CronacaFederbridgeHomeNazionale

Il Boom del Bridge a Scuola

Le scuole hanno chiuso i battenti e il bilancio di fine anno è stato tracciato.

Ma cosa c’entrano lavagne e zaini con il Bridge? Continuate a leggere e vi verrà voglia di tornare sui banchi di scuola (forse…)!

Da Settembre a Giugno, centinaia di ragazzi hanno visto comparire nel proprio piano di studi una nuova materia: proprio il nostro sport della mente!

Dalle elementari, alle medie, alle superiori, fino ad atenei di massimo prestigio come la LUISS: in tutta Italia è ri-scoppiata la Bridge-mania. Il fenomeno ha attirato anche l’attenzione della prima testata giornalistica nazionale: il Corriere della Sera, come riportato nel sito federale, ha dedicato un ampio servizio al boom dei corsi di Bridge nelle scuole. La notizia è stata ripresa da numerosi quotidiani e continua a rimbalzare fra i media.

Anche se l’anno scolastico è concluso, siamo ancora nel pieno di quello solare (che coincide con quello federale), eppure il settore anagrafico FIGB ha comunicato che sono “nati” oltre 400 bridgisti under 26 in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Un picco destinato a salire, perché a Settembre riprenderanno i corsi negli istituti.

“Diffondere il Bridge fra i ragazzi è da subito stato uno degli obiettivi principali del Consiglio federale” ha dichiarato Luigina Gentili, Consigliere Atleta con l’incarico aggiuntivo di talent scout FIGB.

Il Direttivo ha strutturato un progetto articolato, che si concentra su presente e futuro.

Tutto inizia con una presentazione del Bridge ai presidi degli istituti selezionati. Col suo biglietto da visita di sport, corredato da un plico di studi scientifici che dimostrano che i giocatori acquisiscono “una marcia in più”, il Bridge riesce spesso a spalancare le porte delle Scuole.

E i dirigenti degli istituti non se ne pentono, anche perché per il bilancio scolastico l’esborso è pari a zero, mentre la Federazione mette a disposizione, ove richiesto, i suoi istruttori, fornisce materiale didattico e strumenti per il gioco. I ragazzi ricevono gadget e vengono gratificati durante il loro percorso con numerosi premi messi in palio nei mini-tornei che si svolgono nelle classi.

Si ottengono successi che non erano nemmeno stati contemplati inizialmente. Docenti della scuola dell’obbligo, appassionati bridgisti, che hanno importato il nostro sport della mente negli istituti in cui insegnano, hanno dichiarato che, grazie al Bridge, nei ragazzi si riscontrano miglioramenti ad ampissimo spettro, dal rendimento scolastico al comportamento, all’educazione, alla capacità di stare insieme. Alcuni studenti molto irrequieti si sono letteralmente trasformati e alunni con bisogni educativi speciali hanno fatto enormi passi avanti, migliorando la propria capacità di calcolo, di attenzione, di concentrazione e di memoria. Fattori che hanno contribuito a facilitare l’integrazione con i compagni e a migliorare la loro esperienza scolastica a 360 gradi. I professori parlano con convinzione di “Bridge-terapia”.

C’è però uno spettro che incombe sui corsi di tutte le discipline e in particolare sul Bridge (perché la sua pratica non è diffusa quanto altri sport): la dispersione. Una volta chiuse le porte delle scuole (per le vacanze estive oppure per la conclusione del ciclo di studi), come possono i ragazzi inseguire la nuova passione e continuare a divertirsi con carte e bidding box? Le Associazioni sono il logico indirizzo di ogni bridgista, ma per i giovanissimi non è semplice raggiungerle, finché non conquistano una certa autonomia. È compito della Federazione preservare il capitale umano di junior-bridgisti coltivato da insegnanti eccellenti e carichi di entusiasmo. Vengono quindi organizzati raduni giovanili in alcune zone “strategiche”, affinché ragazzi di istituti diversi si incontrino e stiano insieme sia al tavolo in un torneo sia in un momento conviviale conclusivo. Finora sono stati organizzati sei raduni: a Baveno, Pinerolo, Catania, Salerno, Centobuchi di Monteprandone e Novara. Appuntamenti che non hanno coinvolto solo gli scolari, ma anche i loro professori, i dirigenti scolastici dei loro istituti, le loro famiglie ed esponenti del consiglio comunale delle cittadine che hanno ospitato i raduni. In queste occasioni, anche agli adulti è stata data l’opportunità di scoprire il Bridge, grazie alla speciale “lezione zero” organizzata dagli insegnanti FIGB parallelamente alle gare dei ragazzi. Molti genitori si sono dimostrati entusiasti per i risultati che l’apprendimento del Bridge ha sui loro ragazzi, riconoscendo che è un allenamento per la mente, importante da affiancare all’esercizio fisico, e che è una delle poche attività che riesce a tenerli lontani dagli schermi dei telefonini!

Ad Aprile, durante le vacanze di Pasqua, tutti i neo-bridgisti sono stati invitati a Salsomaggiore per il loro primo Campionato Nazionale under 26. Una decina di giorni dopo, molti di loro hanno partecipato anche ai Campionati Allievi. Inoltre, chi frequenta Salsomaggiore avrà notato diversi giovani volti nuovi anche nelle gare Open. Meraviglioso, no? Ma fate attenzione: dietro quei visi angelici si nasconde il furore della giovinezza, pronto a fare incetta di victory point!

