Elma Baldi
La cerimonia funebre si terrà lunedì 30 Dicembre alle ore 9.30 presso la Parrocchia Gesù Nazareno di via Duchessa Jolanda a Torino.
Con il cuore pesante salutiamo un’altra componente della famiglia del Bridge italiano e anche internazionale.
Elma Baldi, appassionatissima bridgista, ci ha lasciati.
Al dolore per la perdita della nostra amica si aggiunge quello per la consapevolezza del lutto che stanno attraversando in particolare Gianni (il “Professore” per antonomasia del nostro sport) e Matteo, rispettivamente marito e figlio di Elma, figure fondamentali per lo sviluppo tecnologico del Bridge, non solo italiano ma anche europeo e mondiale.
Piemontese, Elma ha vissuto per la maggior parte della sua vita a Torino. Era presente a quasi tutte le gare nazionali come giocatrice, e a quelle sia italiane che internazionali come sostegno del “dietro le quinte”. Sempre a fianco del suo Gianni, ha visto nascere il primo sistema informatico di conteggi del nostro sport, il primo “cinema” del Bridge (il “Bridgerama”), il sistema anagrafico della nostra Federazione, sviluppato insieme da padre e figlio, e tante altre innovazioni.
In questa famiglia di matematici e bridgisti, Elma ha portato sei medaglie: un titolo a coppie femminili (nel 2009), due argenti (Campionato a squadre femminili 1994, Coppa Italia Women 2006) e tre bronzi (Societario a squadre femminili 2005, Campionato a squadre femminili 2006, Campionato a coppie Over 60 2014).
Nella sua vita professionale, ha insegnato alle scuole superiori. Molto amante dei viaggi, coglieva l’occasione delle trasferte bridgistiche per visitare il più possibile i luoghi in cui si trovava, con un’intraprendenza e uno spirito d’esplorazione che l’hanno sempre mantenuta nel carattere e nella forma mentis giovane e accogliente verso il mondo.
Uno spirito che la malattia non ha potuto scalfire, perché Elma era molto più forte e determinata: ha così continuato a visitare il mondo e a giocare a Bridge fino a pochissimo tempo fa. Le sue condizioni di salute hanno avuto un tracollo nelle ultime settimane e l’unica cosa che ci può un po’ consolare è sapere che ora è libera dal dolore.
Il Bridge italiano, gli amici e i colleghi della Federazione si stringono in un abbraccio intorno a Gianni e Matteo.