Richiesta di prese: Nord scopre le carte e…

Nord scopre le carte e dichiara che batteva il
K ed erano tutte sue, non indicando come avrebbe giocato. Est contesta l’affermazione sostenendo che avendo in mano il
10 avrebbe fatto presa.
L’Arbitro ha confermato il risultato. E’ giusta la decisione oppure doveva far giocare le carte nel modo peggiore possibile e quindi consegnare le ultime tre prese agli avversari? 10,
J e
A.
Grazie cordiali saluti
Paolo Pizzigoni
Risponde Rodolfo Cerreto
Per gli aspetti arbitrali, lascio come sempre la parola ad Antonio Riccardi.
Esprimerò un parere da giocatore.
Mai mi stancherò di sottolineare quanto sia sbagliato mostrare le carte senza spiegare la linea di gioco.
Detto questo, pensare di trasferire tre prese alla difesa è improponibile.
Il regolamento, se non ricordo male, prevede in questi casi di far giocare il dichiarante in maniera “eventualmente poco attenta” ma non “illogica”. Formulazione inevitabilmente imprecisa che apre la porta a discussioni infinite.
L’unico dubbio possibile è che il dichiarante pensi che le cuori siano buone e non ne tagli una per affrancarle. In questo caso giocherà cuori, scarterà, la difesa incasserà una presa e poi sarà finita.
Fargli giocare DUE giri di atout dopo che ha dichiarato di battere il K (e non altro) sarebbe palesemente illogico.
Dipendesse da me, convaliderei il risultato, stigmatizzando comunque il comportamento del dichiarante e ammonendolo a non ripeterlo. Ma non spetta a me dirlo.
Cordialmente,
Rodolfo Cerreto
ARTICOLO 70 – RICHIESTE E CONCESSIONI CONTESTATE Obiettivo generale In nessuna circostanza l’applicazione degli articoli 69, 70 e 71 può condurre ad uno score ponderato. La presa, o le prese oggetto di richiesta devono o meno essere trasferite al richiedente secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dall’Arbitro. – Nel caso il reclamante non abbia indicato la linea di gioco si è stabilito che l’ordine nel quale le carte di un seme vengano giocate sarà sempre dalla più alta alla più bassa (70C2). – Inoltre, al fine di uniformare il trattamento di situazioni simili, si suggerisce che, salvo controindicazioni: A) Se è del tutto probabile pensare che il richiedente, al momento della sua richiesta, non avesse coscienza di un atout rimasta nelle mani degli avversari a.1 Quando un giocatore rimane con una atout e delle vincenti laterali, se l’atout è una cartina (2-9) la giocherà per ultima, se è un onore potrebbe giocarlo e quindi essendo un punto dubbio lo giocherà nella situazione sbagliata per lui. a.2Se nel gioco dobbiamo supporre che un giocatore debba tagliare, si supporrà che tagli con la più piccola. Ma se vede tagliare un avversario surtaglierà. B) Incasso dei semi Se un giocatore richiede prese, da lui ritenute vincenti, in più di un colore, si intende che giocherà prima gli A, a seguire gli onori nella sequenza a lui meno favorevole ed infine le cartine usando lo stesso criterio. Il tutto salvo evidenti controindicazioni (ad es. sull’onore qualcuno non ha risposto perciò la cartina è evidentemente vincente).
Risponde Antonio Riccardi
Ciao Paolo,
mano molto interessante!
Inizio sfatando una leggenda: il giocatore che ha fatto una richiesta incompleta non deve essere obbligato a giocare le carte nel modo peggiore possibile!
Passiamo ora ai fatti.
L’affermazione del dichiarante al momento della sua richiesta sembra indicare che ritenga la sua mano “buona” e comunque la possibilità che abbia dimenticato la presenza del 10 in mano all’avversario fa parte di quel gioco disattento che gli dobbiamo assegnare.
Ne consegue che se le fiori fossero state K10 in Nord e 96 in Sud si può considerare almeno “normale” = “disattento o inferiore alla categoria del giocatore coinvolto” battere un secondo colpo di atout; infatti egli crede di possedere K 10
A K Q (per lui 9 6 5 sono equivalenti a AKQ) e quindi è gratis garantirsi di non aver dimenticato un’atout e poi procedere all’incasso delle “vincenti” = 3 prese agli avversari.
MA….
Il fatto le fiori siano K9 per 106 e un secondo colpo di atout lo metterebbe al morto obbligandolo a giocare quadri lo salva da questo triste finale.
In prosecuzione è considerato normale e perciò concesso il fatto che batta un solo colpo di atout e poi, sul 9 giocato dalla mano, “veda” il dieci e proceda tagliandolo per poi rientrare in mano col taglio di quadri per incassare le cuori finalmente buone = tutte le prese a N/S.
PERO’…
Anche con le carte così messe non mi sorprenderebbe che qualche arbitro talebano optasse per lo sblocco del 10 sul Re che permetterebbe di battere un secondo colpo di atout per poi passare all’incasso delle “vincenti” (teoriche).
Questa decisione sarebbe molto rigida ma, in principio, non sbagliata e potrebbe essere addirittura la più corretta se le vincenti a cuori fossero appariscenti come AKQ che ho sopra citato.
La morale della storia è semplice: quando fate una richiesta anche nei casi che ritenete più banali indicate la linea di gioco.
Antonio Riccardi