Intervista a Carla Arslan, Presidente di Padova Bridge

La Società Sportiva Padova Bridge è una delle realtà punto di riferimento del Veneto. Sede di tutti i Campionati regionali, vanta una residenza di prim’ordine, che aggiunge prestigio all’immagine del bridge nella regione: la storica Villa Armistizio (anche conosciuta come Villa Giusti). Da Marzo l’Associazione ha una nuova Presidente: Carla Arslan, medico di professione e, naturalmente, appassionatissima bridgista, campionessa italiana a squadre femminili proprio sotto l’insegna della Società Sportiva (Campionato Societario a squadre 2013).
Quali sono le difficoltà che ti sei trovata ad affrontare come Presidente di Associazione? Come avete, tu e il Consiglio, cercato di risolverle?
Gli aspetti critici sono tanti: ad esempio le spese di affitto e gestione, la scuola bridge, l’agonismo e la promozione, solo per citarne alcuni…
Per prima cosa abbiamo cercato di risparmiare sulle spese, cambiando alcune utenze e ottimizzando la struttura per evitare dispersioni.
Per quanto riguarda la Scuola Bridge, il circolo si trovava in una situazione complicata. Alcuni Allievi non si erano mai inseriti nelle attività quotidiane dell’Associazione e giocavano solo fra loro, creando un gruppo isolato. Da cinque anni nessuna squadra veniva portata ai campionati Allievi. In questo abbiamo subito imposto un’inversione di marcia: gli Allievi ora vengono inseriti il prima possibile nella vita dell’Associazione. Inoltre, abbiamo ricominciato a mandare gli Allievi a Salsomaggiore: quest’anno, dopo tanto tempo, una squadra di Padova Bridge ha partecipato ai Campionati Allievi di Novembre. L’integrazione fra soci è fondamentale per creare il clima di circolo.
A proposito di promozione, abbiamo da poco avviato un’attività chiamata “Aperibridge”, per cercare di interessare e coinvolgere nuove persone.
In cosa consiste questa iniziativa?
Ogni mercoledì alle 18.30 il nostro circolo è aperto a chiunque voglia capire cosa sia il bridge e vedere i nostri ambienti. Offriamo un aperitivo gratuito agli interessati e rispondiamo a tutte le loro domande. Per promuovere l’iniziativa, così come i nuovi corsi, abbiamo fatto un intensissimo volantinaggio in centro città, nei quartieri universitari e nei centri commerciali, affidandoci anche a un’agenzia pubblicitaria per la grafica e la distribuzione. Inoltre, abbiamo acquistato delle uscite sui due principali quotidiani locali.
Uno dei vostri punti di forza è la sede: Villa Armistizio.
Sì, penso che la nostra sia una delle Associazioni più belle d’Italia. I locali sono ampi e raffinati, c’è il ristorante interno, un grande giardino e un parcheggio molto ampio.
Quali sono i costi di mantenimento di una sede così prestigiosa?
Spendiamo circa 3.900 Euro al mese di affitto oltre alle spese di gestione, alla direzione ad agli arbitraggi. Il ristorante è in comodato gratuito, quindi gestito da esterni (molto bravi!) in maniera indipendente, ma i prezzi per i nostri soci sono molto convenienti. Con le quote di iscrizione e i proventi dei tornei riusciamo a mantenere la struttura; in aggiunta, ci adoperiamo nella ricerca di sponsorizzazioni e/o contributi in tutte le direzioni: il CONI provinciale quest’anno ci ha assegnato un significativo contributo, che abbiamo utilizzato prevalentemente per rinnovare le attrezzature mentre qualche provento privato ci ha consentito di organizzare dei tornei Regionali con dei montepremi importanti.
Come sono i rapporti con le altre Associazioni della città?
Mi dispiace molto dover dire che fra le Associazioni di Padova non c’è molta collaborazione e talvolta si arriva a una concorrenza che non può che nuocere al bridge. Un esempio: la quota di associazione al nostro circolo è di 420 euro all’anno ed è uguale per ciascuno dei nostri soci, senza favoritismi. Altre Associazioni, con quote ufficialmente molto simili, fanno prezzi personalizzati apposta per invogliare alcuni dei nostri tesserati a passare da loro. Allo stesso tempo, nascono in modo incontrollato piccole Associazioni che hanno il solo scopo di organizzare tornei settimanali, senza Scuola Bridge o attività di promozione.
Sei soddisfatta del livello agonistico di Padova Bridge?
Sicuramente il livello è sceso molto rispetto al passato. Fra i nostri tesserati però ci sono alcuni nomi illustri: Paolo Clair, Paolo Fogel, Enrico La Ferla, e in passato Giuseppe Monaco e Giuseppe Romanin Jacur. Siamo orgogliosi del titolo nazionale conquistato da Luca De Michelis nel Campionato italiano a Coppie IMP pochi giorni fa. Nel 2013 abbiamo vinto il Societario a Squadre femminili e l’oro al Campionato individuale (di Nicola Schileo). Inoltre, il nostro giovanissimo Andrea Manganella è titolare – ormai una colonna portante – della Nazionale italiana under 20 ed ha vinto il Bronzo ai recenti mondiali Youngster di Opatija, e anche di questo siamo orgogliosi. Un nostro tesserato, Aldo Gerli, ha vinto le Selezioni per la Nazionale italiana nel 2014 ed è andato ai mondiali in Cina.
Sicuramente, però, dobbiamo continuare a crescere dal punto di vista agonistico per tornare ai livelli di un tempo.
Hai dimenticato, sicuramente per modestia, un altro importante successo: l’estate scorsa hai conquistato, con Paolo Clair, il secondo posto nel torneo a Coppie EBL Cup, che si è svolto a Tromso (Norvegia) nell’ambito dei Campionati Europei a partecipazione libera. Parlaci di questa esperienza.
E’ stata un’esperienza meravigliosa, mi sono divertita davvero tantissimo. Peccato aver mancato per pochissimo il primo posto! Personalmente consiglierei a tutti di provare a giocare un torneo all’estero. Gli avversari sono molto aggressivi, intervengono in continuazione. Si gioca solo mattina e pomeriggio e penso che questo aiuti a mantenere la concentrazione; credo che anche in Italia bisognerebbe provare a cambiare gli orari.
Carla Arslan e Paolo Clair, secondi classificati a Tromso (EBL Cup)