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Se una giornata di Primavera un sedentario… su BBO

Alla sua routine da pensionato lo scapolo Egidio Reginoni, 58 anni, riminese di Pennabilli, non si sottraeva mai: sveglia alle nove, colazione al bar con qualche amico coetaneo o giù di lì, passeggiata lungo il paese e ritorno a casa per godersi i soliti manicaretti preparatigli dalla badante pugliese Zaira, trasferitasi in Romagna dal 1976, unica autorizzata a mettere piede nella sua dimora ed apprezzata dal Reginoni per le sue capacità culinarie. Il padrone gradiva poco il suo carattere burbero e i modi spicci; era però una donna saggia e, sotto sotto, affezionata a lui.

Al consueto pisolino post-prandiale seguiva immancabilmente il Simultaneo Light al circolo di Novafeltria (unico torneo ivi disputato) o, qualora nulla si organizzasse, Egidio tirava carte napoletane al bar limitrofo in compagnia degli altri avventori del posto. Ormai gli pareva di rivivere lo stesso copione tutti i dì, persino gli Assi di briscola erano calati con una flemma non consona allo spirito del gioco.
La sera consisteva in cena, TV e via, a letto con le galline poco dopo le nove di sera. Non aveva fatto nulla di interessante durante le 24 ore appena passate, né in quelle antecedenti e nemmeno l’avrebbe fatto in quelle successive.

Fino a che il calendario segnò l’11 Marzo del duemila e venti.

La quarantena imposta dal DPCM, che aveva visto Rimini diventare zona rossa già tre giorni prima, chiudeva tutti i luoghi di ritrovo pubblico, compresi circoli e bar.
Egidio non sapeva più come cavarsela per passare le giornate: mai sarebbe uscito di casa col rischio di fare del male a se stesso e a chi lo circondava… ed anche per pigrizia.

D’altronde non era il tipo che avrebbe avuto di che sfruttare il tempo da recluso: leggeva solo i giornali al bar, la televisione lo annoiava e non era avvezzo a guardarla. Era andata in depressione anche la radio. Facebook, chi era costui? Si aggiornava solo mediante telefono e Google, l’unico motore di ricerca che sapesse utilizzare, e non avrebbe mai accettato di cimentarsi in qualche attività domestica con quella sfaticata di Zaira.

Per fortuna non era destinato a rimanere in quella condizione. Suonò il telefono: era Arcangelo Casaletti, adepto del circolo di Novafeltria.

“Pronto Egidio, ti stai forse annoiando con quella rompi della tua badante? Ho io la soluzione per te! Conosci BBO?”

“È una sonda mandata su Marte a controllare se c’è vita?”

“Ne hai di fantasia. BBO sta per Bridge Base Online, è una piattaforma creata per far giocare assieme gente di tutto il mondo. Mi hanno appena steso uno slam beccando il Re secco di atout fuori impasse, senza alcuna ragione. Comunque sia non ti preoccupare: possiamo creare tornei a coppie e a squadre fra di noi, anche se non hai mai giocato un duplicato nella tua vita. Lì non si bada alle prese in più, si chiamano le manche in zona e si sta attenti a contrare i parziali da 2Cuori in su.”

“Bene, non ce la facevo a rimanere tutto questo tempo senza bridge! Zaira conosce solo la scopa e non vuole mai giocare, dice che le rubo sempre i punti.”

Arcangelo, alla soglia dei suoi 54 anni, era il più giovane bridgista della zona e l’unico a conoscere l’esistenza di BBO. Aveva convinto tutti i soci del circolo a scaricarlo e perfino il nostro, nonostante la sua tecnofobia, si era lasciato convincere.

Egidio, seguendo le istruzioni dell’amico, riuscì a trovare dove registrarsi per entrare nel magico mondo di carte online. Doveva crearsi un nick… lo sguardo si posò a sinistra del suo computer, fatto spolverare da Z. per l’occasione. Vide la sua carta d’identità con evidenziato, non si sa perché, l’anno di nascita, e su di essa un mazzo di chiavi col nastro rosso. Poiché aveva deciso di registrarsi con uno username che suonasse anglofono, a beneficio degli stranieri sulla piattaforma, compì una ricerca veloce su Google Traduttore (l’uso di esso spiegatogli dal Casaletti), ed ecco creato l’utente: RedKeys62.

