A lezione di Bridge (3): soluzione

Quiz
La dichiarazione:
1SA = 14 P.O. bilanciati con un bel fermo di cuori
4SA = Quantitativo
Salomone maestro sapientone:
Dopo essere entrati in dichiarazione con 1 vi trovate a difendere in Est contro questo slam. Abituatevi a fare sempre il piano di contro gioco. Sommando i vostri punti onori con quelli del morto si arriva a 25 P.O. , più il
J, carta di attacco, fanno 26 P.O. Mancano solo 14 P.O. per arrivare a 40 . Si troveranno quindi tutti nelle mani di Sud, che pertanto è “marcato” con
KQxx. Quale carta di cuori mettereste quindi al posto di Est?
Alberto allievo “esperto”:
L’Asso. Si prende il Fante con l’Asso e si rigioca nel colore. È una regola d’oro del controgioco a senza atout. Conosco molte coppie che hanno litigato dopo che il compagno ha lisciato un Fante o un dieci in situazioni come questa…
Salomone:
Attento Alberto! In questo caso noi abbiamo delle informazioni in più…
Renata innamorata:
Alberto parlava in generale. In questa mano accertato che il compagno non può avere il K bisogna invece lisciare così il dichiarante avendo una sola cuori al morto non potrà ripetere l’expasse e di conseguenza resterà con una sola presa di cuori al posto di due che ne farebbe mettendo l’Asso.
Salomone:
Brava Renata, è proprio così. Se “contate” le prese di Sud – e consiste proprio in questo il piano di controgioco – arrivate a dieci prese di testa. Se voi metteste l’A il dichiarante affrancando sia il
K che la
Q arriverebbe facilmente subito in porto.
Gustavo, quello bravo:
Io però 1 al posto di Est forse non l’avrei detto…
Alberto:
Quindi….? Non mettendo l’Asso, che cosa cambia?
Salomone:
Cambia che Sud avendo a disposizione solo undici prese sarà costretto ad affidarsi al sorpasso a picche. Il sorpasso non funzionerà ed il risultato della mano sarà 6SA-1.
Ndr: Salomone oltre che sapientone al solito quando costruisce le smazzate è anche un po’… pasticcione! Chissà che cosa avrà combinato questa volta! Secondo Voi il risultato finale più probabile della mano è quello che dice lui?
Soluzione
Gustavo, quello bravo:
Io vorrei vederci chiaro… Non mi convince. Questa mano facciamola giocare ad Annibale con le carte di Sud. Sta a vedere che l’impasse a picche non lo fa…
Renata innamorata:
Maestro Annibaleee!! Ascolti, per favore. Ieri ci è capitata questa mano. Mi sono ritrovata dichiarante in questo 6SA con l’attacco di J che ho rilavato con il mio
K dopo che Est è stato basso. Lei come avrebbe continuato al mio posto?
Maestro Annibale, l’infallibile:
L’attacco J presuppone una sequenza tipo J10x . Se, come immagino, non pratica le sottoaperture, probabilmente Est per essere intervenuto con una mano debole ed un colore bruttino detiene la sesta di cuori, oltre al
K. La mia speranza è una messa in presa su di lui, su Est. Dopo aver incassato cinque giri di quadri e quattro di fiori scartando due picche dalla mano, si giunge al finale a tre carte dove Est è costretto a rimanere con l’
A ed il
K secondo. Una cuori per il suo Asso lo costringerà a giocare dal
K verso la mia forchetta di AQ portandomi al risultato delle dodici prese.
Renata:
Grazie maestro, e complimenti! Ha sempre una soluzione per tutto Lei!
Gustavo, quello bravo:
Maestro, ma le cuori di Est erano solo cinque e non sei…
Annibale:
Cinque o sei cuori in mano ad Est non cambiano la situazione del finale.
Gustavo, quello bravo:
Ah noo? Ma, scusi maestro… Se il compagno scarta bene ed a tre carte dalla fine conserva due carte di cuori ed una di picche, Lei, seguendo il ragionamento che ha fatto, sarà portato a pensare che Est si sia seccato il K. In questo modo tirerà l’
A piuttosto che giocare cuori dove, sempre secondo la sua idea della posizione delle carte, Est dovrebbe avere ancora la forchetta di Ax sul suo
K!
Annibale:
Non è proprio così. Perché a quattro carte dalla fine Est dovrà scartare il 9, la sua cuori più alta dopo l’Asso, dato che l’attacco iniziale di
J manifesta la presenza anche del
10 fra le carte di Ovest Quando Est scarta appunto il
9 posso ben capire che egli era partito con la quinta di cuori e non con la sesta. Se fosse partito con la sesta come ho pensato all’inizio non sarebbe mai arrivato con tre soli scarti nel colore a liberarsi del
9.
Gustavo, quello bravo:
Mah, sapendo che il compagno possiede il 10 – altrimenti la mano sarebbe già finita – potrebbe, proprio con la sesta, scartare il
9 e tenere una cartina. Sarebbe la cosa giusta da fare per ingannare un maestro bravo come Lei.
Alberto:
Renata, tu hai capito che cosa ci sta a fare Gustavo al corso?