Si è conclusa oggi la 55esima edizione del Festival della zona termale alle porte di Padova. Una manifestazione eterogenea, che ha messo alla prova i suoi protagonisti in ben quattro discipline: il torneo a coppie “Cento in due”, il torneo a Coppie Miste e Signore, il torneo a coppie Open e il torneo internazionale a squadre.
Alla prova anche l’organizzazione, che quest’anno ha spostato la sede del Festival da Montegrotto ad Abano Terme. Pierluigi Malipiero, presidente del Circolo Eremitani di Padova e da diversi anni responsabile dell’organizzazione, ha spiegato il perché del cambio di location: “l’Hotel Tergesteo, che per molto tempo ci ha accolti egregiamente, è stato rinnovato e non dispone più dell’ampio salone al piano terra che era l’ideale per il nostro torneo. L’anno scorso abbiamo quindi giocato esclusivamente all’Hotel Petrarca, che però non aveva una capienza adeguata alle nostre esigenze. Così, quest’anno abbiamo sperimentato l’Hotel Savoia di Abano Terme e siamo rimasti molto contenti della nostra scelta. Questo albergo sarà la sede anche della prossima edizione e la direzione ci metterà a disposizione spazi ancora più ampi.”
Rocco La Torre, Presidente del Comitato Regionale Veneto, ha condiviso il pensiero di Malipiero, aggiungendo: “ringrazio il direttore dell’Hotel, sig. Bettin, e tutto il personale della struttura per come hanno accolto i giocatori del Festival. Sono molto contento che i partecipanti alla manifestazione abbiano apprezzato la nuova sede. In particolare, gli ospiti erano entusiasti dell’ottima cucina dell’albergo! Ringrazio anche, ovviamente, ‘Pucci’ Malipiero, organizzatore impeccabile e persona squisita, la FIGB e tutti gli arbitri impegnati a dirigere magistralmente i tornei di questi giorni. E’ da più di 50 anni che viene organizzato questo Festival e speriamo di continuare per altri 50 anni!”
Il torneo a coppie “cento in due”
Il torneo a coppie cento in due ha distribuito allori alle più svariate tipologie di formazione. La gara impone, come vincolo di partecipazione, che la somma delle età dei giocatori di ciascuna coppia ammonti almeno a cento. Ebbene, sul podio è salita una coppia Mista, Rossella Gadaleta – Massimo Lanzarotti, che si è assicurata la vittoria con la percentuale del 61,70%. Il binomio lombardo è seguito in classifica da una coppia Ladies: i vincitori hanno infatti superato sul filo del rasoio le giocatrici padovane Rosaria Teresa Basile – Titi Urschiz (61,65%). Infine, sul terzo gradino del podio è salito il sodalizio dei sodalizi: quello fra padre e figlia. Un legame fortissimo in tutti i sensi, dato il calibro dei suoi protagonisti: Franco e Irene Baroni (60,49%). Per i Baroni il Festival è stato anche l’occasione per una “scampagnata di famiglia”, perché Angiolisa, moglie e mamma, era parte dello staff arbitraleo. 56 coppie hanno preso parte alla gara inaugurale del Festival, confermando sostanzialmente la portata dell’evento (meno quattro coppie rispetto all’edizione 2018).
Il torneo a coppie Miste e Signore
Il torneo a coppie Miste e Signore è stato vinto dai giocatori veneti Aldo Buso e Alessandra Costantin (61,19%). Ad assicurarsi il secondo posto è stato un binomio d’eccellenza del Bridge nazionale, Monica Aghemo e Andrea Buratti (60,39%), seguiti in classifica da altri due “soliti noti” protagonisti del Misto, Ornella Colonna e Luigi Ligambi (57,71%). 73 coppie hanno partecipato a questa gara, confermando anche in questo caso i numeri (meno cinque coppie rispetto all’edizione 2018).
Il torneo a coppie Open
Il torneo a coppie Open è stato vinto da Fulvio Fantoni e Massimo Moritsch (63,93%), frazioni di punto avanti ad Alessandro Gandoglia e Giovanni Donati (63,78%), il duo di giovanissimi riunitisi al tavolo in occasione di questo evento (Donati fa ora coppia con Giorgio Duboin nel team Lavazza). Terzo posto per Ettore Bianchi e Leonardo Fruscoloni (62,76%). Questo torneo ha registrato un aumento di partecipazione rispetto all’anno scorso: un incremento di 11 coppie (dalle 94 del 2018 alle 105 della presente edizione).
Il torneo internazionale a squadre
E veniamo alla gara più lunga e prestigiosa del Festival, per la sua connotazione internazionale: il torneo a squadre. Due giorni di testa a testa fino al blocco dei gironi, per poi puntare, il terzo giorno, al ruolo di capolista del proprio raggruppamento.
Ad imprimere il proprio nome sul 55esimo scudo che verrà apposto alla base del Challenger, il trofeo del Festival, è il team Breno di Romain Zaleski, Dario Attanasio, Irene Baroni, Arrigo Franchi e Massimo Lanzarotti,
La descrizione dell’andamento della gara da parte di Massimo Ortensi, direttore tecnico della manifestazione, è stata perfetta e nel suo stile inconfondibile: “il venerdì sera, la squadra che era in testa, Monica (Bernardo Biondo, Monica Cuzzi, Eleonora Duboin, Marina Levoni, Fabio Lo Presti, Leonardo Magrini), è venuta da me dicendomi: ‘possiamo fare oggi la premiazione?’ Sabato sera, dopo essere stati ancora una volta in cima alla classifica per tutta la giornata, sono venuti da me dicendo: ‘possiamo fare adesso la premiazione?’ Oggi, prima dell’ultimo turno, erano ancora in cima alla classifica e sono venuti da me dicendo: ‘possiamo fare la premiazione????’ E…”
Il destino ci ha messo mano, architettando un finale di Carnevale. Alla fine dell’ultimo round, entrambe le squadre Breno e Monica risultavano a parimerito: 167,20 vp. Tuttavia, come da regolamento, in questo caso si ricorre all’indice di resistenza, risultato essere a favore di Breno.
Terzo posto per la squadra Cini di Denis Durisotto, Emilio Marioni, Vittorio Pedicchio e Fabio Zenari.
A questo torneo hanno partecipato 62 formazioni, sette in meno della scorsa edizione.