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Lipogramma A (BERMUDA BOWL 2005)

Cos’è un lipogramma? È la scrittura di un testo senza mai includere una certa lettera. Ho provato ad esercitarmi, senza mai utilizzare la lettera “a”.
Gli Assi sono stati sostituiti, coerentemente, dalla “alfa” greca. Buona lettura!

Ci fu un dì un torneo, svoltosi in quel di Estoril nel 2005. Non per niente uno stupido ritrovo per bridgisti, men che meno! Si svolge ogni biennio e vi si conferiscono le più nobili onorificenze possibili per chi è desideroso di essere riconosciuto come uno sportivo degno di inclusione nel novero dei più vincenti di tutti, per esempio Forquet, Wolff, Becker, Meckstroth con Rodwell (che duo vincente negli scorsi decenni, ed oggigiorno competitivi).

Non penso di dovermi esporre troppo, lettori: comprenderete il torneo verso cui mi sto riferendo, che conferisce nientepopodimeno che il titolo di “Vincitore del mondo per geopopoli” (com’è brutto, reso così)!

L’ultimo titolo che ottennero i nostri bridgisti fu nel 1975, per poi discendere nell’oblìo. Sei europei consecutivi vinti (1995-2004) non furono sufficienti per il trionfo su tutti i popoli del globo terrestre.

Tutti i continenti difficilmente ci diedero problemi. Eccetto uno: quello delle stelle e strisce. Che delusioni sono pervenute negli ultimi decenni sotto il loro dominio. Vinsero tutto o giù di lì, e le volte nell’ultimo KO, quello decisivo, dove i nostri ne sono usciti sconfitti! Come rimuovere il ricordo del biennio precedente, secondi per un imp dopo un episodio controverso che non ho cuore di riscrivere?

Estoril è il luogo dove lo spettro, per tre decenni incombente, viene infine sconfitto.
Lorenzo L. col suo celebre socio di sempre (non c’è bisogno che vi riveli chi è).
Fulvio F. e Nunes.
Bocchi-Duboin.
Questi sono i sei eroi che reggono il vessillo tricolore.

Il procedimento del torneo è il solito, si procede con un round-robin contro tutti i competitori ed infine le prime otto conseguono il diritto di sedersi per i KO.
Nessuno sforzo intenso per i nostri che, finiti i turni previsti, sono primi e possono scegliere le loro vittime per il primo KO: non è uno scoglio durissimo, poiché i loro “opps” non sono fini conoscitori di quelle vette. Non posso esprimere di più: sono molti, proprio molti, e discorrono in Hindi.
Un quiz di inizio gioco del Round-robin: Fulvio sotto i riflettori. Come vi comportereste, voi?

Picche Q 10 2 Cuori Q 8 Quadri K Q 8 5 3 2 Fiori 4 3

Ok, tutti voi iniziereste con le Quadri: il 2 o il Re (o the Queen, se sott’onore o il Re chiede lo sblocco).

Fulvio esordì con un pezzo, il suo omologo (il più forte verde-oro di sempre) giocò il 2. Fu il nostro che scelse l’opzione vincente.

Il 2 vince con un pezzo secondo presso il socio (se il J, serve che un pezzo nobile diventi un ingresso), il Re vince con il colore diviso 6-3-2-2 (se tre le possiede chi vi è di fronte, ovvio). Sembrerebbe dunque meglio il secondo.

Gioco col morto: è il turno di Giorgio Duboin.

Pericoloso il Contro di Moss, che viene subito punito. Esordisce con QuadriQ: Giorgino vince e muove fiori, Sud prende e fiori. Vinto di Q, cuori verso il morto: Nord soffrendo vince (meglio per lui: col liscio sono 9!), e Quadri. Re del morto (Qx è un possibile inizio gioco), FioriK su cui Nord prende nell’unico modo possibile e cuori: Duboin è però in controllo ed ottiene otto prese riducendosi e costringendo il ritorno di Moss sotto i suoi pezzi di picche: +670 e swing per il Tricolore.

Ordunque, si vince il primo KO con il minimo sforzo: pronti per le “semi”? Un momento: godetevi il bel controgioco di Nunes, espresso in quest’incontro.

Nunes, nel secondo giro di gioco, esce con il cinque di cuori. Est muove tre giri di fiori: purtroppo per lui Nunes può intervenire con il Cuori10 e muovere picche per Fulvio che, uscendo cuori lui stesso, mette fuorigioco il povero Est in modo definitivo (cede, non c’è nessun rimedio, il suo Fiori7: no ruffs in dummy for him!)
Incroceremo nelle semi gli svedesi.

