
La 44esima edizione dei Campionati del Mondo ha ufficialmente inizio.
Pochissime ore fa si è infatti tenuta la cerimonia di apertura della manifestazione. Nella sala gremita di giocatori, capitani, coach, esponenti del Bridge internazionale e cinese, ma anche autorità della città che ospita l’evento, il Presidente della Federazione Mondiale di Bridge (WBF, World Bridge Federation) Gianarrigo Rona ha pronunciato le parole di rito: “dichiaro aperti i Campionati”, aggiungendo “cari giocatori, il sipario si alza, il palcoscenico è vostro”.
Un momento che qui in Cina è stato sigillato dal suono di uno strumento particolare, che potrebbe ricordare un gong, ma “collettivo” (qualcuno ne conosce il nome?), e infatti è composto di più “piatti”, ciascuno dei quali è stato percosso da una delle sette persone più illustri, munita ognuna di un proprio martelletto.
Il palcoscenico adesso è loro, delle 96 squadre che da domani scenderanno ai tavoli del “Wuhan International Conference and Exhibition Centre”.

Tre di queste rappresentative, come ricordato nella news introduttiva, vestono la maglia Azzurra. Diciotto giocatori e relativi capitani pronti a…
No, facciamo un passo indietro.
La spedizione della nostra Nazionale Open, infatti, non è iniziata nel migliore dei modi (eufemismo). A causa di una flebite, la grinta, l’entusiasmo e il supporto della capitana Maria Teresa Lavazza accompagneranno i nostri “ragazzi”, ma dall’Italia. Diagnosticata l’infiammazione, il medico ha sconsigliato alla Signora del Bridge italiano di imbarcarsi in un volo intercontinentale. Anche se a malincuore, la capitana ha dovuto attenersi alle raccomandazioni.
Un’assenza che pesa tantissimo, perché Maria Teresa è l’anima di questa squadra, avendola costruita dal Giugno del 2018, quando i “Lavazza boys” Bocchi, Duboin e Madala sono tornati a vestire la maglia Azzurra dopo cinque anni. Conquistata, agli Europei di Ostenda, la qualificazione per i Mondiali, la squadra si è preparata all’appuntamento planetario. In quindici mesi la coppia già formata, ovvero Bocchi-Sementa, si è consolidata, mentre Duboin e Madala hanno lavorato sul trovare l’incastro perfetto fra i reciproci talenti. Ad incoronare tutto ciò, la notizia che anche Lauria-Versace sarebbero stati nuovamente dei nostri. Un allineamento di pianeti che riporta ai tavoli del Mondiale gli stessi sei giocatori della Nazionale che nel 2013 ha sollevato la Bermuda Bowl. E che ora è pronta a lottare per riconquistarla.
Ma davvero Maria Teresa lavorava a tutto ciò da solo un anno? Ovviamente no. I risultati, e il lusso di avere ambizioni, richiedono tempo. Tanto tempo. E impegno, e dedizione. Maria Teresa è la “mamma bridgistica” della maggior parte dei giocatori della squadra. L’innato talento di questi Campioni per il nostro sport ha potuto raggiungere il suo massimo splendore grazie a lei. Ecco spiegato il ruolo importantissimo che ha Maria Teresa nella squadra Azzurra, e in particolare in questa squadra Azzurra. A nome di tutto il Bridge italiano, Le mandiamo i nostri migliori auguri di una rapida guarigione mentre accompagna ancora una volta i nostri portabandiera – il suo amore per il Bridge e la Nazionale sarà certamente in grado di colmare la distanza.
Purtroppo c’è anche dell’altro. Agustin Madala ha infatti un’indisposizione che gli impedirà di giocare almeno il primo turno. Non sta bene da alcune settimane; contando sulla cura ricevuta dai medici, ha deciso di raggiungere Wuhan, ma non si è ancora rimesso pienamente. Tanti auguri di pronta guarigione anche al nostro Campione (il “Nadal/Madal” del Bridge, come lo chiama Versace)!
La nostra “azzoppata” Nazionale Open domani dovrà affrontare USA2, Russia e Australia.
USA2 comprende due terzi della squadra che detiene il titolo. Nel 2017, Martin Fleisher, Joe Grue, Chip Martel, Brad Moss, Jacek Pszczola e Michael Rosenberg hanno infatti battuto la Francia in finale a Lione. Come da protocollo americano, il team non è stato automaticamente confermato per l’edizione successiva dei Mondiali, ma ha dovuto superare una nuova Selezione. A conquistare il diritto di rappresentare ancora una volta gli Stati Uniti in una delle due formazioni che gli USA hanno diritto di presentare è stata la squadra di Fleisher, Grue, Martel, Moss ed i nuovi innesti Hampson e Greco. Tuttavia, Grue non ha potuto raggiungere Wuhan per cause di forza maggiore, non avendo ottenuto il visto d’ingresso per la Cina. Al suo posto è stato allora convocato Justin Lall. Non certo il primo capitato: è due volte campione mondiale giovanile e una volta vicecampione mondiale nell’open. Anche con questo imprevisto, USA2 rimane una delle principali candidate alla vittoria. Per gli Azzurri la partenza del Mondiale inizia quindi con una salita.
Anche la Nazionale russa è di tutta rilevanza: la squadra schiera Yury Khiuppenen, Jouri Khokhlov, Vadim Kholomeev, Mikhail Krasnosselski, Georgi Matushko e Sergey Orlov. Nomi di tutto rispetto. I più attenti avranno forse sentito in lontananza la sirena del pericolo, perché almeno il nome di Sergey Orlov non dovrebbe risultarvi nuovo: a Giugno è salito in cima al podio di Salsomaggiore! Ha infatti vinto il titolo a squadre Miste con la sua connazionale Tatiana Dikhnova (che a Wuhan riveste il ruolo di cng della Nazionale russa).
L’Australia è rappresentata da Nabil Edgtton, Peter Gill, Sartaj Hans, Andy Pel-en Hung, Liam Milne, Tony Nunn, David Thompson (cng) e Hongbin Cheng (coach).
Tutti e tre gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla piattaforma Bridge Base Online. Gli orari, convertiti nel formato italiano, sono: 5 di mattina (!), 8.30 di mattina, 11.30 di mattina.
La Nazionale Mista dovrà invece affrontare Nuova Zelanda, Lettonia e Pakistan. Il secondo incontro sarà trasmesso in diretta su BBO (alle 8.30 ora italiana).
Infine, i Senior incontreranno Cina, Norvegia e Giappone. Quest’ultimo match sarà trasmesso in diretta su BBO (11.30 ora italiana).