World Youth Team Championships 2018 – l’incontro Italia-Inghilterra (under 21)

La giornata si è fin qui snodata su tre pareggi o giù di lì, due dei quali leggermente insoddisfacenti rispetto alla posizione in classifica degli avversari (che peraltro, lo sappiamo bene, conta fino a un certo punto considerando il livello dii gioco e la brevità degli incontri), il terzo o meglio il secondo molto buono perché ottenuto in rimonta contro una delle dirette rivali, la Germania. Questa giornata di risultati neutri ha avuto l’effetto di accorciare la classifica; ora a parte Israele che si è avvantaggiato di una ventina di VP, le altre aspiranti alla qualificazione sono racchiuse in una decina di punti. Si sgomita, insomma, per assicurarsi una buona posizione nel seeding dei quarti di finale.
Andiamo quindi a giocare contro la una volta perfida Albione, che fin qui ha pigliato poco; gli inglesi sono attardati e il loro margine di recupero è ormai strettissimo, ragione di più per prenderli con molle molto lunghe.
Giocano i 4 titolari; Donati e Porta in chiusa contro Madden e Panchagnula, i fratelli Giubilo in aperta contro Sanderson e Winter.
Un slam chiamato abbastanza facilmente a entrambi i tavoli e mantenuto cedendo una sola presa di atout. Entrambi i giocanti battono l’Asso in sicurezza contro un K secco e poi giocano l’expasse che va. Ordinaria amministrazione.
1SA di apertura e intervento di 2 picche di Ovest a entrambi i tavoli. I fratelli romani concludono con sicurezza a un 3SA imbattibile, mentre i ragazzi inglesi non si capiscono molto, oppure Madden ha una visione davvero pessimistica della sua sesta. Se infatti il 3 fiori di Panchagnula suggerisce fit non so come si possa stare lontani da 3SA, ad esempio chiedendo il fermo a 3 picche. Non ci lamentiamo, peraltro, perché ne consegue che il primo swing è per noi: 11-0.
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In aperta 1quadri di Madden è ovviamente per le cuori, e questo permette a Donati che ha gli altri due di rientrare in licita. Porta valuta correttamente la sua mano di fit, ma a 3picche si va down per il taglio a cuori quasi inevitabile. Forse Madden avrebbe gli elementi per sospettare che marcherà sulla sua colonna, ma invece decide di competere a 4fiori e va 2 down. All’altro tavolo Winter lascia giocare le 3fiori a Gabriele e lui lo “ringrazia” stanando la Q di quadri di Sanderson (che come Giovannino aveva contrato in seconda istanza) dopo che l’attacco aveva già massacrato una delle due prese in atout che spettavano agli inglesi. Parziale mantenuto e piccolo doppio score tricolore, 16-0.
Apre Nord 1SA e gli orizzontali si inseriscono con una Landy che porta a 2cuori. Gli inglesi in chiusa se li giocano e ne fanno 3; in aperta Madden (che è l’apertore) si inventa un incredibile contro di riapertura con la 4-3 nei minori e mano minima. Trova il fit nella sua quarta e ben 7 punti in mano al compagno sempre silente, e questo gli consente di giocare liscio e 1 down solo, per un immeritato (a mio giudizio di tifoso dichiarato) guadagno di 1MP. Siamo 16-1.
Uno slam discreto, fuori dell’A di quadri ma con parecchie chances di non pagare altro. L’attacco picche risolve tutti i problemi a Porta; Winter affranca le cuori del morto con un taglio e ora sembrerebbe farne 13 scartando le quadri e sorpassando il K di picche, ma il claim è per 12 quindi mano pari.
Dopo due licite orizzontali 1fiori-1quadri tocca a Nord che ha 7 cartine di picche, AK quarti di cuori e Q e K secchi nei minori. Mano difficile da descrivere indubbiamente: Gianmarco dice 1picche, Gabriele gliele fitta a 2picche e lui chiude a manche. Winter con AQ di picche e un Asso esterno contra ma scopre amaramente che il K è al morto e una delle prese su cui contava, quella decisiva, se ne va in cenere. Come spesso abbiamo constatato in questi incontri, la licita avversaria si preoccupa più di distruggere che di descrivere, per cui Madden spara 4picche d’emblée. Porta si guarda bene dal contrare e lascia quindi spazio a Donati per competere: perché si dà il caso che anche Giovannino abbia la sua brava 7-4, forte della quale rilancia a 5quadri, che cadrebbe di una presa per il taglio a cuori, quindi comunque guadagno sicuro. Ma a questo punto Panchagnula, che non ha ancora partecipato e che tutto sommato porta il K terzo di atout e un singolo, si immola a 5picche naturalmente contrate per 1 down. 12 sostanziosi MP ci portano sul 28-1.
Sul barrage di Sud a 3quadri, dopo due passo Porta inevitabilmente compete a 3picche, e ora secondo me Donati potrebbe anche starsene. Invece, spinto dal doppio fermo mette lì un 3SA anche interessante ma che probabilmente non si fa (come del resto 3picche). Il 4picche di Porta mi pare a questo punto del tutto indisciplinato, e purtroppo Madden è dello stesso parere e contra. Due down in zona è un passivo pesante, e ahimè scegliamo questa stessa mano per spingere anche nell’altra sala. Gabriele non sbarra e entra a 2quadri in seconda istanza; Gianmarco con i suoi 13 surlicita per forzare, Gabriele chiede pietà con 3quadri ma Gianmarco non sente ragioni e lo costringe a giocarne 4 infattibili. Anche qui Sanderson ci mette un contro per 1 down, e il ticket finale è di 12 MP perché il tutto si è svolto in zona. Punteggio 28-13.