3NT = 5Cuori4Picche

Lo stile di LV (o forse, del secondo dei due) è questo: se uno di loro esordisce con 2NT, con 54 nobile non ci si contiene, neppure con zero! Ovvio, si vuole, si esige che di fronte si trovi un fit (oppure in 3NT sono dolori per tutti)… però, scoperto quello, il loro precetto è che si confidi nel colpo grosso. Meglio scrivere 420 che uno sciocco 170, no?

4Cuori è tutto l’opposto che “steso”: se Sud uscisse picche sconfiggerebbe subito Lorenzo, costringendo l’uso delle sue cuori e rendendone buone due per Nystrom. Però, non sorprendentemente, muove Quadri. Lorenzo prende, e mette sul mobile verde il FioriK. Peter B. può vincere solo uscendo picche… non può essergli noto, vede solo il morto e sono numerose le volte con cui si suiciderebbe muovendoci. Esce in un diverso colore: Lorenzo può pulire le cuori dei difensori e conseguire dieci prese (4Cuori, 2Quadri, 4Fiori)
Si vince con comodo sui nordici, ed eccoci di nuovo per contenderci l’oro… ed è ovvio, chi ci offre il destino?
Come il biennio precedente e non solo, il primo e il secondo posto vede i nobili Tricolori contro gli orgogliosi Stelle e Strisce.
Il fremito è molto, e forse Lorenzo è colui che lo sente più di tutti: tre secondi posti per lui (1979, 1983, 2003), compreso l’ultimo dolorosissimo. Non si può più concedere niente, occorre riuscirci.

Si esordisce con un c.o. di -20 (nello scontro diretto si è perso 25-2), e dopo il primo giorno si perde di 31. Si vince però di netto il quinto tempo e nel sesto si prende il timone. +9 per noi!

Ci sono due turni per finire il lunghissimo percorso.

Nel settimo si contiene e il punteggio è pressochè lo stesso.
Primo dubbio: chi si siede? Presto detto: Fulvio e C.Nunes sono tonici, e Lorenzo DEVE ricevere il suo indennizzo nel modo migliore, dopo l’incidente dell’edizione precedente: che giochi lui, e si riconquisti ciò che gli fu tolto, forse in modo poco sportivo però, tristemente, non scorretto.
Bocchi-Duboin prendono posto con i tifosi, pronti per soffrire come non ci fosse un seguito.

Cinque per finire: +28.
117°: Nunes gestisce bene un 6Fiori dove finisce però down due to Quadri ruff (stupide Quadri 6-1!), Meckstroth ci riesce, però non so reperire il modo. Credo, comunque, che il gioco del nostro non fosse per niente sciocco.
I punti si riducono, ne cedono 16. Serve difendere un tesoretto di 12 MP.

1NT+2 di Ovest contro di noi.
LV invece sentono che è il momento: 3NT!

Le ultime due (119 e 120) sono, forse, serene: FN sono usciti e predicono che non si può perdere. Sono sì finiti per due volte down, però sono sicuri che i Meckwell li emulino. Ovvio, però, si è “solo” +12… Ci sconfiggessero 3NT e succedessero cose curiose poi… no no no! Non devono esserci!

Meckstroth esordisce col 5 di picche, il nostro prende e fiori per Rodwell che riflette. Il ritorno cuori vincerebbe, lo vedono tutti. Egli però teme che il suo “sinistroide” (niente di politico, sereni), gli confezioni nove prese (3Cuori,5Fiori,1Picche), se muovesse il nobile scorretto. Meckstroth potrebbe detenere tre picche buone che, con le due teste minori del socio, permetterebbero il down.
In diverse prospettive, come qui, è proprio cuori il controgioco vincente: occorre scoprire di fronte KJx o KQx nel colore.

Rodwell soffre, si contorce, vorrebbe essere ovunque meno che lì, si strugge… e sceglie picche.

Quello che succede nel gruppo dei tifosi è indescrivibile. Piemontesi, umbri, pugliesi, tutte le regioni, Nord, Centro e Sud, perdono ogni freno inibitorio. +18.
Il 119° non muove gli equilibri. Il 120° pure.

IL TITOLO È NOSTRO.

Ho ritenuto doveroso ricordare un traguardo chiave per l’Italia bridgistica. Questo trionfo è il più memorabile per la storia che lo precedeva e l’autentica sofferenza per una finale piena di pathos che ha rischiato di farci rivivere i fantasmi di due anni prima. Nonostante sei europei vinti fino a quel momento l’Italia degli anni recenti non era ancora riuscita a sfatare il tabù della Bermuda Bowl: ad Estoril è avvenuta la consacrazione definitiva.
Ho preso le mani da un bellissimo articolo di Alberto Benetti che ripercorre tutte le emozioni e i retroscena che si potevano provare al seguito della nostra nazionale [https://www.federbridge.it/BDIonline/Articoli/375.pdf].

 

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