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Cavendish 2017

Dal 14 al 19 febbraio Monte-Carlo ha ospitato l’edizione 2017 del Cavendish. Si tratta del quinto appuntamento del “torneo con montepremi più alto al mondo” con il Principato, che ne ha preso in carico l’organizzazione nel 2012, traslocando l’evento dagli Stati Uniti all’Europa dopo 37 edizioni.

Cruciale, per il trasferimento del torneo, è stato ovviamente il ruolo del mecenate Pierre Zimmermann. Come chi segue le cronace internazionali già sa, l’imprenditore di Ginevra ha preso residenza a Monte-Carlo, così conquistando la nazionalità bridgistica del Principato. Qui ha importato alcuni dei più forti giocatori d’Europa, costituendo una delle rappresentative più prestigiose del continente.

La settimana del Cavendish si è aperta con l’evento a squadre. 22 le formazioni iscritte, con giocatori provenienti da ogni parte del mondo, fra cui i nostri connazionali del team Lavazza, che ha schierato Norberto Bocchi, Agustin Madala, Giorgio Duboin, Antonio Sementa, l’argentino Alejandro Bianchedi e il danese Dennis Bilde. La capitana della squadra, Maria Teresa Lavazza, ha seguito le gesta dei suoi campioni direttamente dalla sede di gara.

A Norberto è stata dedicata anche un’intervista nei bollettini del torneo.

Presente a Monaco anche Alfredo Versace nella squadra Baba, insieme all’amico turco, ormai stabile in Italia, Mustafa Cem Tokay e agli israeliani Alon Birman e Dror Padon.

Dopo tre giorni di gara, a sollevare il trofeo è stata la squadra Mahmood, con la stella pakistana (residente negli Stati Uniti) Zia Mahmood, il canadese (ma componente della nazionale a stelle e strisce) Vincent Demuy e gli americani John Hurd e Steve Weinstein.

Secondo gradino del podio per la formazione Wigoder, con l’inglese Charles Wigoder e i tre polacchi Jacek Pszczola (stabile in America, al punto da aver vinto titoli mondiali in qualità di coach della nazionale statunitense senior), Michal Klukowski (il più giovane vincitore, a soli 18 anni, della storia della Bermuda Bowl) e Piotr Zatorski.
Terze a parimerito, per aver concordato di non disputare lo spareggio, le squadre Mossop (con gli inglesi Paul, Justin e Jason Hackett e il capitano David Mossop) e i “padroni di casa” Zimmermann (Geir Helgemo, Tor Helness, Franck Multon, Pierre Zimmermann, Krzysztof Martens e Dominik Filipowicz).

Gli incisi rendono evidente lo spessore del campo di gara. Campo al quale si sono aggiunti, per il torneo a coppie, tanti altri giocatori italiani: i quattro giovani Azzurri della Nazionale di Budapest Giovanni Donati, Alessandro Gandoglia (finalmente in pieno recupero dopo lo sfortunato incidente stradale dello scorso aprile), Andrea Manno e Massimiliano DI Franco. Anche Mario D’Avossa e Stelio Di Bello (titolari della Nazionale italiana open ai World Bridge Games 2016), Giuseppe Delle Cave e Matteo Montanari hanno partecipato all’evento. 

Madala per l’occasione ha giocato col campione russo Andrei Gromov.

Il torneo a coppie è stato preceduto dalla tipica asta del Cavendish, durante la quale ogni binomio è “venduto al miglior offerente”. Zia Mahmood, affiancato dalla giornalista danese Christina Lund Madsen, ha presentato ciascuna coppia. Facoltosi investitori si sono aggiudicati i campioni favoriti alla vittoria, partendo da una base di 5000 Euro (inferiore per coppie Junior, Femminili e Miste).

Le stelle di origine norvegese, ma ora componenti la Nazionale del Principato, Tor Helness e Geir Helgemo, sono stati anche quest’anno i giocatori più ambiti, infine battuti all’asta per 25,000 Euro. Dopo di loro, John Hurd-Vincent Demuy (21,000 Euro) e Zia Mahmood-Steve Weinstein (18,000 Euro).

Dopo due giorni di gara, le prime 22 coppie (su un totale di 64) hanno avuto accesso alla Finale A. Fra queste, la bandiera italiana continuava a sventolare su D’Avossa-Di Bello e Madala-Gromov. Peccato per i nostri giovanissimi, Gandoglia-Donati, che dopo un valoroso recupero per poco hanno mancato la qualificazione, e per Versace-Tokay, usciti dall’elite per colpa di un ultimo sfortunatissimo board.

Per la seconda volta, un’edizione europea del Cavendish viene vinta da una coppia di giocatori bulgari: Diyan Danailov e Jerry Stamatov, che raccolgono il testimone degli irlandesi Mesbur-Fitzgibbon, vincitori del quarto appuntamento e dei loro connazionali Nanev-Gunev (campioni nel 2013).

Secondo posto per i francesi Marc Bompis ed Hervé Vinciguerra; terzo per i giovani olandesi Maarten Schollardt e Tom van Overbeeke.

Danailov-Stamatov erano stati battuti all’asta per 12.000 Euro. Come giocatori hanno vinto 16.000 Euro, mentre hanno fruttato al fortunato investitore ben 100.000 Euro.

La prossima edizione del Cavendish si svolgerà nel 2019. La Federazione di Monaco, dal 2016, alterna infatti a questo torneo i “Winter Games”, competizione organizzata in partnership con la Federazione Europea.

 

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Francesca Canali

Francesca Canali da alcuni anni è responsabile della trasmissione Vugraph durante i Campionati. Da Gennaio 2013 collabora con la sala stampa della FIGB.
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