Campionato HCL 2017 – La finale fra Lavazza e Zwederlands (2/4)

Il primo tempo era stato non troppo eccitante, anche se, come abbiamo visto, gli spunti tecnici di rilievo non fossero mancati sebbene in un ambito generalmente piatto. Il secondo, al contrario, è stato quello, dei quattro, dove è stato mosso il maggior numero di IMP.
Il leitmotiv delle prime quattordici mani si è ripresentato nella prima smazzata della seconda serie: una mano pari, ma perché
giocata da esperti, e con le carte messe in maniera da premiare l’accuratezza.
4 da Nord
Attacco: 10
= NS +620
4 da Nord
Attacco: 5
Made 4 — NS +620
Dopo l’identico attacco a quadri, entrambi i Nord hanno battuto atout, incassato anche l’altro onore di quadri, e poi mosso una cuori verso la dama ed una cuori in bianco. Con le cuori 3-3, e quella figura in mano ad Est, l’Est medesimo non poteva evitare la messa in presa ed entrambi i difensori hanno mestamente incassato l’A.
In un mondo perfetto Est avrebbe dovuto avere AJx di cuori: con quella figura, la mossa giusta in difesa è quella di mettere il Fante, in maniera tale che se il dichiarante mette la Dama non potrà poi evitare che sia Ovest ad entrare in presa sul secondo, o terzo giro nel colore. Tuttavia, Nord può parare il colpo lisciando il Fante! Sarebbe stato bello vedere i quattro protagonisti all’opera.
Nella mano successiva SWEDERLANDS ha più che raddoppiato il suo vantaggio, grazie a quella che, in sala chiusa, sembra un’incomprensione tra Bocci e Sementa. More solito manca la registrazione di sala aperta, ma dato che il risultato è noto – 2+1 per EO – è facile capire che li EO guai non ne hanno avuti.
2 da Ovest
Attacco: Q
-1 NS +100
2 = quadri
Se ben conosco lo stile di EO, i quali usano estensivamente dei transfer in competizione, Bocchi intendeva mostrare le quadri, ma Sementa non sembra aver recepito il messaggio, o forse ha semplicemente scelto di ignorarlo. 5 IMP per SWEDERLANDS.
Sono seguite due mani pari, ma tutt’altro che banali.
3SA da Nord
Attacco: 10
-1 NS −50
3SA da Sud
Attacco: K
-1 NS −50
Nessuna delle due coppie NS ha brillato, visto che 3NT è nettamente il peggior contratto di manche a disposizione dei verticali ed è ingloriosamente finito -1. Il migliore è 5, ma così come sono le carte anche 4
sarebbe facilmente andato in porto, se il dichiarante avesse indovinato la posizione, ovvero giocato per le picche 4-2 e tre quadri in mano a chi ha la quarta, invece che sulle picche 3-3. In assoluto si dovrebbe giocare al contrario, ma la presenza di almeno sei carte di cuori in Ovest, nota dalla licita e dall’attacco, dovrebbe indicare la retta via.
Bilde-Duboin mi sembrano meno colpevoli dei loro antagonisti olandesi, i quali, partiti dal fiori forte e da una risposta positiva, hanno avuto l’opportunità di raccontarsi il necessario. Più difficile capire la situazione dei due alfieri di Lavazza, ed in particolare non è chiaro se 3, o 2
di Sud sarebbero stati forzanti. Penso che quasi certamente non lo fosse 2
, mentre su 3
la discussione è apribile.
2 da Sud
Attacco: 8
= NS +110
3 da Est
Attacco: 6
-2 NS +100
Ancora una volta c’è un buco nella registrazione, e non di poco conto, visto che sembrerebbe che 3 debbano cadere di una presa, e non di due, come invece recita il punteggio ufficiale. Rimane però interessante come Upmark, limitato dal non aver aperto di 1
, abbia potuto fare competizione in maniera aggressiva a dispetto della sua mano bilanciata minima. C’è di che riflettere sui vantaggi del fiori forte, ma la mano immediatamente successiva ha portato argomenti per riflettere sui suoi svantaggi.
2 da Ovest
Attacco: 2
= NS -110
1 = 17+
Contro = maggiori o minori
2 = passa o correggi: fit a cuori o in un minore
3 da Sud
Attacco: A
= NS + 140
Come si può vedere, l’apertura di 1 ha permesso a NS di fare un’efficace competizione, tanto da trovare il contratto perfetto, assolutamente imbattibile dopo che Duboin ha indovinato la posizione delle atout avversarie.
