Per questo articolo, mantenendo il formato in quanto a mio avviso molto congeniale, ho voluto prendere a modello vari sketch di uno dei miei comici preferiti: Fiorello.
Genius è uno dei tanti quiz televisivi che vedeva protagonista Mike Bongiorno, nel quale i concorrenti erano bambini.
Il comico siciliano, parodiando l’amico presentatore, aveva creato un’immagine comica del conduttore, prendendo spunto dai suoi sfoghi nei fuori onda nel caso la serata presentasse qualche intoppo. Mike, durante la puntata, assumeva un tono tra il paternalistico e il consolatorio (ad esempio quando il bambino sbagliava le risposte), per poi cambiare completamente atteggiamento appena non era più ripreso dalle telecamere. Per chi volesse farsi un’idea, su Youtube questi video si trovano in quantità rilevante.

“Oilalà!”
In una fredda giornata di autunno del 2006 irrompeva Mike Bongiorno nello studio di Cologno Monzese alle otto di sera in punto.
Quella sera, amici ascoltatori, si era ritrovato a condurre Genius, il campionato dei piccoli geni… ma il gaffeur più celebre di tutti i tempi non si sentiva in forma.
Era molto nervoso: aveva litigato con sua moglie Daniela, a causa di un lavabo coi rubinetti d’oro acquistato da lei, la cui spesa non era stata apprezzata dal presentatore.
Mario Bianchi, il suo regista fidato, sentiva che era il momento giusto. Quella sera, se tutto fosse andato bene, ci si sarebbe sganasciati dalle risate.
“Mario Bianchi, cominciamo, non voglio sentir volare una mosca. Colpo di scena, la uno, la due o la tre. Allegria! Benvenuti a Genius, il campionato dei piccoli geni! Fate entrare il piccolo scarto di tappezzeria.”
Ecco che un bimbo si presentava tutto pimpante in studio con un’aria svagata.
“Bambino, come ti chiami e quanti anni hai?”
“Mi chiamo Giustino, ho nove anni e la mia mamma mi ha dato da portarle un fiori.”
… (breve pausa)
“Ma chi ti insegna l’italiano, Superpippo? Ti mandano a scuola i tuoi genitori, o spendono tutti i loro soldi in alcool e sigarette? Cominciamo già male, bimbo.
Che lavoro fa il tuo papà?”
“Mio papà fa… il bridgista professionista.”
“Colpo di scena, amici ascoltatori, il bridgista professionista! Tuo papà va in giro per il mondo a disputare campionati contro suoi simili, pagato da un generoso mecenate ap-pas-sio-na-to di carte! Tuo PAPÀ va a questi tornei, e magari non visita nemmeno la città in cui si giocano! Anch’io, quando vivevo in America, partecipavo ai cosiddetti NATIONALSSS. Una sera, colpo di scena, mi trovavo contro una coppia che mi fece un grande slam su una com-pres-sio-ne. Ho preso il signore per il collo e gli ho stampato il board sulla fronte. Indovinate che numero era? Era il board trrre, amici telespettatori! Mi cacciarono dal torneo e volai in Italia per fare la televisione, ma questa è un’altra storia! Che domanda vuoi, insettino, la uno, la due o la trrre?”
Era un classico sproloquio del Mike di Fiorello… ma il meglio doveva ancora arrivare.
“Bambino, allora, sono tre domande di Bridge, sei fortunato, forse nonostante la tua aria da rimbambito riuscirai a rispondere bene. Se non commetti stra-fal-cio-ni vinci il montepremi, ben duemilasettantatrrrre (2073) euro! Via con la prima domanda.
Come si chiama la convenzione che permette all’apertore di uno in un nobile, mediante la ri-di-chia-ra-zio-ne di 2 sulla risposta di 1
o 1SA del compagno, di mostrare o una mano debole con le fiori o una mano forte qualsiasi? Ti do tre oohpzioni!
UNO: Gazzilli
DUE: Gazzella
TRE: Gazza Ladra!”
