Fulvio Colizzi

Questa notte ci ha lasciato “il babbo” Fulvio Colizzi.
Uomo che ha sempre brillato per generosità, sensibilità d’animo ed impegno lavorativo.
Sempre pronto a dare una mano agli amici: una sensibilità che non ti aspetteresti da una persona robusta e con un fisico imponente come il suo.
Soffriva ultimamente di mal di schiena ricorrenti ma non ha mai posposto il lavoro a questo suo problema che in alcuni momenti non gli permetteva di alzare neanche una matita.
Lo sanno bene tutti coloro che hanno organizzato con lui gli eventi più importanti federali sia in Italia che all’estero: si è conquistato il rispetto di tutti gli stranieri che compongono lo staff dei campionati europei e mondiali per la sua capacità di comando assegnando ad ognuno il proprio compito senza così avere perdite di tempo.
Non conosceva le lingue ma lo capivano tutti, dai cinesi agli svedesi, dagli olandesi ai canadesi. Quando incaricava qualcuno per un determinato compito lo hanno sempre capito tutti come un madrelingua.
Io ho avuto il piacere di aver conosciuto Fulvio agli inizi della sua collaborazione con la Federazione ed ho subito capito il valore della persona assegnandogli prima l’organizzazione sul campo delle gare e poi quello di segretario dell’ Albo Arbitri. In questo campo aveva raggiunto i livelli più alti impegnandosi nello studio e nella direzione al tavolo.
Una perdita che sarà difficilmente colmabile perché è stato una delle colonne portanti sia per la nostra Federazione che per quella Europea che Mondiale.
Il suo attaccamento e la dedizione alla “maglia azzurra” sono proverbiali e di esempio per tutti noi.
“Babbo” tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti e tutti gli amici che ti sei fatto nel mondo non ti dimenticheranno mai ne potranno farlo perché sarai sempre ricordato nella Hall of Fame dei personaggi a livello Mondiale.
Ti abbraccio e ti rimpiango.
Federigo “Ghigo” Ferrari Castellani
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“Non sono un bridgista anche se il mio papà ha provato a mettermi le carte in mano quando ero ragazzo. Non riuscivo a star fermo seduto al tavolo quindi il gioco delle carte su di me non ha attecchito anche se ammetto che il gioco del bridge ha un fascino particolare. Fulvio nella sua vita ha indossato tanti cappelli. E’ stato un ‘Babbo’ fantastico per me ed i miei due fratelli, ha fatto l’istruttore di scuola guida, il costruttore di palazzi, il boxer, lo stantman come controfigura di mio zio Gabriele Ferzetti, il calciatore, il cacciatore, il dietista, uno dei primi windsurfisti in italia… ma non raccontava mai la sua storia guardava sempre avanti ed ogni giorno ne inventava una nuova, io lo seguivo come un cagnolino e lo osservavo soprattutto quando degustava le prelibatezze che lui stesso amava cucinare. Penso che sia stato il papà che tutti avrebbero voluto avere, negli ultimi anni me lo sono goduto poco ma so che è stato con persone che lo hanno saputo amare ed apprezzare. Un saluto a tutti e grazie!”
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“Sono veramente dispiaciuto, ci mancherai”
Angelo Rusalen
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Vengo a sapere solo oggi della sua malattia e della sua scomparsa.Sei stato una persona meravigliosa,non dimenticherò mai quei natali passati assieme in montagna dove regnava il buon umore e la spensieratezza.Ti porterò nel mio cuore per sempre. Ciao Fulvio…
Luciano Colizzi
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Eri un leone, sei un leone, sarai sempre un leone e soprattutto sarai sempre qui con noi!!!!!
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Anche se erano tanti gli anni che ci dividevano sei stato mio amico, mio compagno di bridge, di pesca, di sci e mio suocero per tanti anni. Ti volevo bene e ti ricorderò sempre. p.s. a bridge non eravamo un granché ma sono stati anni bellissimi.
Renato Nunes
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