Giancarlo Bernasconi (1936 – 2018)

Un grande amico del Bridge se ne va: Giancarlo Bernasconi ci ha lasciati. Ha vissuto ogni aspetto del nostro sport con passione, entusiasmo, dedizione e con un grande senso di appartenenza al movimento. Ha messo le sue capacità manageriali al servizio del Bridge italiano, che a lui deve molto. È stato infatti l’ideatore del progetto Club Azzurro, che è stato alla base di uno dei periodi d’oro delle nostre squadre Nazionali.
Come anticipato, è stato l’ideatore del Club Azzurro. Nel vivaio delle squadre nazionali, i giocatori più talentuosi del panorama agonistico italiano avevano l’opportunità di allenarsi, crescere tecnicamente e fare esperienza partecipando alle più prestigiose competizioni internazionali.
Il Progetto del Club Azzurro è stato presentato al Consiglio Federale nel maggio del 1994 . La squadra Azzurra “figlia” di questa stupenda iniziativa ha esordito ai Campionati del mondo a partecipazione libera di Albuquerque (Stati Uniti). Non ha raggiunto il podio, ma ha superato le qualificazioni e i primi “step” del tabellone a KO: un risultato che ha fatto capire alla Federazione di avere seminato bene. E infatti la Nazionale è sbocciata l’anno immediatamente successivo, conquistando l’oro europeo a Vilamoura, in Portogallo. Era solo l’inizio della fioritura: gli Azzurri hanno mantenuto il titolo per altre sei edizioni consecutive. Un dominio ininterrotto ed esteso anche alle competizioni mondiali: L’Italia nel 2000 ha vinto i World Bridge Games (Ex Olimpiadi) di Maastricht, ripetendo poi per due volte consecutive l’impresa e mantenendo dunque il titolo ininterrottamente per dodici anni. Nel 2005 la nostra Nazionale ha conquistato la Bermuda Bowl, il più prestigioso trofeo in assoluto. “L’Italia fa la storia” intitolavano i giornalisti. Nel frattempo, la squadra Azzurra under 26, vincendo titoli internazionali, dimostrava al mondo che la nostra Federazione stava apparecchiando anche il futuro del Bridge italiano.
Un progetto è di successo se lascia un’eredità trasversale e che dura nel tempo. Il Club Azzurro, che ha avuto la fortuna di essere supportato dai mecenati che sono stati determinanti per rendere così vincente il Bridge italiano, aveva certamente questa caratteristica. Anche dopo la sua chiusura, infatti, i nostri giocatori hanno continuato a imporsi nel mondo: nel 2013 hanno nuovamente conquistato la Bermuda Bowl e riscuotono continui successi in tutto il pianeta.
Mentre contribuiva a portare riconoscimenti alla nostra Federazione, Giancarlo coltivava anche la propria bacheca. Ha infatti raggiunto sei volte il podio nazionale, vincendo quattro titoli: il Campionato a squadre Miste (1979), il Campionato a squadre Senior (1998) e, da capitano, due Coppe Italia Women (2011 e 2012).
Imprenditore, è stato Presidente della Fassa SpA, società di importazione e distribuzione di attrezzature sportive con presenza capillare sul territorio nazionale.
La malattia ha messo fine alla sua vita terrena, ma certamente non alle tracce lasciate dal suo entusiasmo, dalla sua capacità e da tutto ciò che ha creato. Il Bridge italiano si stringe intorno alla figlia Francesca e al figlio Matteo e a tutta la famiglia di Giancarlo.