Questo sarebbe costato 1 IMP a SWEDERLANDS se solo van Proojien e Veerhes non avessero pasticciato in difesa, commettendo ben due errori, nessuno dei quali fatale di per sé, ma letali quando messi insieme. Nord ha attaccato a cuori, e Sementa ha giocato AK, il secondo tagliato da van Proojien. L’olandese ha giocato di nuovo cuori, tagliata dal dichiarante che ha perseverato a fiori. Su questo terzo giro Nord ha scartato la
Q, che di per sé non sarebbe risultato un errore decisivo (la difesa ha perso una presa nel colore, ma era ancora in tempo a mandare Ovest fuori gioco) se Sud, in presa, non avesse selezionato l’unica carta che, a quel punto, regalava il contratto: il
4. Sipario, e 6 IMP per LAVAZZA.
SWEDERLANDS ha subito replicato incassando 3 IMP, ed anche questi non sono per niente trascurabili.
2 da Est
Attacco: 8
-2 NS +200
2 da Ovest
Attacco: 4
-1 NS +100
La meccanica licitativa di EO- i quali, giocando fiori forte, possono aprire leggeri senza problemi – ha condotto, non certo sfortunatamente per loro, gli svedesi al miglior contratto possibile per la loro linea, ma NS non hanno estratto tutto quello che era di loro spettanza, o almeno non hanno fatto del loro meglio. Bilde ha trovato il miglior attacco, atout, che è giunto fino al Re di Ovest. E’ seguita una fiori per l’Asso di Nord, che avrebbe ora causato seri grattacapi a Nystrom se fosse tornato a quadri. Infatti, per cavarsela con -1 lo svedese avrebbe dovuto, in seguito, giocare il Re e poi il Fante di fiori per far cadere contemporaneamente la Dama ed il dieci. Il giocane danese è invece tornato a picche, e così Ovest ha potuto tagliare una fiori in mano.
Di là Bocchi non poteva invece evitare il -2 nel suo parziale a picche.
E’ seguita ancora una mani pari di grande interesse.
1 = I “Lavazza” aprono di 1
ogni bilanciata 12-14
1 = cuori
1 = Normalmente tre carte
2 = 4
e 5+
4 da Est
Attacco: 5
= NS -130
Contro = Support double = tre carte di cuori
4 da Ovest
Attacco: K
= NS -130
Le due sequenze licitative danno un’idea di come gli esperti lavorino per trovare contromisure ai problemi presentati dagli avversari, ed in particolare è ammirabile il 2 di Nystrom, che per molti avrebbe potuto semplicemente mostrare tante picche e pochi punti, ma che invece era nel caso ben codificato.
L’altro aspetto interessante è notare come Veerhes, conoscendo il doppio fit nei colori rossi, abbia potuto fare competizione a livello tre, mentre Duboin, il quale ignorava la presenza delle quadri in mano a Bilde, non poteva spingersi in là più di tanto.
All’atto pratico non cambiava niente: dieci, banalissime prese per tutti e due i dichiaranti.
Dopo ben ventidue mani è arrivato il primo swing in doppia cifra, che vi presento in forma di problema di attacco, visto che è stato quello l’elemento discriminante della smazzata.
Sedetevi al posto di Sementa e Nystrom, e osservate le due seguenti licite:
2 = un contro informativo senza quattro carte di cuori
Ed ecco le carte dalle quali scegliere: A Q 10 8 3
6 5 4
J 9 2
Q 3
Lo svedese ha semplicemente selezionato una pedestre picche, mentre l’italiano ha optato per una creativa cuori. Molto meglio il primo:
Il dichiarante non poteva fare a meno di passare dall’A, e Duboin è finito -2 quando ha giocato giustamente il Re sulla piccola dalla mano, visto che aveva bisogno che non fosse Est ad entrare in presa. Veerhes, invece, doveva semplicemente indovinare, e lo ha fatto, guadagnandosi così 11 IMP.
LAVAZZA si è ripresa subito quei punti con un piccolo interesse, grazie ad un Veerhes non troppo ispirato.
2 = meglio di 2
4 da Est
Attacco: A
-1 NS +100
3 = Mixed raise = meglio di un barrage
4 X da Sud
Attacco: K
-2 NS -500
Prima di tutto, l’olandese è stato forse un pochino troppo ottimista sulla possibilità di trovare le carte giuste in mano a Nord, anche se il doubleton di fiori avrebbe reso la mano giocabile, ancorché al limite. Poi, ha anche sbagliato la Dama di atout, finendo così -2 per un totale di 12 IMP per gli avversari.
