A lezione di Bridge (7): soluzione

Quiz
Salomone, maestro pasticcione
“Ma, ditemi: quante volte avete avuto una mano di due perdenti… scarse?”
Questo non comune evento capitò in un torneo. Gran parte delle coppie raggiunsero il contratto di 6. In alcuni tavoli l’attacco fu quadri. In altri fu fiori a seguito dell’intervento di Est.
Salomone
“Tutti voi siete caduti di una presa, e giustamente. Sapete perché?”
Risultati
6 -1 : 100 E/O
4+1 : 650 N/S
Samuele, l’infedele:
“Per via di quel computer che mette le carte sempre di traverso…!”
Salomone:
“Anche tu hai la fobia del computer… peraltro i più sostengono il contrario di quello che tu dici.”
Samuele:
“Dico solo che quando un contratto sembra ovvio è la volta che non c’è, mentre quando un altro sembra impossibile… è la volta che si fa!”
Salomone:
“Tutte scusa: Uno slam al 50% non è mai da chiamare… Perché il nostro 50% , valutato, è solo suscettibile di peggiorare e mai di migliorare. Ad esempio se le picche fossero 4-0, un taglio sull’attacco…
Vorrei conoscere come è andata la dichiarazione dove giustamente non avete giocato slam.”
Beatrice, l’istruttrice:
“Io sono stata avvantaggiata… perché giocavo con Rosa!”
Beatrice:
“L’attacco è stato quadri… infatti ho messo insieme solo le mie undici prese esattamente.”
Rosa, parsimoniosa:
“Non ho valori certi su quelle picche così lunghe per cui non ho fatto cue bid.”
Salomone:
“Come hai dichiarato tu sembrava però che avessi sì e no un K in tutte le carte. In fondo avevi qualcosa in più… Non trovi?”
Rosa:
“Forse, una damina di quadri. Dopo il contro ed il surcontro ho capito che a fiori non c’era futuro per nessuno. Potevo essere proprio certa che Beatrice avesse proprio due sole perdenti, precise, precise? Il mio singolo di picche non l’avrebbe aiutata. Ho pensato: lei sa che io sono molto prudente. Magari ha riaperto con tre perdenti. Non si sa mai.”
Salomone:
“Non mi sento di biasimare la tua analisi, anzi. Ma la fiducia nel compagno è fondamentale. Per giunta Bea è anche un’insegnante…”
Iva:
“Noi non ce l’abbiamo fatta. Siamo volati a slam come dei falchi predatori. Ma questa volta il merito è tutto di Samuele. Ecco come è andata da noi la dichiarazione…”
Salomone:
“Sarei curioso di vedere in azione la coppia Rosa e Samuele… Due cue bid immediate… avresti potuto avere due Assi anche oppure un Asso ed un Re o due Re. Ma non un Re peraltro condannato ed una Donna… Suvvia Samuele!”
Samuele:
“A fiori avevo quasi 100 d’onori. Un “Re condannato”… pfui!”
Iva:
“Mi sono controllata perché lo conosco. Con un altro compagno avrei chiesto il grande slam!”
Alberto, allievo esperto:
“Noi siamo arrivati a slam, ma secondo me Renata ha dichiarato molto bene. Sul mio 3 ha detto 3SA che mostra assenza di Assi in una mano positiva. Poi sul mio 4
ha dichiarato ancora 4
negando cue bid a quadri ed a cuori. Ecco come è andata da noi…”
Salomone:
“Dunque tu sapevi che Renata non possedeva il K. Perché hai chiamato ugualmente slam? Sapevi che al meglio l’avresti giocato sull’expasse…”
Renata, innamorata:
“Sicuramente Alberto sapeva che io dovevo avere la Q o, ancor meglio, il doubleton di quadri magari con tre atout. E avrei potuto avere anche
Q J. Al peggio, non al meglio, l’avrebbe giocata sull’expasse!”
Alberto:
“Dopo l’attacco di 10 avevo ben poche speranze di mantenere. Ho passato la donna, ma… ero sfiduciato. Infatti non ha fatto presa.”
Salomone:
“Dovevi evitare di mettere la donna. C’era ancora tempo per l’expasse. Non si sa mai. Magari Est era partito con K J asciutti.”
Giovanni, maestro d’inganni:
“E se anche fosse stato, come avrebbe fatto a saperlo? Io anche con K J x avrei messo il Fante…”
Salomone:
“Bel colpo! Soprattutto se Ernesto avesse avuto 10 9 x x ed Alberto ha
A 8 x “
Samuele: “Se la Q avesse fatto presa sareste tutti qui a lodare le loro dichiarazioni e ben disposti a perdonare le mie”
Salomone:
“Sta di fatto che come spesso accade negli slam tirati le vie del down sono infinite, ed anche questa volta.. Tranne che per una coppia che, per qualche motivo che mi sfugge, è riuscita a mantenere lo slam…”
***
Salomone, ormai è chiaro a tutti, quando propone le mai nei suoi tornei è sempre frettoloso. Non fu il computer a mettere così le carte. Salomone voleva dimostrare come, applicando bene la tecnica delle cue bid, si può evitare di chiamare uno slam anche quando a carte chiuse sembrerebbe praticamente sul tavolo e invece non si può fare. Ma, solito, si è distratto. Oltre a costruire un esempio molto discutibile, ha commesso un grave errore.
