#iorestoacasa… il Bridge lascia il segno nel cuore!
La rubrica #iorestoacasa… i bridgisti si raccontano ha l’obiettivo di condividere le esperienze di tutti noi in questo periodo di “isolamento necessario “. Quello che segue è il meraviglioso contributo di Eleonora, 11 anni: vi invitiamo a leggerlo!
Eleonora Giansante (GNR214) frequenta la quinta elementare a Martinsicuro (Teramo) ed è iscritta all’Asd Centobuchi Bridge di Monteprandone (Ascoli Piceno).
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Salve a tutti!
Mi chiamo Eleonora, ho 11 anni e gioco a Bridge da circa un anno!
Spero che chi legge questa “lettera” possa trovare un po’ di svago e divertimento anche se di sicuro è meno di quello che si trova al tavolo.
Vorrei poter tornare a sedermi davanti al mio compagno con le carte in mano e il dubbio di quale carta debba mettere.
Come bambina adoro quei due giorni di vacanza nel fine settimana, ma NON vorrei andare in vacanza da ciò che mi piace e che mi fa aprire le ali e spiccare il volo in un magnifico mondo, il mio mondo, il Bridge!!!
A volte anche sbagliare mi diverte e mi porta qualche ricordo del passato (le sgridate del mio maestro per uno sciocco errore, per esempio).
E’ difficile sedersi solo al tavolo da pranzo, con le posate invece delle carte, con il piatto al posto dei miei dubbi e con il bicchiere invece dei cartellini.
Spero di potermi risentire la “tappa-buchi” della mia squadra, come dice Vincenzo, il mio maestro.
Mi mancano le mani, tenere le carte e l’ansia di pre-torneo.
Non voglio annoiarvi scrivendo un papiro, ma vi lascio una mia frase che mi piacerebbe dirvi: “il Bridge non dura otto minuti come una mano, il Bridge lascia il segno nel cuore!!!”
Vi mando un abbraccio felice come quando ti scartano il Re sotto l’Asso!!!