Filippo Palma
La cerimonia funebre si svolgerà Sabato 11 Gennaio, presso la Chiesa di Santa Maria Incoronata in Corso Garibaldi 116 a Milano, alle ore 11.00.
Se ne è andato Filippo Palma.
La sua scomparsa improvvisa ci lascia sgomenti e sperduti. Filippo è stato un punto di riferimento per il Bridge italiano, europeo e mondiale. Ha rappresentato, insieme all’amico di sempre Gianarrigo Rona, la bussola del nostro sport, trovando la strada da seguire per trasformare in realtà quelli che sembravano sogni irrealizzabili.
Filippo è nato il 30 Ottobre 1935 e ha amato e rappresentato il bridge in ogni sua forma, dapprima come giocatore, poi come capitano delle squadre Nazionali e come dirigente nazionale e internazionale di vertice. È stato vice Presidente FIGB, eletto nel Comitato Esecutivo EBL, nominato nel Comitato Manageriale e nella Commissione Marketing della stessa, nonché nel Senior Committee della WBF.
Del bridge è stato anche mecenate, dando vita all’A.B. Villa Fabbriche, nella cui formazione ha schierato nuovi talenti dando loro la possibilità di emergere e Campioni offrendo loro le condizioni per esprimersi a livello di eccellenza.
Sabato 11 Gennaio, prima dell’inizio delle gare del Campionato di Società Sportive a squadre, in tutte le sedi verrà osservato un minuto di silenzio in memoria di Filippo.
Il ricordo di Ruggero Pulga
Sono righe dolorose quelle che si scrivono quando la scomparsa di qualcuno ti ferisce profondamente. Con lui viene meno la pietra d’angolo della nostra Federazione ed una colonna della EBL e della WBF. Ricordare i suoi quasi 40 anni di vicepresidenza vicaria, il recente lustro che lo ha visto impegnato nell’esecutivo EBL e nel Senior Committee WBF non rendono giustizia neppure in minima parte a quello che ha saputo dare al nostro gioco. Perché Filippo era così. Non voleva mai apparire. Adorava essere generoso e odiava essere contraccambiato. Con lo stesso stile ha capitanato in diverse occasioni le nostre Nazionali, più volte la maggiore, quella femminile e quella juniores, e tutte senza mancare mai il podio, ma sempre salendovi sopra quasi in sordina. Altrettanto ha fatto con la sua “Villa Fabbriche”, dove non ha voluto mai giocare, dove ha profuso tutto il suo mecenatismo, quasi snob e inafferrabile per chi non ne è stato oggetto, dove si è messo come al solito al servizio della Federazione, per mantenere futuri Campioni ai livelli di eccellenza, ma guardandosi bene dall’essere di ingombro agli equilibri dei team italiani più blasonati del mondo. Aver condiviso con lui l’esperienza di Consigliere mi ha regalato il privilegio più grande, la sua amicizia. Un sentire che misurava con oculatezza quanto viveva profondamente e che esprimeva in modo impareggiabile anche con la sua prestigiosa ospitalità. Voglio ricordare fra i mille episodi una partita libera, del dopo C.F., quando fui comunque felice di trascorrere le ore piccole pur alla frusta bridgistica, quella volta, sua e dagli attuali presidenti del bridge mondiale e nazionale. Alcuni di noi, che hanno avuto la fortuna di goderne addirittura come di un fratello maggiore, immagino siano rimasti impietriti dal dolore. Addio Filippo, ora tutto il Bridge italiano e mondiale trova la forza di ringraziarti con un grande abbraccio per il contributo fondamentale che hai saputo dare al passato, al presente e al futuro del nostro sport.
Ruggero Pulga