Mano monstre in Ovest, una bicolore nera ben capeggiata, con relativa apertura di 1picche. A Donati arriva un sostegno in qualche modo incoraggiante dal compagno, che contra il barrage avversario, e questo lo convince che di là potrebbero esserci le due coperture che gli necessitano. Pertanto ne spara 6, Madden non gli crede e contra (ma lo contrano ancora, Giovannino?) e lui mantiene senza soffrire. Sanderson riceve un modesto sostegno a 2picche ma se lo fa bastare e si chiama il suo slam in arrampicata solitaria: dettaglio non marginale, riesce in questo modo a convincere i nostri che non è cosa, e il mancato contro ci porta 6 utili MP. Saliamo 34-13.
I romani difendono giudiziosamente a 4picche in favore di zona, e poi ne lasciano giocare 5 agli avversari: si pagano solo i due assi. Donati costringe Madden a mostrare il suo fit in mano bianca a livello 5; la dichiarazione è meno incosciente di quello che sembra perché il doppio singolo cuori è una duplicazione di valori pesante, e costa un down di troppo. 800 contro 650 fa 4 MP dalla parte giusta, cioè la nostra: 38-13.
Ancora slam addirittura in due pali, chiamato in scioltezza a quadri da Donati e Porta e fatto con surlevee sul mancato incasso dell’Asso di fiori. Gli oltremanica scelgono le picche, scippano anche loro la surlevee e il loro top mitchellistico vale 2MP, per un parziale di 38-15.
E ancora 6quadri, non bellissimo (l’attacco picche lo renderebbe soggetto alla posizione favorevole del K del morto) ma imperdibile. Ma il barrage di apertura ai due tavoli scoraggia entrambi gli Est (che pure qualche argomento per proseguire lo avrebbero, ma evidentemente nutrono profonda sfiducia nella qualità dei barrage del compagno), e si finisce a giocare ovunque 4cuori nella 6-0. Winter ne fa una in più perché Gabriele, che non gioca in Mitchell, liscia la fiori giocata verso il morto perché se prende non ha più chances di battere avendo solo carte minori. Andiamo 38-16.
In aperta il 2picche di Gabriele deve suggerire un congruo numero di quadri perché, sul 4picche decisamente traballante chiamato da Sanderson, convince Gianmarco a competere a 5quadri. Forse lo ha detto con faccia feroce, forse non si capisce bene chi sia in attacco e chi in difesa, comunque se le gioca lisce e paga un modesto 200. Di là su una licita simile Federico (che ha sentito Giovannino dare un segno di vita), conta due o tre volte i suoi due assi e poi contra. Le prese down sono le stesse ma costano di più: 9 MP per un totale di 47-16.
Trovo quasi incredibile sottoaprire con la mano di Ovest, eppure Sanderson lo fa e a Winter non può certo venire in mente che i suoi 11 bilanciati di modesto fit siano sufficienti per una succosa manche in zona. Donati in chiusa naturalmente apre a livello e la partita, pur non essendo al 100%, non si può mancare di chiamare in duplicato. Le carte non sono nemiche e il vantaggio diventa veramente importante: 57-16, zona cappotto.
Un 3SA un pelino leggero chiamato da Donati e Porta ma che in definitiva bisognava solo del K di quadri piazzato (si, d’accordo, la fiori divisa: quisquilie). Un down liscio in prima non fa quasi male, e fa comunque almeno pari e sperabilmente qualcosa di più con il 4picche funestato dalla 4-1 con cui si cimentano gli inglesi in aperta. Ma dopo che Gabriele perde un primo autobus per il 2 down lisciando la prima atout, ecco il fattaccio, proprio in dirittura di arrivo: Gabriele incassa le sue due vincenti di atout e non torna quadri ma cuori , seme di attacco di Gianmarco. Qualcosa evidentemente non ha funzionato nelle segnalazioni, e Sanderson incredulo stende. 10 MP che riducono il nostro vantaggio a 57-26.
Contro un’Inghilterra davvero debole e imprecisa in licita marchiamo una netta e importante vittoria; un patio di scivoloni hanno impedito di ottenerla ancora più sostanziosa, pazienza. Giocando aggressivi ovviamente succede ogni tanto di andare sopra le righe, è un rischio calcolato che fin qui ha pagato molto. L’unico vero errore mi è parso il 4 picche regalato all’ultimo, che ci ha contenuto a 17,34 VP, e mi permetterei dall’alto della differenza di età una tiratina di orecchi a Federico per quel 4picche. Ma sono dettagli, mentre il nocciolo è che tutti e quattro hanno portato ancora una volta cataste di punti sotto forma di valutazioni corrette e buone giocate. La classifica si è allungata di nuovo, siamo sempre terzi e che non sia così banale stazionare nelle prime posizioni lo dimostra il fatto che in questo momento la indubbiamente forte Olanda sarebbe fuori dagli otto. Quindi avanti così, ragazzi, senza preoccuparvi troppo dei borbotti di vecchi barbogi!
Nel doppio confronto con i nipoti di Shakespeare registriamo una vittoria sonante, con margine addirittura superiore (+38), anche da parte dei fratelloni. Risaliamo quindi anche negli Juniors, esattamente all’undicesimo posto, e intravediamo in lontananza la chance del passaggio di turno.