LAVAZZA ha così quasi pareggiato il parziale, che gli avversari conducevano di 1 IMP, ed era a -5 nel totale, ma SWEDERLANDS ha piazzato un allungo nelle tre mani successive. Come sempre, cominciando come la “lunga marcia” di Mao: con un piccolo passo. Una volta di più, pur piccolo, quel passo è da vedere in dettaglio.
2 da Nord
Attacco: J
= NS +110
3 da Ovest
Attacco: K
-3 NS +150
Ancora una volta gli svedesi hanno approfittato del loro sistema per piazzare un’apertura leggera, e questa azione particolare ha stranamente condotto al contratto più normale, che Bilde ha facilmente realizzato dopo l’attacco di J.
Di là, un’altra apertura leggera – questa un pochino più classica, se così si può dire – ha prodotto una meccanica completamente diversa, ed in particolare all’inevitabile riapertura di Ovest. Era difficile trovare le cuori, a quel punto, e mentre 3 sarebbero verosimilmente cadute di una presa, per un guadagno di 2 IMP, 3
hanno invece fatto l’ingloriosa fine di -3.
Poi qualcosa di più significativo.
3 da Nord
Attacco: Q
+3 NS +200
4 da Nord
Attacco: 10
= NS +420
Duboin deve aver visto dei barrage ben più deboli effettuati dal compagno, se ha deciso di dire passo con le carte di Sud, ma non era la volta giusta. La difesa ha regalato una presa non incassandosi le proprie al momento giusto, ma dato che van Proojien ha mirato da subito al bersaglio grosso non cambiava nulla: 6 IMP a SWEDERLANDS.
Subito dopo il crescendo rossiniano è stato completato da uno swing in doppia cifra, il più pesante dell’incontro. Anche questo ve lo presento a partire da un problema, anche se questa volta dichiarativo. Vi faccio sedere al posto di Bocchi e Upmark.
A tutti e due i tavoli Sud ha aperto di 1 secondo di mano, in entrambi i casi garantendo una mano sbilanciata (però Duboin aveva promesso il colore, mentre Veerhes no), Ovest ha interferito di 2
, e Nord è saltato a 4
. Voi contemplate:
10 9 8
K J 10 4 2
A 6 3
J 2
Pensate di avere qualcosa da dire?
Upmark ha detto contro, mentre Bocchi ha detto passo, ed ha avuto decisamente ragione il primo, perché questa era la mano completa:
5 da Nord
Attacco: J
-2 NS −200
4 da Nord
Attacco: J
= NS +620
Nystrom ha ovviamente rimosso il contro del compagno, finendo in un contratto imbattibile a carte viste anche con l’attacco a picche, ma addirittura banale da farsi dopo quello a quadri. Bilde ha fatto dunque benissimo a dire 5, finendo -2 a fronte della migliore difesa avversaria:
J e fiori, quadri per l’Asso di Est, cuori per Ovest ed un terzo giro di fiori per promuovere un atout.
Questo sarebbe costato 3 soli IMP, ma di là, invece, dopo il medesimo attacco Bocchi è tornato in atout, ed ora non c’era più niente da fare. 13 IMP per ZWEDERLANDS.
LAVAZZA si trovava ora a -26, ma ha recuperato qualcosa prima che il tempo finisse. I primi 7 in maniera che definirei al minimo bizzarra.
2 Mano limitata dal non aver fatto Gazzilli
4 da Sud
Attacco: J
= NS +420
1 da Sud
Attacco: J
+1 NS +110
Non sono abbastanza addentro al sistema dei due olandesi per capire perché mai Nord abbia detto passo su 1, così perdendo una manche che ben pochi al mondo avrebbero mancato. Posso solo immaginare che per motivi di meccanica licitativa, la replica più probabile che Sud potesse fare su una risposta di Nord fosse 2
, ma si tratta di una mera ipotesi. Dieci prese con atout cuori erano facili, con le carte messe così.
Infine, 1 IMP per concludere la metà gara.
1NT = Polish = 4 e una lunga minore
3 NT da Est
Attacco: 10
+1 NS -430
3 NT da Ovest
Attacco: 3
= NS -400
In sostanza, la difesa olandese non ha persistito a quadri, come hanno invece fatto Bilde-Duboin, finendo per affrancare la Dama di cuori al dichiarante.
Con quest’ultimo punto per LAVAZZA, si è andati al riposo sul 58-40 per ZWEDERLANDS.