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Ti racconto una mano – L’ordine giusto

Duplicato su BBO, sto giocando con un partner del tutto particolare: un robot! Siamo quasi alla fine e stranamente il mio siliceo compagno non ha combinato grossi guai, vediamo dunque di cavarcela ancora avendo, in favore di zona:

Picche 7 6 5 2 Cuori A Q 6 2 Quadri K Q 9 Fiori A 2

Apro 1SA e il partner bippeggia 2SA che significa transfer per le fiori.

Obbedisco, naturalmente, e la sua prosecuzione a 3Cuori denuncia una corta (Splinter). Il doppio fermo mi permette di provare l’ormeggio a 3SA, ma l’amico, tutto lucine lampeggianti, riapre con una cuebid a 4Quadri. Temporeggio con 4Cuori e ricevo la Cue mancante a 4Picche: e ora?

I robot di BBO non sono famosi per la precisione dichiarativa, ma di solito forzano sopra manche con mani molto piene: alla fine l’Asso di atout ce l’ho, e potrebbe chiudere una lunga vincente. In definitiva lo slam potrebbe essere non peggio di un impasse a cuori. Nauseato alla fine da questa serie di ipotesi un po’ campate in aria, decido di spararmi lo slam e così sia. È andata così:

L’attacco è il QuadriJ, e il morto digitalizza sui pixel dello schermo questo film vietato ai minori:

Il prossimo robot che mi toglie 3SA per riaprire con quelle ciofeche gli smonto tutti i transistor, parola d’onore. Il mio magnifico “slam su un impasse” ne richiede due, più una divisione favorevole in atout: e ancora grazie che non ho preso l’attacco picche!

Ovviamente partiamo dalle atout: dopo aver preso l’attacco in mano con il QuadriK batto l’Asso e faccio l’impasse ricevendo la buona notizia che il Fante tiene, che viene però in pratica azzerata dal fatto che Est rifiuta scartando il Picche3. E con questo il contratto è praticamente affondato perché oltre alla perdente ormai stabilizzata in atout è quasi inevitabile cedere anche almeno una picche.

Come posso liberarmi di entrambe le picche perdenti del morto? Lo scarto della prima è facile: sull’CuoriA previo impasse. La seconda non può che finire su un’altra cuori, e questo richiede una posizione finale di compressione. È necessario che si trovino nella stessa mano la lunga di cuori e PiccheKQ. A dir poco improbabile, ma è il meglio che riesco a individuare.

Chiaramente il mio uomo è Est, che deve per forza avere il CuoriK e che essendo singolo di atout, accidenti a lui, è fortemente indiziato come depositario della lunghezza a cuori. Mi sembra tuttavia eccessivo augurarmi che sia sesto nel seme, quindi dovrò tagliare il terzo giro per isolare la minaccia; e ciò significa che la comunicazione per lo squeeze dovrà essere l’PiccheA. Situazione sempre più fragile perché dovrò cedere la presa all’atout vincente di Ovest per ridurre il conto, e il ritorno picche distruggerà la posizione.

Ma anche su questo non c’è niente da fare: siamo in ballo e dobbiamo ballare, anche se la musica che ci accompagna assomiglia fastidiosamente alla marcia funebre di Chopin. Penso che sia meglio cedere l’atout il prima possibile, nella speranza che Ovest non inquadri la situazione e sbagli il ritorno, quindi proseguo con FioriK e ancora fiori per la Dama dell’avversario, il che ci porta a…

Grazie al Cielo Ovest torna senza apparenti pentimenti di Quadri10 il che lascia ancora intatto il filo di speranza. E ora vediamo di pianificare le mosse con attenzione. Devo fare l’impasse a cuori, tagliare una cuori e incassare tutte le mie vincenti terminando di mano, e l’unico modo per farlo è conservare il mio onore residuo di quadri, pertanto prendo con l’Asso al morto. Ora via con l’impasse di cuori, al termine del quale siamo ancora vivi! Proseguo con CuoriA scartando picche e taglio la terza cuori per la caduta del Fante in Ovest, e anche questa notizia è un piccolo balsamo per il mio cuore.

Ora incasso l’ultima atout scartando ancora picche (Est scarta cuori), e alla terzultima carta muovo quadri per la Dama residua in mano. La posizione finale è…

che è lo schema di una compressione semplice perfetta, in grado quindi di colpire anche l’avversario di destra. E che qualcosa di grosso stia succedendo me lo conferma lo scarto di Est: la PiccheQ! Siamo al gran finale. Picche per l’Asso su cui si schianta il Re del nemico, e il PiccheJ del morto rappresenta la presa che mi porta alla fatidica dozzina.
Ecco la mano completa:

Nel finale, come si vede, Est dovette scegliere se sguarnire la cuori (il che avrebbe affrancato la cartina della mano) o sacrificare un onore di picche. In entrambi i casi avrebbe liberato la vincente decisiva al giocante.
La mano alla fine non è molto difficile, per un qualsiasi esperto che padroneggi la tecnica della compressione, e questa è certamente una delle posizioni più frequenti. È però interessante l’anticipo con cui si deve pianificare il timing che porta alla posizione finale, legata a vincoli inevitabili: l’unica comunicazione possibile è a picche, quindi la comprimente deve essere in Sud e non può che essere un onore di quadri. L’incasso dell’atout residua va pertanto anticipato rispetto all’incasso della quadri. È il segreto dei buoni compressori: le vincenti vanno giocate nell’ordine giusto.
Stiamo parlando, è chiaro, di una mano incredibilmente fortunata. A parte la concentrazione delle carte chiave in Est – molto timido nel suo passo sul 2SA di Nord – osserviamo che il supposto errore di Ovest nel non distruggere il finale con un rinvio picche era in realtà un’impossibilità: di picche non gliene avevano data nemmeno una. La morale della mano è proprio questa, in fondo: a volte per mantenere un contratto è necessario che il bagaglio tecnico venga integrato da una sconfinata fiducia nella propria buona stella.

Enrico Guglielmi

Enrico Guglielmi (GGC001, Tennis Club Genova), socio agonista, scrive per Bridge d'Italia e per BDI Online articoli e commenti sui principali avvenimenti agonistici nazionali e internazionali

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