Della password nemmeno la badante era a conoscenza. Come potremmo esserlo noi? Per fortuna il Reginoni l’aveva scritta su un foglio, tenuto “al sicuro”, almeno lui sperava.

Bandiera ovviamente italiana, livello esperto, raccomandato dall’amico. Non l’avrebbe definito consono al suo gioco, modesto com’era, ma gli era stato garantito che, considerando il livello medio su BBO, era pure troppo poco.

Doveva integrare il tutto con le note aggiuntive, ossia il proprio sistema, per adattarsi ai compagni casuali. Fu di nuovo Google Traduttore a venire in aiuto di E.R.

“Preparatory flowers, fourth pictures, fifth noble, One Without is 15/17, underopenings at level two, called with odd, tall/short shows an even number of cards.”

Subito collegatosi aveva già voglia di sedersi a un tavolo. Trovatolo e cliccatoci su cominciò per lui quest’avventura interstellare.

La prima mano si rivelò un disastro totale: il suo compagno, che pretendeva di giocare fiori forte nonostante il nostro non lo conoscesse affatto, aprì 1Quadri con il doppio: fu appoggiato e la corsa della coppia terminava in un capitombolo dichiarativo. Egidio scopriva così, suo malgrado, l’esistenza della chat al tavolo di BBO.

“Mi rivolgo a te, bestia da soma! Pensavi di trovarti al tavolo di rubamazzetto?”

Egidio era incredulo. Come poteva tollerare questa maleducazione? Fosse venuto quell’arrogante ad urlarglielo di persona, davanti a lui!

“Redkeys62, sei un insapane”.
Egidio pensò inizialmente ad un termine dialettale. Successivamente intuì, in uno sbalzo di acume, che al suo ormai ex compagno (subito scappato dopo l’ultimo delirio) non funzionava la lettera “c” nella tastiera e l’ultima parola era leggermente diversa da come avrebbe voluto far intendere.

“Zaira! Eccoti, finalmente! Cosa prevede il pranzo? Mi andrebbe una piadina con squacquerone e prosciutto. Se ci sono anche i cavoli meglio ancora che ci stanno benissimo. Fammi quella al testo che è tanto buona”.

“Ho già preparato le orecchiette alle cime di rapa.”

“Che t’ho assunto a fare! Riprenditi il tuo piatto, non voglio niente, non voglio niente”.

Non era per ripicca che Egidio, a dire il vero, non aveva voluto mangiare. Accortosi che alle 13.30 cominciava un torneo organizzato dalla Federazione yemenita si era subito iscritto con un compagno a caso intrappolato dal fascino internautico del pensionato. Sarà che nel profilo aveva inserito una foto datata 1980 della badante, unica a colori che i due conservassero in casa?

Presa gradualmente confidenza con il nuovo mondo, dopo poche smazzate Egidio ricevette queste carte.

Egidio ricevette l’attacco FioriQ, presa in mano. Giocando sulle cuori sarebbe potuto arrivare a otto prese, ma dove avrebbe trovato la nona? Col Re secondo di cuori dentro? Oppure grazie alle quadri? Se avesse fatto l’impasse a cuori e il Re fosse stato malmesso il ritorno fiori di Est avrebbe affrancato tre prese alla difesa, ed ora un expasse a quadri funzionante si sarebbe rivelato inutile: gli avversari avrebbero incassato una cuori, una quadri, tre fiori. Con le fiori 6-3 si sarebbe salvato, certo… ma il direttore chiamò il cambio.

Egidio giocò subito la CuoriQ, sperando di vedere buone notizie (onore su onore?). Dopo una lunga pensata Ovest… lisciò. Era già pronto a fare lo stesso dal morto, quando fermò il puntatore a mezz’aria.
Gli era bastata la mano precedente per fargli capire che l’avversario non era una persona per bene. L’esperienza ai bar romagnoli l’aveva forgiato: Ovest sicuramente non aveva il Re! Perciò il Reginoni prese di Asso sperando sotto sotto in un Re secco che, chiaramente, non apparve. Rigiocando cuori non avrebbe superato le otto prese, ma subito capì… e giocò quadri dal morto.

