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Certificati medici e norme antidoping

Si ricordano ai tesserati gli obblighi di legge in tema di certificati medici e le normative di presentazione della richiesta di esenzione a fini terapeutici per chi assuma sostanze inserite nell’elenco WADA delle sostanze proibite, rimandando per le normative complete e per i relativi dettagli all’area del sito FIGB: Informazioni/Norme Sanitarie.

Certificati medici

Gli atleti tesserati Agonisti, Agonisti Senior, Agonisti Junior, Agonisti Cadetti sono tenuti per legge (D.M. Sanità 18.02.1982 e norme successive) a consegnare alla propria ASD/SSD il certificato di idoneità alla pratica agonistica.

Per sollevarsi dalle relative responsabilità penali, il Legale Rappresentante dell’ASD/SSD deve essere in possesso di regolare certificato di idoneità preventivamente all’atto di tesseramento agonistico dell’atleta.

Il certificato deve essere rilasciato da un Medico specialista in medicina dello sport e, per quanto riguarda il bridge, è del tipo A1, prevede l’esecuzione di un esame clinico generale, di un elettrocardiogramma a riposo e di un esame completo delle urine ha validità biennale.

Il costo del certificato, che è consigliabile richiedere tramite la propria ASL poiché molte regioni hanno stipulato convenzioni con l’Associazione dei Medici Sportivi, è variabile a seconda della regione ed è orientativamente di 35-40 euro.

In merito all’esercizio di attività sportiva non agonistica, a mente delle Note del Ministero della Salute del 16/6/2015 e del 28/10/2015 e della nota CONI del 10/6/2016, non hanno obbligo di certificazione medica i Tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico.

Rientrano in questo ambito le persone fisiche tesserate in Italia, non Agoniste, che praticano le discipline del bridge.

Per questi soggetti, cioè per tutti i tesserati che non siano di Tipologia Agonista, il CONI raccomanda comunque un controllo medico prima dell’attività sportiva.

Presentazione della richiesta di esenzione (TUE) a fini terapeutici per chi assuma sostanze inserite nell’elenco WADA delle sostanze proibite

La presentazione della TUE (richiesta di esenzione a fini terapeutici) per chi assuma sostanze inserite nell’elenco WADA delle sostanze proibite compete a ogni tesserato, sia esso o meno Agonista.

Il tesserato che abbia necessità di utilizzare a scopo terapeutico una sostanza vietata o un metodo proibito deve ottenere la TUE prima dell’uso o del possesso della sostanza o del metodo suddetti.

Di norma sulla confezione del farmaco contenente sostanze proibite appare un evidente simbolo (un divieto di transito con all’interno la scritta DOPING), ma viste le peculiarità dello sport bridge è comunque opportuno fare riferimento all’elenco WADA.

Tramite la TUE l’atleta preventivamente dichiara di assumere una sostanza proibita e chiede all’apposita Comitato CONI denominato CEFT (Comitato Esenzioni a Fini Terapeutici) la possibilità di continuare ad assumerla ottenendo preventiva esenzione a fini terapeutici, indispensabile per chiudere senza conseguenze la positività per quella sostanza che dovesse verificarsi in caso di successivo controllo.

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