
Caro Maurizio,
gradirei un tuo commento relativo ad una mano giocata in un simultaneo:
Il board è il 33 che qui riporto:
La dichiarazione:
Dopo il 2 di Sud, il mio compagno ha pensato (non voglio e non posso dire quanto poiché sarebbe del tutto soggettivo; in ogni caso non mi è sembrato un lasso di tempo interminabile, ma potrei anche sbagliarmi). Io in Est, con una dichiarazione forse avventata, ho detto 2
. Mi basavo sul fatto che, con una dichiarazione di debolezza da parte di Sud e il passo di Nord, i punti sulla linea avversaria potevano essere tra i 18 e i 22 e senz’altro non avevano i nobili. Risultato 2
-1.
Alla fine del gioco, l’avversario mi ha detto che con carte del genere non potevo licitare dopo che il mio compagno aveva pensato a lungo. L’arbitro, interpellato, ha deciso per un 60/40 a favore della coppia avversaria, dandomi praticamente torto. Successivamente, mi ha anche detto che situazioni del genere sono passibili di deferimento.
Ora mi sono posto alcuni quesiti, a cui non sono riuscito a dare una risposta leggendo i tuoi commenti su situazioni più o meno simili.
1- Se il mio compagno fosse passato come un fulmine io potevo dichiarare con quelle carte?
2- Se avesse pensato per un tempo ragionevole potevo ancora dichiarare?
3- Se la risposta al punto 2 e’ si chi decide qual’e’ il tempo ragionevole (l’avversario ?) se l’arbitro non e’ presente?
Ti ringrazio per le delucidazioni che vorrai darmi, un cordiale saluto,
Carlo De Martinis (DML207- MonzaBridge)
Caro Carlo,
il merito arbitrale della questione è semplice: bisognava andare a chiedere a giocatori di categoria comparabile alla tua che cosa avrebbero detto con le tue carte, ovvero se a loro giudizio fosse possibile dire Passo.
Personalmente – ma come esperto conto solo per uno – trovo che la licita di 2 sia vicina ad essere automatica: Est è passato di mano, e dunque non può certo ingannare il compagno sulla sua forza, compagno che è marcato con valori al minimo vicini all’apertura.
Al di là del risultato da assegnarsi, il quale, come abbiamo visto, era legato ad un’azione investigativa della quale non mi dai conto, da quanto riporti si può affermare con certezza che l’arbitro aveva torto in almeno due casi:
– Quando ha assegnato 60/40, visto che dovendo modificare il risultato l’unica alternativa era rappresentata da 2+1
– Quando ha affermato che azioni del genere sono passibili di deferimento, perché quando si parla di INA, questo è vero nel caso di violazioni dell’Articolo 73 del Codice di Gara, paragrafo C, ovvero quando ci sia un deliberato uso di un’INA, vale a dire un’azione ad essa collegata che mai si sarebbe intrapresa in sua assenza. Ma, come abbiamo visto, anche dovesse davvero essere oggetto di modifica, la licita di 2 certo non rientra nella fattispecie descritta sopra.
Cordiali Saluti,
Maurizio Di Sacco