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Giocare a Bridge online, per trasformare una lacrima in un sorriso

Il Bridge online ha aiutato molto, per superare questo difficile momento della pandemia.

L’amico Alberto Baietto ed io ci siamo presi due sere della settimana per organizzare delle formule strutturate e rendere più avvincente il gioco online, Alberto il martedì ed io il giovedì.

Giovedì 18 marzo si è conclusa la mia formula che è durata circa quattro mesi; aveva un’impostazione a rientri e tutte le squadre dovevano giocare con il nome di un personaggio dei fumetti.

La squadra di quattro ragazze padovane, con il nome di Nonna Papera, si è aggiudicata la vittoria, mentre una squadra di Verona, con il nome di Mago Merlino, è arrivata seconda.
Non c’erano premi, non veniva chiesta una quota d’iscrizione, ma solo di versare in beneficenza una quota in relazione ai rientri in gioco.

Così Nonna Papera ha vinto € 300,00 che ha deciso di far versare all’Opera di San Francesco per i poveri di Milano, mentre Mago Merlino ha deciso di far versare il suo premio di €100,00 alla Ronda della Carità di Verona, esaudendo così anche il desiderio di Claudio Bianchini che aveva scelto quell’Ente in caso di vittoria.

Non ho chiesto ai partecipanti di dare prova del versamento effettuato, perché doveva essere un atto di libertà, ma mi stanno arrivando conferme di bonifici con importi arrotondati alla cifra superiore o con una piccola aggiunta, sino anche al doppio di quanto dovuto, con la motivazione: “per una giusta causa”.

Così tante lacrime dei poveri, grazie al Bridge online, potranno essere trasformati altrettanti sorrisi.

Spesso la scelta di iniziare a giocare a Bridge avviene da parte di persone che, andando in pensione, cercano uno svago per impegnare il tempo libero, mentre per me è esattamente il contrario.

Poco più di un anno fa, andando in pensione, ho cercato di allontanarmi dall’attività organizzativa del Bridge, per fare un percorso a ritroso e ritrovare il piacere di tutto quello che mi piaceva fare, prima di iniziare a lavorare, la mia mèta sarebbe di ritornare all’età di 16 anni, quando ho scoperto le cose più belle della vita.

Quando a fine febbraio di un anno fa è scoppiata la pandemia e sono iniziati i periodi in lockdown di diversi colori, ho realizzato che non potevo ancora abbandonare l’attività organizzativa nel Bridge e che avrei dovuto mettere a frutto i 22 anni trascorsi ad organizzare attività in alcuni circoli padovani, così ho ripreso ad organizzare e questa volta online.

Giungono però notizie confortanti: che possiamo iniziare a sperare di vedere la luce in fondo al tunnel di questa orribile pandemia, quindi mi sto preparando per un gran finale e nei prossimi giorni invierò un programma al Comitato Regionale del Veneto per una proposta di Bridge ai tavoli, quando torneremo ad essere liberi tutti.

Si tratta di un’attività che porterò avanti comunque ed anche da solo, per proporre un “Bridge a modo mio” ma che potrebbe suscitare l’interesse da parte del Comitato Regionale della FIGB.

E così, quando questa mia ultima proposta di Bridge sarà conclusa, potrò riprendere il viaggio di ritorno, verso i miei 16 anni.

Lido di Jesolo, nel primo giorno di Primavera 2021
Oscar Sorgato

Redazione

Bridge D'Italia è la rivista ufficiale della Federazione Italiana Gioco Bridge

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