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La Nazionale italiana femminile 2018: Monica Buratti

Monica Buratti ha già rappresentato l’Italia in Nazionale. Gioca in coppia con Monica Aghemo. Dopo aver conquistato la maglia Azzurra alle Selezioni, sogna di portare l’Italia ai prossimi Campionati del mondo. Per riuscirci, la squadra dovrà qualificarsi nelle prime otto posizioni ai Campionati Europei.

A proposito di Monica Buratti

Codice FIGB: CMC009
Città: Firenze
Famiglia: ha tre figli mischi e tre nipoti (due maschi e una femmina, di 11, 9 e 8 anni).
Professione: Imprenditrice (concessionario d’auto)
Miglior risultato agonistico: oro al Campionato Europeo a coppie miste a Bellaria con Carlo Mariani. Oro al Campionato Europeo transnational a Squadre femminili a Mentone.
Compagna di Bridge in Nazionale: Monica Aghemo

Intervista a Monica Buratti

Come hai cominciato a giocare a Bridge?
Ho sempre avuto la passione per le carte e mi piace giocare a tutto. I miei genitori giocavano anche a Bridge e ricordo viaggi in macchina in cui io, bambina, sui sedili posteriori, li sentivo farsi domande del tipo: “ma se dopo che ho aperto 1 SA tu mi dici 3Fiori io cosa devo rispondere?”
Così a 17 anni ho fatto il primo corso di Bridge.

Qual è il tuo campione preferito?
Lorenzo Lauria

Un tuo pregio e un tuo difetto.
Il mio più grande pregio credo che sia il mio atteggiamento al tavolo. Non mi altero mai; quando una mano è finita, la dimentico immediatamente (bella o brutta che sia stata), e non discuto mai con il compagno. Credo che questo modo di stare al tavolo aiuti una coppia a rendere al massimo, perché si possono riservare tutte le energie a risolvere i problemi che ogni mano il bridge ti propone. Il mio difetto: Non ho una forte carica agonistica e pertanto anche nei momenti più topici sono la Monica di sempre, che cerca di trovare la sua soluzione ad ogni mano, ma non mi esce da dentro quel “plus” che vedo quando negli ultimi turni di un campionato i veri campioni riescono a cavare il sangue dalle rape.

Racconta l’esperienza della Selezione: come hai deciso di partecipare?
Il grande desiderio della mia compagna Monica di partecipare a una Selezione proprio con me mi ha convinta a scendere in campo. Già Le avevo detto di no la scorsa volta… Questa volta glielo dovevo! Se lo merita sia come compagna che come amica. E poi la determinazione della nostra Capitana Gloria Colombo che è riuscita a mettere insieme sei persone che sembrava avessero un sacco di problemi personali che ne impedivano la partecipazione. Alla prima fase abbiamo giocato due terzi del tempo in quattro!

Ti aspettavi di vincere la Selezione?
Davvero no!

Quando hai capito che ce l’avevi fatta?
L’ultimo turno, dopo le prime due o tre mani.

A tuo parere quali elementi hanno portato la tua squadra alla vittoria?
Prima di tutto la grande armonia che è sempre regnata. Anche quando eravamo sotto di 70 nessuno ha fatto una piega. Mai un rimprovero, mai un commento sugli score delle compagne di squadra né della compagna. E forse anche il fatto che nessuna di noi pensava veramente di poter vincere ci ha fatto giocare serenamente . E poi sicuramente anche la Dea bendata ci è stata vicina. Senza il Suo aiuto è difficile vincere!

Cosa pensi della formula della Selezione? Meglio a coppie o a squadre?
Non credo di poter rispondere in assoluto! Per certo la precedente selezione a coppie non fu un buon esperimento. Specie nella fase finale si ebbero dei risultati ad ogni mano veramente poco probanti a causa dei pochi confronti disponibili, e a seconda del momento in cui fosse finita la selezione si sarebbe avuto un risultato completamente diverso. Di contro adesso a Parigi ho visto che la FFB (Fédération Française de Bridge) fa la Selezione a coppie, ma con una formula veramente probante! Le coppie in lizza si scontrano non fra loro ma contro le squadre nazionali che andranno ad incontrare in tre eventi per un totale di 432 mani giocate da ciascuna coppia. A questo punto è davvero probabile che vengano fuori le coppie migliori !

Da quanto tempo giochi con la tua compagna?  Come avete iniziato a giocare insieme? 
Dal 2012. Andrea Buratti e Carlo Mariani (che avevano da poco iniziato a giocare insieme) mi hanno proposto di giocare con lei. Io avevo da circa un anno smesso di giocare con la mia compagna di sempre (Darinka Forti) e stavo giocando solo nell’Open e nel Misto. Ti dirò che non avevo gran voglia di ricominciare con una nuova compagna, perché mi divertivo un sacco a giocare con gli uomini… Ma l’entusiasmo di Monica e le sollecitazioni di Carlo e Andrea mi hanno convinto a ributtarmi.

Come vi siete allenate finora?
Da subito abbiamo iniziato a giocare insieme il Campionato di Primavera e la Coppia Italia Ladies, poi facciamo tornei qua e là quando ci capita (Montegrotto è un nostro appuntamento fisso ad esempio), e poi naturalmente su BBO.

Cambierà qualcosa nel vostro programma di allenamento ora che sapete di rappresentare l’Italia?
Certo. Vogliamo principalmente migliorare il nostro comportamento in controgioco e affinare qualche aspetto del sistema.

Come è andata la trasferta di Parigi?
E’ stato bellissimo – meteo a parte. Abbiamo giocato 144 mani contro quelle che sulla carta dovrebbero essere fra le nostre avversarie più temibili, e questo non solo ci è servito da allenamento, ma anche un po’ ad esorcizzare il “mito” delle imbattibili girls Francesi. Inoltre l’ospitalità è stata veramente squisita.

Quali sensazioni provi all’idea di dover rappresentare l’Italia ai Campionati Europei?
Orgoglio prima di tutto e poi la voglia di mettercela tutta per ottenere l’agognata qualificazione.

Hai già avuto esperienze in Nazionale. Ci racconti qualcosa del tuo passato in maglia Azzurra?
Quando abbiamo vinto a Mentone non eravamo la Nazionale A. Eravamo solo lì perché avevamo vinto il coppie (mi pare) quindi non avevamo coach (e di fatto neanche il capitano). Quindi direi che fu un evento autogestito. Anche quella volta forse pagò il non avere niente da perdere né da dimostrare. Ho poi rappresentato l’Italia agli Europei di Malmo (in coppia con Darinka) dove però purtroppo non riuscimmo a qualificarci. Devo dire che allora però mi sentivo molto più inerme a sedermi davanti ad avversarie famose.

Come è cambiato il tuo rapporto con il Bridge nel tempo, risultato dopo risultato?
Sono sempre più appassionata. I miei amici mi prendono in giro… Non mi alzerei mai dal tavolo!

Qual è il tuo obiettivo per i Campionati Europei?
La qualificazione per i mondiali in primis…

Come il Bridge ti ha aiutata nella vita di tutti i giorni?
Sono una che adora fare programmi e con il Bridge non finisci mai… Vorrei andare lì, poi là, poi a fare quel torneo…

Con che frequenza giochi a Bridge?
Minimo due volte alla settimana. Altrimenti vado in crisi da astinenza!

 

Francesca Canali

Francesca Canali da alcuni anni è responsabile della trasmissione Vugraph durante i Campionati. Da Gennaio 2013 collabora con la sala stampa della FIGB.
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