Torneo Città di Genova 2020: conclusione

Siamo ripartiti, quindi. Non c’eravamo mai fermati, a dire il vero, nel senso che il nostro torneo non l’avevamo mai tolto dal calendario: e quindi da un po’ di tempo campeggiava in cima alla lista, sul sito federale.
Ma farlo sul serio, quello era decisamente un altro paio di maniche. Nei giorni più bui, quando i morti erano centinaia e i contagi un numero sterminato, e non si capiva bene dove si sarebbe andati a finire, e noi ce ne stavamo tutti chiusi in casa a lavarci le mani e a sterilizzare freneticamente ogni superficie, ebbene a tutto pensavamo fuorché alla disputa del memorial Piazza. Ce l’eravamo dimenticato lassù, diciamolo francamente.
Poi le cose sono migliorate, ci siamo affacciati di nuovo fuori, con mille precauzioni abbiamo ricominciato – fra tante cose ben più importanti – anche a frequentare il circolo, a riprendere le carte (ben sanificate) in mano; e tuttavia, ancora il torneone ci sembrava fuori discussione. Ma a quel punto hanno iniziato ad arrivare le telefonate: ‘ma lo fate? Noi quasi quasi verremmo, ma la cosa è sicura? Che precauzioni adotterete?’ un po’ da tutte le parti. La voglia c’era, insomma, e non poteva che essere così dopo mesi di gioco su Internet, che – senza voler rimescolare questioni ampiamente dibattute – indubbiamente non può dirsi la stessa cosa.
Quindi abbiamo parlato con la Federazione, che ci ha dato le linee guida da seguire; le abbiamo sottoposte agli amici del Porto Antico che ce le hanno approvate; e alla fine il ‘meglio di no’ si è trasformato in un ‘perché no’ per approdare infine a un ‘assolutamente sì’.
Alcuni hanno giudicato sufficienti le misure adottate e altri non se la sono sentita; nessuna delle due scelte era criticabile, e d’altra parte non avremmo avuto posto per molte persone in più, avendo sfiorato il sold out in entrambe le manifestazioni. Bene così, dunque: la partecipazione è stata qualificata, tanti amici sono venuti. Anche se riconoscersi è stato un po’ più difficile del solito, come a un carnevale veneziano: e di baci e abbracci manco a parlarne, chiaro.
Le classifiche sono già di pubblico dominio, e di cronaca e tecnica se ne parlerà in dettaglio con più calma in altre sedi. Niente di nuovo, comunque: considerando che pigliano più o meno ovunque, figuratevi quando hanno anche il vantaggio del fattore campo, cioè giocano in casa. Si parla di Andrea Buratti e di Monica Aghemo, naturalmente, che insieme a Gian Ruspa e Annaelisa Rosetta hanno vinto allo sprint il “Città di Genova” a squadre al sabato; e si sono ripetuti la domenica spazzando via la concorrenza nel “Memorial Piazza” a coppie della domenica.
Molti nomi pesanti nelle prime posizioni di entrambi i tornei, e anche tanti giovani a contendere la vittoria ai vecchi lupi: fra gli sbarbatelli che si sono alternati ai primi tavoli mi piace ricordare la squadra degli under 21, che hanno avuto la faccia tosta di sedersi al tavolo 1 all’ultimo turno a sfidare senza paura i futuri vincitori. Inesperienza e sfortuna hanno causato un cappotto che li ha sbalzati fuori dal podio; ma questa delusione finale non può nascondere il merito di un torneo eccezionale. Il futuro è loro, senza dubbio.
E arriviamo al momento dei ringraziamenti, che mai sono stati così sentiti. Grazie dunque a chi è venuto e a chi organizzato: il circolo Bocciofila Lido, il Porto Antico, i due bravissimi arbitri Antonio Riccardi e lo sposino Gianluca Barrese (e naturalmente c’era anche Monica, che ha infaticabilmente spostato pile di board per due giorni). E non vanno dimenticati il sostegno della Federazione e del comitato regionale ligure della mitica Pippi De Longhi, e la gradita collaborazione dell’altro circolo genovese Liguriabridge che ha organizzato come traino il suo simultaneo del venerdì sera nelle sale del Porto Antico. Mai come in tempi difficili l’unione fa la forza, ricordiamocelo.