Ora che le scuole hanno chiuso i battenti, il Bridge ha mostrato agli alunni il suo aspetto ludico al Campus di Nova Siri, che si è svolto dal 30 Giugno al 7 Luglio. Fra i tanti partecipanti, c’erano alcuni “sorvegliati speciali”: giocatori particolarmente talentuosi che potrebbero indossare la maglia Azzurra delle Nazionali giovanili. Poiché la categoria under 16 è uno dei settori ufficiali del Bridge giovanile internazionale (è presente nei Campionati della Lega Europea di Bridge – EBL – e della Federazione Mondiale di Bridge – WBF -), la FIGB ha convocato al campus 26 ragazzi (selezionati dal Commissario tecnico della nazionale giovanile Dario Attanasio). I convocati sono stati ospiti della Federazione al Nova Siri. Il gruppo formato comprende ragazzi provenienti da ogni angolo della penisola.

Con Nova Siri riprende il ciclo dei Campus Giovanili!

Un test d’ingresso preliminare ha permesso la suddivisone dei giovani in tre gruppi, in funzione delle conoscenze tecniche di ciascun convocato.

L’attività si è articolata su tre sedute giornaliere: due didattiche ed una di gara.

Nella seduta mattutina (in programma dalle 9.30 alle 11.30), si discutevano alcune smazzate giocate durante il torneo della sera precedente, scelte dai tecnici federali oppure suggerite dai giocatori stessi.

Nella seduta pomeridiana (in programma dalle 14.30 alle 16.30), di perfezionamento tecnico, i docenti hanno tenuto seminari su vari argomenti.

Nella seduta serale (in programma dalle 21.00 alle 23.30) si è disputato un torneo a squadre, istituito in memoria di Alida Bruni, figura sempre presente ai campus federali e purtroppo scomparsa in seguito a un male incurabile. I trofei, donati dalla famiglia di Alida per ricordarla e per supportare il Bridge giovanile, sua grande passione, sono stati assegnati sulla base della classifica combinata delle gare a squadre e del torneo a coppie del venerdì sera.

Le formazioni impegnate hanno disputato un round robin completo su incontri di otto smazzate.

Sono risultate vincitrici le giocatrici catanesi Giulia Bongiorno, Roberta Di Mauro, Stefania Giuffrida e Alessia Rotolico, che già si erano messe in mostra nelle manifestazioni propedeutiche al campus: il Raduno FIGB di Catania e il Torneo a coppie Palermo/Catania giocato in simultanea. Il secondo e il terzo gradino del podio sono invece stati conquistati dai ragazzi “del Nord”, nomi che a loro volta avevano già ben figurato nei raduni FIGB della propria regione (o zona) o ai Campionati Scolastici organizzati dal Ministero. Elisa Cecchini (Rimini), Riccardo Ricci Gramitto (Arese), Magda Tonelli (Senigallia) ed Emma Zambiasi (Cremona) hanno conquistato il secondo posto e Iacopo Bellasio (Concorezzo), Gaia Baglieri (Vimercate), Eva Moroni (Milano) e Matilde Zambiasi (Cremona) il terzo.

Anche alla gara a coppie hanno partecipato tutti i giovani presenti. Il torneo è stato vinto da Elisa Cecchini e Madga Tonelli, prime classificate davanti ai fratelli Enrico e Mauro Adinolfi, mentre il terzo posto è stato conquistato da Claudia Bongiorno e Monica Pennisi.

In virtù del primo posto nel coppie e del secondo nelle squadra, Elisa Cecchini e Madga Tonelli si sono aggiudicate il Trofeo ‘Alida Bruni’, ex-aequo con tre punti.

In generale, il comportamento dei nostri ragazzi è stato davvero encomiabile. Si sono presentati puntualmente alle sedute didattiche e di gioco, dimostrando, oltre a passione, serietà e senso di responsabilità. La giovane età, le giornate torride e la tentazione dei divertimenti estivi offerti dalla struttura non hanno mai distolto i ragazzi dal Bridge (naturalmente, nel programma del campus, come è giusto che sia, non mancavano i ritagli di tempo da dedicare allo svago e agli sport fisici).

I docenti si sono dedicati al proprio ruolo con passione ed entusiasmo. Si è così venuto a creare un ambiente molto costruttivo, che ha portato alla formazione di nuovi legami basati sulla stima e la fiducia fra “coach” e ragazzi.

La cerimonia di premiazione si è svolta il sabato pomeriggio, a bordo piscina, dopo la consegna dei riconoscimenti ai vincitori dei tornei sportivi organizzati dagli Animatori del villaggio per gli altri ospiti della struttura. A proposito: il Bridge si è perfettamente integrato nella vita del villaggio turistico. I nostri ragazzi sono stati pienamente rispettati nei loro momenti di studio e di gara e i turisti hanno avuto modo di vedere i nostri giovani alle prese con carte e bidding box e scoprire il Bridge come sport. Ciò ha ovviamente destato interesse, al punto che alcuni ospiti della struttura hanno chiesto informazioni. E’ stata quindi offerta loro un’infarinatura generale del Bridge tramite il metodo della “lezione zero”. Entusiasti, hanno chiesto i contatti delle Associazioni più vicine alla propria residenza. Generalmente, sono gli adulti a trascinare i ragazzi alla scoperta del Bridge… ma questa volta è accaduto l’opposto!

Francesca Canali

Francesca Canali da alcuni anni è responsabile della trasmissione Vugraph durante i Campionati. Da Gennaio 2013 collabora con la sala stampa della FIGB.

Potrebbero interessarti anche...

Back to top button