Si torna ai tavoli!

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato l’11 Giugno sancisce la piena ripresa delle attività sportive senza contatto.
“Cento giorni” senza carte e bidding finalmente volgono a conclusione, e forse nel complesso prima di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Da domani, venerdì 19 Giugno, via libera anche alle competizioni, quindi nel nostro caso a tornei, simultanei e campionati, con l’unico vincolo di dover svolgere le gare a porte chiuse e, ovviamente, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Proprio oggi il Consiglio Federale ha approvato il nuovo protocollo per il contrasto della diffusione del virus Sars-CoV2 nella pratica del nostro sport. Queste linee guida sono state stilate con il contributo del Politecnico di Torino, partner del CONI nello studio della ripresa in sicurezza delle attività sportive.
Il Presidente FIGB Francesco Ferlazzo Natoli introduce il protocollo nella lettera che riportiamo di seguito.
Lettera del Presidente FIGB Francesco Ferlazzo Natoli:
Cari Amici Bridgisti,
il protocollo FIGB anti Covid-19 per la ripresa delle competizioni, deliberato oggi dal Consiglio federale, è assai più restrittivo rispetto a quello precedente per gli allenamenti, avendo dovuto d’obbligo recepire le successive nuove disposizioni di legge, in particolar modo quelle relative all’utilizzo delle carte da gioco.
Il Protocollo è stato stilato in collaborazione e confronto con uno dei più autorevoli Enti che nel nostro Paese avrebbero potuto assisterci e guidarci in questo difficile compito: il Politecnico di Torino, lo stesso Ente cioè al quale il CONI è ricorso per lo studio della ripresa in sicurezza dell’attività di tutte le Federazioni Sportive, Discipline Associate ed Enti di Promozione Sportiva, poi compendiato nella relazione tecnico-scientifica “Lo Sport Riparte in Sicurezza”, che ha costituito il punto di riferimento dei provvedimenti per il contenimento della diffusione della COVID-19 adottati dal Governo per le attività sportive.
Vi assicuro che il nostro autorevole interlocutore tecnico ha vagliato e ricercato, anche su nostra pressante sollecitazione, tutte le possibili soluzioni per una più agevole ripresa del nostro sport, ma questo naturalmente nell’ambito dei confini stabiliti dalle disposizioni di legge, purtroppo molto stringenti, che d’altra parte possiamo ben comprendere che siano state emanate dal Governo (le più recenti – D.L. 11.6 – devono ancora essere confermate dal Legislatore) per la tutela della salute pubblica: prima di abbandonarci alle più aspre critiche o alla ricerca delle ragioni per cui speravamo in regole meno dure, non dimentichiamo quindi che per quanto ci riguarda nella specie dobbiamo comparare da un lato il bene della salute e dall’altro il piacere di uno sport!
Si possono certo portare argomentazioni critiche, anche ragionevoli, alle scelte governative che, nel nostro caso, portano obblighi estremamente numerosi e restrittivi ed onerosi economicamente; resta però il fatto che le disposizioni di legge sono quelle che sono ed eluderle, se non proprio disattenderle, muovendosi furbescamente fra le pieghe delle varie norme ove possibile, rischia di essere molto molto pericoloso. Questo perché, in caso di un malaugurato “incidente”, alla responsabilità sul piano penale dei Legali rappresentanti degli Enti coinvolti (siano essi della Federazione che delle Associazioni) si aggiungerebbe anche la responsabilità civile per il risarcimento dei danni alla quale è in primo luogo esposto l’Ente, e si tratta di danni tali che ne potrebbero compromettere la sopravvivenza stessa: non è certo possibile esporre a rischi la Federazione e le stesse ASD/SSD, che dovranno al protocollo attenersi nel caso in cui non abbiano la volontà di rivolgersi alla figura del “Medico competente” per redigerne uno proprio.
Se questo è senza dubbio uno dei momenti più bui della storia del nostro del bridge sportivo, non è però il caso di disperare, perché molto presto prevediamo di trovarci in uno scenario molto più affrontabile: come ho avuto modo di anticipare negli incontri che ho condiviso per via telematica con tutti i Presidenti degli Enti Affiliati, molto presto – ipotizziamo dagli inizi di settembre – dovremmo disporre di una piattaforma telematica federale che risolverà l’ostacolo più grosso alla ripresa dell’attività sportivo-agonistica presso le ASD, ovvero l’uso delle carte da gioco e tutte le procedure di prevenzione sanitaria che per il loro uso al momento è necessario attuare. Avremo bisogno di voi! Sarà necessario testare la versione Beta del software e contiamo sul vostro aiuto per ottimizzarne le prestazioni in breve tempo.
Stiamo intanto continuando a monitorare decreti e ordinanze, protocolli dello sport e non solo, nazionali e internazionali, alla ricerca di elementi che possano consentirci di chiedere al Governo di rivedere la propria posizione per le norme che ci riguardano. Anche in questo caso contiamo sul vostro supporto!
Quindi “pensiamo in rosa”: riprenderemo a giocare il nostro Bridge quanto prima; se lo stato d’emergenza proseguirà anche dopo il 31 luglio, certamente per un po’ in maniera diversa e con qualche disagio, ma sarà sempre molto molto piacevole.
Un cordiale saluto a tutti.
Messina, 18 giugno 2020
Il Presidente Francesco Ferlazzo Natoli