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Diario da Rimini: il 5° Memorial Alocchi

Francesco “Diego” Alocchi

Francesco “Diego” Alocchi è stato il mio maestro di Bridge. Ricordo bene quel primo corso nelle sale del Circolo del Casino Civico di Rimini: ero un bambino di dieci anni in una platea di grandi. Sedevo in prima fila per ovvi motivi e lui mi teneva d’occhio per timore di utilizzare termini difficilmente comprensibili. Tuttavia ad impasse, ad expasse e fianchi pericolosi ero già avvezzo, come possono testimoniare i libri di casa, in perfette condizioni prima che cominciassi a leggerli, e questo contribuiva alla felicità di Diego. Ero il suo allievo prediletto e non era un ottimo maestro solo per le conoscenze tecniche: perfetto al tavolo, il suo compagno si trovava sempre in condizione di giocare al meglio.
Soprattutto non ho mai dimenticato i suoi insegnamenti sul piano etico.

Cinque anni dopo, era marzo 2014, sfioravo il podio ai Campionati italiani a coppie con Alessandro Gandoglia. Le mani del sabato pomeriggio mi avevano prostrato ed influenzato negativamente il rendimento: avessi giocato oggi avrei stravinto quel torneo. Diego mi prese da parte e mi disse “Renditi conto, a 14 anni sei arrivato quinto assoluto in Italia, forse non ce ne sarà mai un altro come te.”. Stava già male di salute e questo è stato l’ultimo insegnamento che ho ereditato da lui.
Dopo due mesi ci ha lasciato. Gli amici dell’Associazione riminese, che lui aveva presieduto per vent’anni, hanno deciso di istituire una gara a squadre in sua memoria da svolgere ogni primavera.

Il 5° Memorial Alocchi si è tenuto l’11 Maggio scorso, sostenuto da una bella giornata di sole ritagliata fra le bizze umide del periodo. Sono intervenute 24 squadre da Emilia Romagna e Marche (massima capacità logistica del circolo) e mi ha fatto piacere dare un contributo invitando alcuni amici da Bologna e da Roma, tra cui nomi noti come Valerio Giubilo, abituale frequentatore estivo della vicina Riccione e molto grato di poter sfruttare una “combo” vacanza+torneo. Ne è scaturita una gara di qualità discreta che ha onorato a dovere il ricordo di Diego.

In un finale thrilling ha vinto la squadra Generosi, con Generosi, Pecci Ferrante, Briolini, Fiorini: la caratura dei quattro giocatori nell’ambiente romagnolo fa sì che questo piazzamento risulti tutt’altro che una sorpresa.

I primi classificati

Secondo il team Young con Donati, Gabriele Giubilo, Federica e Valentina Dalpozzo, in testa ad una mano dalla fine (grr!). Il sottoscritto risultava addirittura il più vecchio, pardon meno giovane, dei quattro delusi, la cui età media è al momento esattamente pari a quella minima che serve per guidare una macchina oppure andare a votare.

I secondi classificati

Ha completato il podio la compagine mista Da Giù, contenente in effetti due elementi laziali ed uno calabrese (per sua sfortuna trasferito in Emilia): Giubilo-Di Francesco, Mallamaci-Eleonora Dalpozzo e Dalpozzo sr.-Malaguti.

I terzi classificati

Due mani:


Dopo aver perso di misura il turno d’esordio ci sediamo contro i bolognesi di Frenna ed io e Gabriele ci schieriamo contro Morena Azzolini (Ovest) e Furio di Bello (Est) con la necessità di vincere bene per poterci inserire nella lotta per il primato.

Le prime quattro mani le riteniamo buonine e dobbiamo cercare di allungare: chissà, magari questa è l’occasione buona. Contro 3SA Morena attacca obbedientemente picche e mi ritrovo al comando di un contratto scomodo: le nove prese apparenti, composte da una picche, due cuori, tre quadri e tre fiori, sono lungi dall’essere effettive a causa degli antipatici blocchi nei minori. Comunque passo un pezzo (notare l’importanza dell’otto, senza di quello avrei dovuto lisciare): a destra prende e torna quadri. A corto di alternative prendo di Re e gioco cuori: Furio prende al secondo giro ed intavola il Cuori10, a sinistra fornisce sette e cinque chiedo lumi, conti dritti. E’ fatta! Ecco come incassare tutte le prese nei minori, basta mettere in mano Morena: incasso il PiccheK su cui lei scarta fiori, sblocco le fiori e gioco la cuori perdente scartando tutte le quadri nel processo. Entra in presa Ovest ma ha solo minori: reclamo le ultime quattro prese con QuadriAQ secchi e FioriAx, guadagnando addirittura la surlevée.
Notare l’importanza vitale di incassare la picche prima delle fiori: avessi tirato prima FioriKQ e poi la picche Morena avrebbe potuto difendersi con successo scartando la cuori buona ed affrancando la quarta carta del morto! Non avrei più potuto costringerla in presa e sarei stato costretto a giocare picche portandone tre a Furio per il conseguente down.

Ultimo turno, siamo terzi e dobbiamo vincere bene per avere chance di inserirci tra i due litiganti del tavolo uno. 2Picche a sinistra è Michaels (cuori e minore) e il 2SA di Gabri significa fit terzo almeno invitante.
Il suo 4Fiori è naturale e propone un secondo fit: d’altronde è noto che tra il fit 5-3 e il fit 4-4 (o 5-4 come nel caso) bisogna giocare nel secondo per poter effettuare due scarti di perdenti laterali invece che uno o nessuno. Dopo cue bid e richiesta d’Assi chiedo a 5SA e con 6Fiori mi viene garantito il FioriK.
Immaginiamo una mano come Picche Jxx  Cuori xxx  Quadri Axx  Fiori AKJx: a picche le prese sono 12, ma a 7Fiori basta tagliare una quadri in mano per far salire il conto a 13. Propongo dunque 7Fiori e Gabriele passa soddisfatto: addirittura la quinta mi ha portato, rendendomi più semplice il gioco. Purtroppo ciò significa che si realizzano facilmente anche 7Picche e 7SA. Non avessi avuto almeno il QuadriK!
Comunque no problem: di là gli avversari si arenano a 4Picche+3, siamo in zona e il netto è di 16 punti.

Prima dell’ultima smazzata stiamo facendo 17 e abbiamo virtualmente mezzo VP su Generosi, che ha finito di giocare. Io e Gabriele usciamo con 3SA+2, abbiamo 17 e 10 ed io apro 1SA, incidentalmente c’è un discreto 6Quadri che si fa ma vuoi che le chiamino? Vediamo con la coda dell’occhio che da Fede e Vale la mano sta durando troppo, ma porca miseria a 3SA la mano è da claim immediato! Poco più tardi la conferma, ce l’hanno dichiarato col fiori forte, che nervi, siamo secondi.

Sarà per la prossima volta, maestro Diego, dovunque tu sia se mi ascolti ti prometto che l’anno prossimo ce la metterò tutta per vincere il tuo torneo, perchè per molteplici ragioni per me sabato pomeriggio era più di una semplice giornata di bridge . Ti voglio bene, Gio.
 

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