Cosa poteva fare Est? Lisciando avrebbe permesso al dichiarante di vincere la presa, cedere il CuoriK ed arrivare a nove… Vincendo di Asso, come fece, consentiva tuttavia al nostro eroe di incassare successivamente il QuadriK, schiantare la Dama avversaria ed incamerare due picche, una cuori, quattro quadri e due fiori. Un imparabile controtempo, e la pariglia al soggetto seduto alla sua sinistra era stata resa.

Il torneo finiva con un onorevole risultato: metà classifica con il 50,19% nonostante i molti furti subiti. Era molto deluso da ciò e gli risultava intollerabile che ci fossero tante persone che, pur non essendoci in palio né soldi né particolare gloria, si sentissero pienamente legittimate a comportamenti di tale bassezza.
Si era fatta ora della merenda.

“Zaira! Mi hai preparato qualcosa di buono? Il virtuale mi ha preso di brutto ed ora mi è venuta una gran fame”

“Ho dei taralli provenienti dal pacco del Sud che mia sorella mi ha inviato. E poi riguardati, perché ti sentivo urlare a squarciagola e non capisco proprio cosa porti a gridare davanti a un PC. Poi ti meravigli che non gioco a bridge”.

“Fai i soliti commenti a sproposito di chi non sa cosa dice. Perderesti il lume anche tu, ma cosa ne sai, non sarai mai in grado di imparare questo gioco. E mangiateli tu i taralli”.

Cosa stava succedendo? Il Reginoni non era certo una persona particolarmente amichevole, ma in condizioni normali non avrebbe mai trattato la povera donna in questo modo. Era sì legato alla tradizione romagnola, ma il cibo pugliese gli era sempre piaciuto… ed inoltre notò che Zaira, per una volta, aveva abbandonato i suoi modi spicci somministrandogli quel giudizio tagliente. Era colpa della quarantena, lo pensava, lo sperava. Quando avrebbe potuto ricominciare con le sue passeggiate? Non vedeva l’ora che si desse il via libera.

Nel frattempo si erano fatte le sei e cominciava il torneo serale di BBO. Il clima era più disteso, con più cordialità da parte degli avversari, ma c’era un “ma”.
Tutti i suoi amici erano affacciati al balcone di casa in attesa dell’imminente flashmob delle 18, così nessuno era disponibile per giocare con lui. Pertanto si era dovuto accontentare di un compagno casuale dal sedicente livello di Campione… forse a tagliare la legna, pensava Egidio, dopo aver giocato due o tre mani.
In circostanze normali non gli sarebbe passato per la mente di cercare grane con uno sconosciuto. Ma per lui quella giornata non poteva più definirsi ordinaria.

The Champion si era appena affossato a una manche realizzata a tutti gli altri tavoli ed accampava scuse ridicole per giustificare il down.
“Est è passato di mano, ha mostrato già 9 punti, e questo si è giocato il Re mancante da lui. Dove lo posso mandare?” rifletteva Egidio. Stanco, triste, annoiato ed accoppiato a un ignorante presuntuoso: era troppo per lui.

“Just turn around now”.

Gli era rimasto in mente il titolo di una hit passata alla radio tanti anni prima. Come si chiamava la cantante, Maynor, Baynor, Sailor? Ma ciò che il nostro desiderava velatamente far trasparire erano la frase successiva.
“Cause you’re not welcome anymore”
Nonostante la sua discutibile conoscenza dell’inglese si ricordava, eccezionalmente, testo e significato di quei versi.

Il campione forse aveva compreso il riferimento perché la reazione non fu edificante e un’aspra discussione fu interrotta dal cambio di tavolo. Il Reginoni, cercando di rimanere tranquillo, seguitava a giocare… finché non comparve l’ultima mano. Il torneo non era andato bene e l’unica speranza del nostro consisteva in una mano carina da giocare o da difendere per poter andare a cena più rinfrancato.

Est si era autoallertato 3Quadri come “Richiesta di terze nobili”, ma Ovest, non recependo, aveva esalato 3SA invece che dichiarare la sua terza nobile. Anche prendendo 3Quadri per naturale sarebbe stato meglio rispondere 3Cuori per mostrare valori ed orientare un eventuale contratto di 3SA dalla parte giusta… ma al tavolo il giocatore dichiarò così.

