperdere le energie profuse per formare nuovi bridgisti? La prima soluzione è ovviamente quello di inserirli in Associazione, con tutte le difficoltà che conosciamo bene, ma questo non sempre è possibile; e in particolare non lo è stato nell’ultimo anno con i circoli sempre disperatamente chiusi.
La Federazione è ovviamente coinvolta nella soluzione di questo problema; ma lo è stata in un modo nuovo quando ha deciso di utilizzare il lockdown della scorsa primavera per lanciare un’iniziativa di formazione gratuita di nuovi bridgisti: i corsi promozionali di base on-line. Il lockdown è stato terribile, si sa; e tuttavia è stato giocoforza adattarvisi e trarne dove possibile nuove opportunità, come ad esempio proseguire con i corsi di Bridge nelle scuole anche con modalità DAD.
Per cercare di mantenere fidelizzati gli allievi provenienti da queste sorgenti, il consigliere Patrizia Azzoni ha pensato di organizzare tornei dedicati esclusivamente ai frequentatori di questi corsi sulla piattaforma Real Bridge, che all’epoca non esisteva ancora ma che nell’ultimo semestre ha conquistato consensi tanto da essere stata adottata dalla Federazione come strumento di riferimento; tutti gli istruttori hanno proposto l’iniziativa ai loro discenti, e detto fatto il primo di questi eventi si è tenuto sabato 8 maggio, cioè ieri.
Si sono giocate 12 mani preparate e 19 coppie hanno partecipato all’evento, numero notevole per una prima edizione. Si trattava di giocatori ancora molto inesperti, variegati come provenienza e livello di gioco: e tuttavia, le esperienze comuni di formazione hanno cementato un notevole senso di cameratismo e di simpatia reciproca al tavolo, a dire di tutti coloro che hanno partecipato e assistito all’evento, tra cui i vari istruttori molto in ansia per i loro Allievi esordienti.
E’ quasi un peccato a questo punto parlare di classifiche e piazzamenti, e verrebbe voglia di premiare entusiasmo e partecipazione assegnando ex aequo il primo posto a tutti i partecipanti; ma anche questo fa parte dell’insegnamento, imparare a competere e a mettersi in gioco. E le sconfitte possono maturare le vittorie del futuro, se ben assimilate.
E sarebbe poi un peccato non dire che, quasi a simboleggiare lo spirito di amicizia che ha aleggiato nella sala virtuale, ha vinto una coppia formata da due allievi di istruttori diversi, cioè Francesco Barbaro e Carlo Colacino, allievi di Andrea Mortarotti e Carlo Marini.
Al secondo posto si sono piazzati Lorenzo Capuzza e Marco Franchi, e ha completato il podio il terzo posto di Giuseppe Carbonato e Giampaolo Morabito.
Ecco una mano del torneo:
Il contratto dovrebbe essere 4 picche giocato da Ovest, e quasi tutte le coppie lo hanno raggiunto, cosa già positiva. Le prime nove prese si vedono facilmente con le atout più Asso di quadri e A-K di fiori. Tagliando una fiori al morto prima di battere le atout si può arrivare a dieci, e ripetendo due volte il sorpasso a quadri possiamo issarci addirittura alla presa in più.
Supponiamo l’attacco a cuori; è ovviamente inutile passare il K perché è impossibile che l’attacco sia avvenuto sotto Asso; passiamo quindi il 10 e Sud in presa con la Q ha una prima occasione di sbagliare e giocare l’Asso che viene tagliato, dopodiché il K di cuori rappresenta immediatamente l’undicesima presa. Se Sud non cade nel tranello e torna ad esempio fiori, giochiamo il K di fiori (prima gli onori dalla parte corta!), l’Asso di fiori e tagliamo la terza fiori al morto; successivamente battiamo i tre giri di atout necessari a eliminare quelle avversarie (Nord ne ha tre), e infine giochiamo quadri per il 10.
Sud vince con il K e ritorna quadri, e ora catturiamo la Q con l’Asso e incassiamo l’undicesima presa con il J.
Il torneo sarà riproposto con cadenza settimanale e altri eventi di questo genere verranno presto organizzati, speriamo anche in presenza ove possibile, e saranno propedeutici al mettere in contatto questo gruppo dinamico ed entusiasta con le realtà locali in modo da radicarli e permettere loro di far crescere il loro interesse per il gioco. Come si suole dire, se sono rose fioriranno…