“La Gazzilli! Mio papà me ne parla sempre e mi racconta le mani! Posso dirne una, signor Mike?”
2 naturale debole o qualsiasi mano forte
2 5+ carte, meno di 8 punti
Il papà di Giustino vinse l’attacco J al morto, ed incassato l’
A tagliò una cuori per poi tagliare un’altra fiori.
Rientrato in mano con un altro taglio a cuori batté il K. Era a sei prese, quando mosse fiori e capì che doveva stare molto attento: era rimasto con
K98 per AJ secchi, gli servivano quattro prese.
Un eventuale surtaglio a fiori e ritorno atout avrebbe lasciato il dichiarante con solo tre prese a picche: perciò tagliò la fiori di A!
La terza cuori giocata dal morto fu, per lo stesso motivo, tagliata precauzionalmente di Re (ottava presa) per poi tagliare una terza fiori col J. Nord lo superò con la sua Dama, ma non poté impedire al dichiarante di incassare la nona e la decima presa col
9 e l’
8.
Tagli incrociati sì, ma con le necessarie attenzioni. Occhio alle prese! Esistono situazioni in cui il contratto diventa sicuro ad un determinato punto del gioco, con una certa manovra. Sta a voi riconoscerle e sapervi cautelare dalle peggiori divisioni.
“Signor Mike, è stato bravo il mio papà? Ha visto che bella convenzione? Di là il suo avversario su 1 ha detto 3
, il compagno è passato ed è andato sotto! Ha visto perché conoscevo la risposta?”
“Se continui ancora ti do una vergata! Mi metti più ansia tu di una bomba ad orologeria in procinto di esplodere. A parte il fatto che stai attentando al mio apparato ve-sti-bo-la-re, mancano ancora due domande, ed è lì che potrai dimostrare la tua ignoranza! Non è sempre domenica, bambino. Potresti sbagliarla, la prossima risposta, hai capito, e allora addio mon-te-pre-mi. Colpo di scena!”
Mario Bianchi non riusciva più a trattenersi e scoppiò in una risata frenetica.
“Mario Bianchi, non ne posso già più, non cominciare anche tu! Lasciami fare la seconda domanda.
Allora bambino, come si chiama il sistema d’intervento su 1SA adottato dalla maggior parte dei giocatori italiani?
UNO: Versace
DUE: Armani
TRE: Salvatore Ferragamo.”
“La Versace! Mio padre la gioca e fa una cifra di top! Mike, posso raccontare un’altra mano?”
“Fermo là bambino! Non cominciare….”
2SA = monocolore minore in una buona apertura
Sud attaccò 9, promettendo un onore superiore. Considerando il colore avulso dal resto, Est avrebbe potuto lisciare per assicurarsi il secondo impasse, ma in questo caso Nord avrebbe avuto gioco facile incassando il down a quadri.
Perciò prese con l’Asso e, avendo solo otto prese, batté tutte le fiori, scartando due cuori e una picche dal morto.
Avrebbe potuto incassare la Q, su cui nutriva qualche speranza?
Tutti i punti rimanenti dovevano essere a destra, e sì, qualcosa si poteva rimediare, ma occorrevano delle precauzioni. Pronti, via!
Nord scartò una cuori alla prima occasione, ma poi cominciarono i problemi. Abbandonò il 10 (!), ma sulla sesta fiori che avrebbe potuto mollare?
Cuori no, sull’Asso sarebbe caduto il Re e la Q avrebbe costituito la nona presa. Se avesse scartato una quadri il dichiarante avrebbe giocato picche, mettendolo in presa: rimasto con Re secco e
AKQ avrebbe dovuto portare la nona presa a cuori.
Perciò Nord scartò il K, conservando il
2. Se Sud fosse potuto entrare in presa in qualche modo l’avrebbe tirato fuori dalla messa in mano. Ma fu inutile: Est mosse l’
8, coperto dal nove e dal Fante del morto.
