Un caso capitato ai Campionati italiani a squadre Open…

Buonasera,
avrei un quesito arbitrale da porvi:
ai recenti Campionati Italiani Open si è verificato questo: il dichiarante è alle prese con il contratto di 6, dodici prese battenti grazie alla divisione favorevole delle atout. Il morto presenta l’
Axx e in mano
KQx. Il dichiarante chiama la piccola dal morto ed estrae dalla mano una cartina, senza depositarla sul tavolo ma in modo tale che l’avversario di destra la veda.
Dopo un attimo di perplessità si accorge dell’errore e cambia la carta giocando un onore. L’avversario chiede che la cartina sia giocata e il dichiarante, pensando che la carta non potesse più essere cambiata, su indicazione dell’avversario la gioca finendo miseramente down.
Misteriosamente l’Arbitro non viene al momento interpellato.
La domanda è questa: se l’Arbitro fosse stato chiamato a fine mano, a gioco ultimato, e avesse deciso, come credo, che la cartina di mano non era ancora carta giocata ma che sarebbe stato possibile cambiarla con un onore, avrebbe potuto cambiare il risultato? Uno split score con 6-1 per il dichiarante e 6
fatte per la difesa poteva essere accreditato?
In attesa di gentile responso porgo distinti saluti.
Claudio Pellizzari
Risponde Antonio Riccardi
Ciao Claudio, premetto che mi sorprende e stupisce il fatto che, specie in un contratto di slam, l’Arbitro non sia stato chiamato. Se chiamato successivamente l’Arbitro ha grosse difficoltà a determinare cosa è accaduto realmente. Il fatto che l’avversario abbia visto la carta è ininfluente. L’Articolo 45 del Codice di Gara, paragrafo C2, recita: Il dichiarante si considera abbia giocato una carta dalla sua mano se essa è: (a) tenuta scoperta, che tocchi il tavolo o sia vicina a toccarlo; o
(b) mantenuta in una posizione tale da indicare che sia stata giocata.
Se vuoi una impressione a pelle il fatto che tu scriva “dopo un attimo di perplessità si accorge dell’errore” mi spinge a credere che la carta abbia raggiunto una posizione tale da dover essere considerata giocata e questa è probabilmente l’impressione che avrebbe ricevuto l’Arbitro se fosse stato chiamato alla fine della mano. In questo caso il risultato sarebbe stato mantenuto per entrambi dato che la decisione autonomamente anche se impropriamente presa al tavolo dai due avversari era corretta. Aggiungo che la “passività” del dichiarante sembra confermare questa ipotesi. Immaginiamo invece che la scena sia stata ripresa da qualche telecamera e appaia evidente che la carta non deve essere considerata giocata. In questo caso l’ipotesi dello split score è applicabile.