Dopo che il campione aveva attaccato piccola quadri in busso ed il giocante aveva disperatamente lisciato dal morto, il romagnolo si fermò a pensare (coprite le carte di Nord e Ovest e concentratevi su Egidio e sul morto).

Essendo in zona Ovest avrebbe dovuto avere l’CuoriA, poiché il QuadriK era sicuramente in mano al compagno. Se il dichiarante fosse entrato in presa avrebbe potuto smontare l’FioriA, rientrare in mano a cuori ed incassare il suo palo buono. Bisognava fare qualcosa.

Alla sua sinistra dovevano esserci al massimo due cuori (Egidio non aveva minimamente subodorato che Ovest potesse fraintendere la licita del compagno!), secondo la dichiarazione di Est.; ed il nostro trovò una soluzione. Dopo aver vinto di Dama, cautelandosi dal 10 in mano al dichiarante, eseguì il colpo di Merrimac: CuoriK sul tavolo!

Anche se lisciato il ritorno cuori farebbe definitivamente saltare l’ingresso di mano. Un colpo a fiori filato ed ora le carte del dichiarante non contano più, si gioca solo vedendo il morto. La difesa incassa una picche, due cuori, una quadri e una fiori.

Ma il giocante, con somma delusione di Egidio, filò il CuoriK e preso al morto il giro successivo reclamò 10 prese. L’CuoriA gli era resistito in mano… ne aveva tre!

La mano non fu tragica in quanto molti Est avevano dichiarato direttamente 3SA su 3Fiori, realizzando undici prese con attacco CuoriJ, ma ciò non bastò ad evitare l’ira del suo improvvisato compagno.

“Solo un caprone può impegnare la Dama invece del nove e rinviare con un Re a caso invece di proseguire nel mio colore. Cos’hai nel cervello, polvere da sparo? Sei fonfo?”

La misura era stata colmata, i freni inibitori saltarono.

“Sarei che cosa? Non rispondere, ho capito benissimo. Volevi insultarmi ma non ti funziona la lettera “t”. Ora te lo dico io cosa sei tu…”

Il computer si spense. Preso dalla foga della nuova scoperta Egidio si era dimenticato di caricarlo per tutto il giorno!

Una serie di parolacce uscivano dalla bocca del Reginoni il quale nel frattempo picchiava disperatamente i pugni sulla vecchia scrivania, cercando di infliggere ad essa ciò che non aveva potuto fare al malo provocatore.
“La cena è pronta”
“Zaira, lasciami in pace!”

La donna irruppe in sala con sguardo furente e mano tesa. All’improvviso un ceffone ben assestato colpì al viso il malcapitato…

Ristabilitasi la calma la contusa Tigre del Marecchia (così lo chiamavano gli amici del circolo) chiamò il suo amico Arcangelo, che la mattina stessa l’aveva introdotto nel magico mondo del Bridge online. Era giunto il momento di prendere delle decisioni drastiche.

“Arcangelo, amico mio, non posso più continuare così. Ho giocato su BBO per tutto il giorno e mi hanno fatto arrabbiare tutti! Ho iniziato a prendermela con chiunque, compresa quella poveretta di Zaira, fino a che non si è scaldata e mi ha tirato una sberla!”

“Egidio, in quella piattaforma c’è un sacco di gente che ti manda sui nervi senza che tu te ne accorga. Ma hai giocato tanto?”

“A dire il vero sì, tutto il giorno, con gente a caso. Eri sempre impegnato”

“Ti credo che sei impazzito. Come per tante cose nella vita, anche qua serve misura, altrimenti nel giro di una settimana ti portano via con la camicia di forza! Stasera organizziamo un duplicato tra noi membri del circolo. Se ti va puoi giocare con me, ma l’importante è che tu ti diverta. A questo ci serve BBO… abbi pazienza e col tempo scoprirai una risorsa che ieri non avresti neanche immaginato.”

