
Caro Maurizio,
ieri il mio compagno in Nord apre di 1, Est passa, io passo, ma noto un disagio in Nord.
Finiamo la dichiarazione dichiarando noi 4, Est esce, io metto giù il morto ed Ovest dice: mano non “valida” perché Nord non può avere quattro carte di quadri (giochiamo quinta nobile ), sei le ho io e quattro sono al morto. Nord chiarisce: “volevo aprire di 1
, ho sbagliato a prendere il cartoncino dal bidding box”.
Io dico che non è “vincolante” il numero di carte di apertura.
Cosa dice il regolamento ?
Ringraziandoti sin d’ora ti porgo un caro saluto
Domenico Capussela
Caro Domenico,
il numero di carte di apertura, o in qualunque altro contesto, è soggetto – solo al livello di circolo – alla legislazione sulle psichiche.
Tuttavia, perché questa trovi applicazione di psichica si deve trattare, ovvero di una azione deliberata, ed effettuata allo specifico scopo di ingannare gli avversari. Nessuna delle due caratteristiche – le quali devono essere peraltro concomitanti perché si possa intervenire – erano qui presenti. Si è trattato di un mero errore, e come tale, non rappresentando un’infrazione, non penalizzabile.
Cari Saluti,
Maurizio Di Sacco
Caro Maurizio,
ancora le mie scuse ed il mio grazie.
Vorrei però approfondire il concetto del numero di carte in apertura.
Ad esempio: quinta nobile; io ho quattro carte di cuori, quattro di picche, tre di quadri e due di fiori con 13 punti. Anziché aprire di 1, come da convenzione, posso aprire di 1
senza incorrere nell’invalidità della mano quando l’avversario, che ha subito un nostro 4
, scopre che ero quarto e non quinto a picche ?
Un caro saluto
Domenico
Ciao Domenico,
la risposta è positiva, ma qualora tali comportamenti diventino un’abitudine, anche se sporadica, bisognerà allora avvertirne gli avversari.
Cari Saluti,
Maurizio Di Sacco