Nord intavolò un’altra quadri alta, ma vedendo il sette del dichiarante comprese che non c’era più speranza di battere il contratto. Il 6 presente al morto salvava il giocante dal baratro! Se l’avesse avuto il compagno, il difensore sarebbe potuto uscire con la piccola quadri, mettere in presa Sud col sei e ricevere l’uscita a cuori per il down!
Incassò mestamente le quadri e si consegnò alle ultime due carte, uscendo forzatamente a cuori permettendo al dichiarante di incassare Dama e Asso. Nove prese!
“Signor Mike, ha visto che bravo mio padre, come ha dichiarato e giocato bene la mano?”
(Contumelie di sottofondo)
“Mike, calmati, è un bambino! Trattalo bene!”
“Sarà anche un bambino, Mario Bianchi, ma mi fa perdere le staffe come un adulto… Santa pazienza, ma è possibile? Gli avevo detto di stare zitto e lui mi va a sciorinare tutto il suo cam-pio-na-rio di smazzate! Ma cosa mi importa delle mani che ha giocato suo padre. Passiamo all’ultimo quiz bambino, ti sei divertito ad urtare la mia su-scet-ti-bi-li-tà? Vediamo se riderai dopo che ti avrò fatto l’ultima domanda.”
“Sono pronto! Signor Mike, quando me la fa?”
“Se non la pianti ti prendo a calci, piccolo moscerino fastidioso. Colpo di scena, bambino, stavolta sarai tu a bar-ca-me-nar-ti in una mano col morto! Giochi 6 e prendi l’attacco quadri. Cosa fai alla seconda carta?
UNO: Fai l’impasse a picche
DUE: Incassi l’Asso di atout
TRE: giochi il K superandolo con l’Asso. Avanti, bambino, come manovri?”
“La uno! Mio padre mi ha insegnato che con dieci carte si fa il sorpasso! E se va male l’impasse di picche farò quello a cuori, tre probabilità su quattro!”
“Veramente qui vedo scritta un’altra cosa. Si tira l’Asso in testa. Mario Bianchi, sei sicuro?”
“Sì Mike. Si deve partire di Asso.”
“Mario Bianchi, ma non è possibile. Secondo me ha ragione il piccolo avanzo d’immondizia: anch’io faccio sempre gli impasse, compresi quelli che non servono. Una volta giocavo un grande slam con 16 prese di battuta e avevo singolo per Asso e Dama in un colore, ebbene, amici telespettatori, ho provato il sorpasso! È andato male…”
“Mike, mi dispiace per il bambino, ma si deve tirare l’Asso. Se le picche sono 2-1 senza il Re secco si eliminano tutti i minori e si gioca atout: se entra Nord è fregato, deve giocare verso la forchetta o in taglio e scarto. Se entra Sud si liscia il ritorno a cuori perdendo solo con Q10 in Nord. Solo Kxx in Nord e la
Q nella sua mano ci condannano alla sconfitta. Il bambino ha giocato al 75% (un impasse su due), ma la percentuale di questa linea è superiore del 15% circa!”
“Allora bambino pare che la risposta giusta fosse tirare l’Asso, niente soldi per te, ed ora pubblicità!”
“Mike, siamo fuori onda!”
“Ma come hai fatto a sbagliare questa domanda, la sapevano pure i sassi… L’unica caratteristica che hai preso da tuo padre è il cognome! Quando ti hanno iscritto a scuola i tuoi genitori hanno inviato una lettera di scuse alla maestra? Ma dico io, perché non vai da Chuck Norris e gli dici che è un imbecille? Magari reagisce male, ed è quello che spero! Non mi fermo più! Tornando al Bridge, questo te lo devo dire: sei così stupido che se giocassi un 7SA privo di un Asso e l’avversario ci attaccasse fuori turno, accetteresti di fare il morto! E con questo mi fermo, linea allo studio, bambino non ti voglio più vedere, sparisci. Allegria!”