European Youth Championships (7)

Ieri, la rimonta della nostra squadra Under 26 poteva essere accompagnata dalla marcia trionfale dell’Aida, oggi, per rimanere a Verdi, non ci rimane, con ogni probabilità, che la marcia funebre.
La giornata è stata infatti un disastro dall’inizio alla fine, e ci ha fatti precipitare dall’empireo finalmente raggiunto ad un cupo Purgatorio, dal quale, però, sarà quasi possibile emergere emendati dalle troppe colpe a nostro carico.
Si è iniziato con una vittoria davvero risicata contro il Portogallo, che viaggiava sotto la media del “3”, concedendo ai nostri avversari oltre 50 IMP a base di orrori di vario genere, e si è poi continuato, al momento della verità, con due sonore batoste contro le due prime in classifica, Inghilterra e Olanda.
Il bronzo è così schizzato lontano, 22 VP da noi, e se l’argento è lì vicino, l’oro si trova però a quasi due incontri di distanza.
I primi sono sempre gli inglesi, i quali avevano vistosamente rallentato, come prevedibile, perdendo tre incontri degli ultimi quattro (e vincendone uno di misura) , prima di essere rivitalizzati proprio da noi. Fino al sesto posto, occupato dalla Polonia, si può dire che la lotta sia apertissima, ma al di sotto, è difficile immaginare dei rientri, anche se impossibile non è.
Oggi ci aspettano Israele, Austria e Bulgaria, ovvero un cammino di non più che media difficoltà, nel suo complesso, ma domani avremo Polonia e Francia. Insomma, ad esclusione dell’Austria, il calendario ci propone d’ora innanzi tutte squadre che sono nelle prime dieci, e tre su cinque ci sono davanti. Che dire? Niente di meglio per riscattarsi, facendo leva sull’orgoglio, ma non mi pare, purtroppo, guardandoli in viso, che i ragazzi possano recuperare una determinazione che non hanno fin qui avuto. Spero di sbagliarmi, e di grosso.
Gli Under 21 hanno fatto un onesto lavoro, come oramai dal secondo giorno in poi, perdendo di 5 IMP dalla Polonia in un incontro molto pulito (30-35), e battendo poi nettamente la Finlandia. Non si fossero portati dietro il fardello della partenza più che falsa, qualche speranza la potrebbero ancora contivare, ma hanno comunque dimostrato quella coesione, e quella voglia di ben figurare, che è mancata totalmente ai più grandi.
Volendo sognare, le medaglie sono distanti una trentina di VP, e devo dire che i ragazzi si meriterebbero di riuscire, per la serietà dimostrata, e per come sono stati tenuti bene insieme.
Oggi sono attesi da Israele e Latvia, ovvero due squadre che ci sopravanzano: l’occasione buona per rosicchiare dei punti preziosi, ma senza voler troppo chiedere, anche solo tenere il confronto darebbe un bel tono alla loro prestazione.
Davanti conduce l’Olanda, ma la classifica di testa si è fatta più compatta, con almeno quattro squadre ancora in lotta per l’oro.
Concludiamo con le signorine, le quali si sono difese più che bene, battendo l’Olanda in un incontro dal punteggio bassissimo (27-23, con le stesse carte con le quali gli Under 26 hanno fatto 70-56), poi perdendo con la Francia di 18 IMP, ma pagando dazio alla “vena” delle avversarie, capaci di chiamare uno slam piuttosto fortunoso (uniche nel palazzo) e carpire 13 IMP quando meritavano di perderne altrettanti. Infine, hanno strappato un “quasi” cappotto alle Ungheresi.
Si sono così staccate dal fondo, ma la secca ripartenza della Polonia, che da ieri strappazza tutte le avversarie, le ha lasciate ancora lontane 17 VP dalle medaglie, zona dove la Francia può già quasi dirsi d’oro, dato che vanta oltre 37 VP sulle seconde, le olandesi.
Oggi incontreremo Polonia, Francia e Ungheria. Con le baltiche abbiamo pareggiato in totale: un pareggio vero, e poi una vittoria quasi a “0” per noi, e l’opposto nell’iincontro successivo. Dobbiamo fermarle, e bene, se vogliamo ancora sperare. Con le transalpine abbiamo sempre perso, mentre contro l’Ungheria abbiamo ottenuto due vittorie modeste, ma abbiamo finalmente dilagato nell’ultimo match. Incrociamo le dita.
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