Ricaricato il PC, RedKeys62 aveva fatto per l’ennesima volta la sua comparsa nell’ambiente virtuale. Il duplicato si chiamava Amichevole Romagnolo e vedeva scontrarsi le squadre di Pennabilli e Casteldelci, altro comune del riminese da cui, oltre al virologo Burioni, proveniva gran parte dei soci del circolo. Ma al Reginoni non importava più chi avrebbe vinto l’incontro, in quanto aveva finalmente ritrovato un’atmosfera familiare. Per non stressare i partecipanti si disputarono solo dieci mani, terminate nel giro di un’ora. Egidio giocava su una nuvola esultando dopo i guadagni a suo favore: quella sera furono davvero tanti, ed anche Zaira appariva soddisfatta. L’incontro finì 46-3 per Pennabilli ed uno dei sette swing della squadra di casa portava la firma del nostro eroe. Era l’ultima smazzata del giorno, ed indubbiamente la più bella di quelle che fino a quel momento volevano il nostro eroe protagonista.

2Fiori = Landy

Ovest attaccò col Quadri10 ed Arcangelo si scusò immediatamente per il pessimo contratto. Dovendo andare urgentemente in bagno, aveva tagliato corto: sopra di trenta, non potevano più perdere!

Egidio non disse una parola: sapeva che in condizioni normali il compagno avrebbe sicuramente licitato con più calma e questo gli bastava. Si soffermò a ragionare.

Conosceva Ovest, un giocatore molto prudente che non avrebbe mai detto 2fiori in zona con meno di una 55 nobile. Il dichiarante, incassate due quadri finendo al morto, notava a sorpresa il doppio in ovest: quest’ultimo doveva dunque avere per forza il singolo di fiori.

Già all’apparenza il contratto sembrava spacciato: come non pagare due prese nobili a sinistra? Bisognava almeno cercare di raggranellare tre prese a fiori. Come fare? Stava per tirare l’Asso di fiori per catturare l’eventuale Q secca ma si fermò. C’era una chance migliore!

Avendo in mano l’Fiori8, trovando il 9 o il 10 secco in Ovest avrebbe potuto fare tre prese partendo di J. Fosse stato coperto sarebbe tornato al morto per fare l’impasse al 9 o al 10 situato di Est: a quadri c’erano tutti i necessari ingressi. Due probabilità contro una.

Egidio mosse dunque il FioriJ… e quel che sperava si verificò. Con una presa per maggiore, cinque quadri e tre fiori era arrivato a dieci. Come affrancarne altre due?
Ed ecco che all’improvviso si accendeva la luce!
Furono incassate le otto prese minori, rimanendo a cinque carte con:

Est non conta più e Ovest deve ancora scartare, ma non ha più difesa.
Costretto ad abbandonare una cartina nobile, deve affrancare l’undicesima presa del dichiarante. Quest’ultimo, mettendolo in mano nello stesso colore, lo costringe a tornare nell’altro maggiore regalando separatamente Asso e Donna e con quest’ultima la dodicesima presa!

Al tavolo di BBO lo scarto fu picche e la Tigre del Marecchia, giocato PiccheA e picche, guadagnava il ritorno forzato a cuori a sinistra e reclamava il contratto.

“Ben giocato, amico!” fu il messaggio ricevuto dallo sportivissimo Ovest, un vero balsamo per il nostro dopo i soprusi subiti tutto il giorno. Il suo avversario aveva perso nettamente l’incontro, ma nonostante ciò era rimasto cordiale… perché, si chiedeva l’internauta, non sono tutti così i giocatori?

Salutati calorosamente compagno e avversari Egidio si alzò finalmente dalla sedia, sulla quale era incollato dalla mattina stessa. Non sentiva più le gambe.

“Zaira”
“Dimmi, Egidio”. Il tono di entrambi era piuttosto dimesso, come se volessero scusarsi reciprocamente per il fattaccio avvenuto poche ore prima.
“Ti chiedo scusa per come ti ho trattata tutt’oggi. Ho imparato tante lezioni da questa giornata: l’insofferenza per come si comportavano gli altri utenti, che nemmeno conoscevo, mi aveva reso nervoso anche con te che sei estranea da questo mondo. La tua reazione e la piacevolezza di questa sera hanno cambiato la mia prospettiva.
Grazie ad Arcangelo ho scoperto come un bridgista da quattro soldi come me, non avvezzo a disputare campionati (ma ogni tanto anche se lo fosse), dovrebbe usare BBO: divertendosi, tra conoscenti, come se si fosse al tavolo vero.
Da domani giocherò solo duplicati e tornei frequentati per la maggior parte da amici miei; addio compagni casuali. Così sarò definitivamente in pace col bridge.”

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