
La squadra vincitrice
L’Associazione romana Nuovo Bridge Insieme è stata nel fine settimana arena della sfida fra trentasei squadre italiane, variamente impreziosite da campioni di livello mondiale, oltre che dai migliori giocatori della capitale, da ospiti provenienti da altre regioni italiane e da numerosi giovanissimi, emblema di continuità fra passato, presente e futuro del bridge. Questo appuntamento prende il nome di Trofeo Savelli, da Lorenzo Savelli, generoso ideatore del rendez-vous ormai irrinunciabile del calendario romano e di respiro nazionale, edizione dopo edizione sempre più appassionante e competitivo.
I protagonisti sono scesi ai tavoli venerdì sera per la prima sfida: quattro turni di danese, dopo i quali si sono composti i gironi. Riepilogando brevemente la formula: le prime sedici squadre hanno avuto accesso al girone A, le successive venti al girone B. Dopo due turni, sei sono state retrocesse e due promosse, dopo un ulteriore turno tre retrocesse e una promossa e ancora tre retrocesse e una promossa, fino ad arrivare a comporre quattro gironi: A (8 squadre), B (14), C (6), D (8).
Definiti, con sabato sera, i vincitori dei gironi B, C e D, non è certo dispiaciuto alle otto squadre finaliste doversi alzare di primo mattino, domenica, per contendersi il trofeo. Trofeo che fino a quel momento era nelle mani della squadra Sbarigia (Sbarigia, Gullotta, Pignatti, Puglia, Serangeli, Siciliano), vincitrice dell’edizione 2015, ma senza possibilità di conferma: la formazione, nel frattempo ri-arrangiata, era finita per quattro sesti nel girone B, consolandosi comunque con un prestigioso primo posto.
A contendersi il titolo vacante, le formazioni:
Versace (Versace, Cima, Donati, Giubilo, Sementa, Tokay)
Greco (Greco, Di Michele, Marinoni, Pace, Romano, Tarantino)
Cardone (Cardone, Cardone, Natale, Porta, Porta)
Higuain (Gandoglia, Chavarria, Giordano, Latitano)
Ceci (Ceci, Ceci, Buzzanca, Calcagnetti, De Simone, Onori, Scarsella, Vetrone)
Rigamonti (Rigamonti, Delle Cave, Ferrante, Grillo, Marani, Vitale)
Serino (Serino, Cammarata, Malfatto, Mazza, Latessa, Lo Presti)
Mai ’na Gioia (Bove, Cohen, Carpentieri, Maccarone, Scriattoli, Santolini)
I nuovi Campioni del Challenger romano sono i quattro “pipita” della squadra Higuain: Alessandro Gandoglia, Margherita Chavarria, Riccardo Giordano e Cristiana Laitano.
Secondo posto invece per la formazione Versace, anche questa squadra dal tocco Azzurro, in cui il giovanissimo Giovanni Donati, 18 anni non ancora compiuti ma già importanti successi alle spalle, ha avuto la possibilità di giocare in coppia con il grande campione Alfredo Versace. Terzo gradino del podio per Greco.
Per quanto riguarda i gironcini, come anticipato la finale B è stata vinta da Pignatti (Pignatti, Capriata, Cecere, Gullotta, Masoero, Puglia), la finale C da Carnicelli (Carnicelli, Colonna, Failla, Ligambi) e la finale D da Ghelli (Ghelli, Bettiol, Davi, Lo Cascio, Marzano, Romano, Sbarigia).
Molto positivi anche i commenti sull’organizzazione, a cura di Bernardo Biondo, Massimo Ortensi e Alessandro Orsillo; la comprovata efficienza e il carisma del trio hanno contribuito a convincere ancora una volta sul prestigio, non solo agonistico, dell’evento romano.
Francesca Canali