Secondo voi, quale sarà stato l’attacco al tavolo dove hanno marcato 1430 e soprattutto come avrà fatto Gustavo a mantenere lo slam?
Soluzione
Salomone:
“La mano è stata giocata da Carlo e Gustavo contro Annalisa e Ruggero. Gustavo, raccontaci come è andata. ”
Gustavo, sempre bravo:
“La nostra dichiarazione è stata simile a quella di Alberto e Renata.
Sul mio 3 anche Carlo ha detto 3SA. Questo per noi però significa zero oppure due carte chiave. Sul mio 4
ha dichiarato 4
, non promettendo nulla per la verità…Tuttavia con le mie carte non potevo esimermi dal riaprire, e così ho scelto di riaprire a 4SA che mostra anche le picche chiuse. Ecco come è andata…”
Gustavo, proseguendo:
“Il mio passo sul contro alla cue bid di fiori mostra interesse a conoscere il tipo di cue bid a fiori. L’interesse mio in realtà era invece… .a non lasciarmi sfuggire l’attacco fiori! Per questo ho evitato di dichiarare surcontro mostrando il vuoto. Avrei anche potuto dire 5, ma non volevo togliere spazio al compagno di cui ancora sapevo poco o nulla di interessante per cui ho fatto una dichiarazione di attesa”
Salomone:
“Proprio quello che dico sempre di non fare. Ingannare il compagno. Procedi, Gustavo…”
Gustavo:
“il 5 di Carlo mostra valori a quadri di terzo giro avendo egli già negato la cue bid. In teoria soprattutto negherebbe di perdere due fiori sull’attacco, ma non in questo caso, avendo a fiori già fatto io cue bid precedentemente”
Gustavo, proseguendo:
“Finalmente l’attacco fu fiori come avevo sperato. Ero abbastanza contento. Convinto che l’expasse a quadri andasse bene, poiché conoscevo una probabile lunga di fiori in Est”
Salomone:
“Ed allora?”
Gustavo:
“Allora ho passato il K dal morto e ho tagliato l’
A con il
9.
Poi ho incassato due giri di atouts. Ma sul secondo giro di picche ho notato che era Ovest, il lato corto a fiori, a rifiutare. E Ruggero, che è sempre sincero, scartò niente meno che il 2! ”
Salomone:
“Ma Ruggero… Perché non hai scartato una cuori? A quadri il dieci quarto può servire a reggere se ha la quarta il dichiarante… Ti sembra?”
Ruggero:
“A cuori avevo tutte carte pari. Prima regola: non ingannare il compagno. Così ho rifiutato a quadri!”
Gustavo:
“A questo punto mi era chiaro che il K si doveva trovare nelle mani di Anna…”
Gustavo, proseguendo:
“Est dal canto suo era marcato con tre picche e forse sei fiori visto il 7 di attacco che sembrava un doubleton… ma che sarebbe potuto anche arrivare da
9 7 5 per esempio”
Salomone:
“Capisco, ma ancora non mi è chiaro…”
Gustavo:
“Se Est avesse avuto due cuori con solo 5 avrei dovuto toglierle tutte le carte nobili e giocare una piccola quadri sperando di incartalo con
K J 10 o anche altrimenti se Ruggero avesse messo la cartina più bassa. Tale ipotesi però non era diventata facile dopo lo scarto del
2. Ad ogni buon conto incassare
A e
K prima del terzo atout non avrebbe compromesso nulla, anzi. Se Anna avesse per caso tagliato a cuori sarebbe stata costretta a regalarmi… il morto!”
Annalisa, la precisa:
“In effetti mi sono ben resa conto anch’io di questo. Così ho pensato a lungo e poi ho scartato fiori sul K”
Salomone:
“Ora capisco che cosa poi è successo. Conoscevi ormai tutte le carte di Annalisa. Gustavo, a questo punto, hai sfruttato quel 2 che un po’ casualmente non avevi impiegato al primo giro…!”
Gustavo:
“Non proprio casualmente. E’ sempre una buona precauzione conservare le carte chiave… e comunque Anna era rimasta col J. Avrei potuto metterla in presa con una cartina di picche qualunque”
Salomone:
“Questa mano insegna a non obbligare l’attacco del compagno se si possiede una valida alternativa. Soprattutto a slam dove chiacchierando in questo modo i difensori aiutano più gli avversari che non il compagno.”
Salomone, proseguendo:
“Ad ogni buon conto, complimenti Gustavo, una mano da campione. Ma, permettimi di dire, anche un bel po’ di fortuna. Pure il J hai dovuto trovare al morto, oltre al Re e la Donna!”
Renata, innamorata:
“Mi sembra che questa fortuna se la sia ben meritata!!!”
Alberto:
“Come fai a dire questo?”