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Il Bridge su “Il Sole 24 Ore”

Oggi, martedì 9 Giugno, si parla di Bridge sulla stampa nazionale. Una delle testate più autorevoli del nostro Paese, niente meno che “Il Sole 24 Ore”, ha dedicato un’intervista al Presidente della Federazione Italiana Gioco Bridge.

Nell’articolo della giornalista Nicoletta Cottone, l’avvocato Francesco Ferlazzo Natoli parla della ripresa del Bridge in Italia dopo la forzata pausa dovuta all’epidemia CoViD-19.

Un argomento reso particolarmente delicato, come sappiamo, dalla necessità di distinguere la nostra disciplina, uno sport che si pratica “con” le carte, dai giochi “di” carte. Mentre questi ultimi non possono essere praticati, le modalità di ripresa del Bridge sono allineate a quelle di tutte le altre discipline sportive, fra obbligo di distanziamento, dispositivi di protezione, sanificazione degli attrezzi e così via.

Via libera agli allenamenti, quindi, e in tutta Italia (non solo in Lazio e in Sicilia, regioni che tuttavia si distinguono per avere voluto espressamente chiarire che il nostro sport è praticabile), ma nel rispetto delle norme generali tracciate dal governo. Norme che la Federazione ha convertito in un regolamento ad hoc, specifico per le procedure del nostro sport, in modo da fornire ad Associazioni e Società Sportive soluzioni dirette e immediate, quanto più possibile semplici ed economiche.

Purtroppo, escamotage a costo zero non ne esistono, dovendo rispettare le stringenti leggi imposte dallo Stato. Nella sua intervista, il Presidente Ferlazzo Natoli mette bene in chiaro che la spesa da sostenere per la messa in sicurezza dei club è comunque benaltro che trascurabile, e pone l’accento sul fatto che le discipline sportive associate dovrebbero essere tenute nella debita considerazione quanto alla distribuzione dei fondi stanziati per la ripresa dello sport. Cita l’esempio del tavolo di dimensioni maggiori, che sarà necessario allestire, come alternativa ai separatori in plexiglass, per consentire ai partecipanti di giocare mantenendo la nuova distanza (di lontananza o di barriera) imposta (imposta, lo ribadiamo, dalle linee guida FIGB, che però non possono fare altro che adattarsi alla normativa dello Stato).

È importante precisare, in riferimento alla frase del nostro Presidente riportata nell’intervista che “un terzo delle Associazioni non riapriranno” che il riferimento è alle Associazioni in generale (non, quindi, di Bridge), e che si tratta di valutazioni effettuate da persone esterne al mondo del Bridge in riferimento a tutti gli sport.

Il testo dell’intervista è disponibile cliccando qui

Francesca Canali

Francesca Canali da alcuni anni è responsabile della trasmissione Vugraph durante i Campionati. Da Gennaio 2013 collabora con la sala stampa della FIGB.

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