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European Youth Championships (2)

Domani si comincia, dunque, nel freddo che è tornato ad attanagliare Tromso dopo un illusorio scorcio di tiepido sole, beffardamente spuntato proprio il giorno dopo la fine del Campionato Open, e scomparso prima dell’inizio di quello giovanile.
I nostri rappresentanti devono far dimenticare l’esito davvero mediocre della spedizione polare dei più grandi, dalla quale sono mancati completamente i risultati di un qualche prestigio, se si eccettuano sporadici lampi (il principale, rappresentato dalla vittoria della squadra Zaleski nel Swiss di qualificazione del “Misto”, seguito però da una sconfitta già nei quarti; ed ottimo il secondo posto di Clair-Arslan nella EBL Pairs Cup, ovvero la “consolazione” – ma molto ben frequentata – del Coppie Miste).
Partiamo con fondate speranze di gloria sia tra i più grandi – Under 26, o Juniors – che tra le Girls, e certo non è per niente male nemmeno la nostra squadra Under 21 (o “Youngsters”), anche se in questo caso, data la consueta indecifrabilità del campo di gara, stimarne il valore assoluto è quasi impossibile.
I Juniors – si gioca un Round Robin di diciassette turni, venti mani per incontro – hanno un calendario molto somigliante a quello di due anni fa, quando illusero all’inizio, prendendo addirittura la testa per due giorni ed anche con largo margine, ma poi sprofondarono a metà classifica quando arrivarono i Pirenei. Anche in questa circostanza, infatti, non si vedono avversari di rango sul loro cammino (o almeno pronosticabili tali) – ad eccezione forse della Turchia già nel secondo incontro – fino quasi a metà gara, mentre finiranno col botto: Polonia e Francia negli ultimi due incontri.
Una lettura ottimista potrebbe portare a dire che avranno il tempo di rodarsi, e che avranno così modo di arrivare al meglio agli scontri decisivi per l’alta classifica, e qui mi fermo: il pessimismo lo lascio ad altri.
Detto della Turchia nel secondo turno, l’esordio ci vedrà affrontare il Galles, certo non uno spauracchio, sulla carta, mentre concluderemo la giornata con la Germania, anch’essa non una formazione delle più quotate. Guardando fuori da casa nostra, spicca nel secondo turno lo scontro tra Israele e Svezia.
Il calendario degli Youngsters – qui gli incontri sono quindici, e sempre su venti smazzate – è difficilissimo da valutare, causa, come già detto più volte, l’impossibilità di aggrapparsi a dati di una qualche solidità. L’unico elemento che offre appigli è la tradizione delle nazioni di appartenenza, e se questa ha un qualche valore, allora posso dire che il cammino degli azzurrini si presenta abbastanza equilibrato, a partire da domani.
I più giovani affronteranno, nell’ordine, Inghilterra, Russia e Svezia. Normalmente medi i primi, modesti i secondi, ma campioni del mondo in carica i terzi. La giornata potrebbe quindi già dare qualche idea seria sulle nostre capacità, e sulla possibilità di ben figurare. Più in generale, questi primi tre incontri hanno la potenzialità di svelare molto sui valori in campo, dato che già all’esordio si scontreranno Svezia e Israele, e subito dopo se la vedranno Polonia e, di nuovo, Israele.
Le Girls, le quali giocheranno più di tutti – per loro venti incontri, ovvero un Round Robin di cinque incontri ripetuto quattro volte – avranno nella giornata Norvegia, Polonia e Olanda nell’ordine, ovvero un’inizio presumibilmente molto morbido, e poi due delle tre avversarie storiche degli ultimi anni. Sia Olanda che Polonia sono state ben più rimaneggiate della nostra stessa formazione, così che solo i fatti potranno dirci quale sia la loro reale qualità – incertezza che insiste anche sull’Italia, peraltro – ma si tratta pur sempre di nazioni abituate a sfornare talenti a getto continuo, grazie ad un imponente bacino d’utenza. Fuori da casa nostra, si segnala Olanda-Francia nel primo turno.
Si gioca alle 10.00 (fino alle 12.50), alle 14.00 (fino alle 16.50) e alle 17.10 (fino alle 20.00). Quattro incontri per turno saranno trasmessi su BBO.

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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