
Dopo la prima frazione, DIAMOND conduceva per 40, significativi IMP, ma la strada era ancora lunga, con ben quarantacinque smazzate ancora da giocare, e LAVAZZA fornita di interpreti capaci di qualunque impresa.
Il secondo tempo doveva essere il più tranquillo dei quattro, con pochi punti complessivamente scambiati, ed un solo swing in doppia cifra, ed è cominciato con una mano del tutto pari: ogni singola licita è stata la stessa nelle due sale:
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Poi, LAVAZZA ha guadagnato un punticino, grazie ad una scelta davvero curiosa di Geoff Hampson.
Posso capire il non dire 2 subito, ma mi è del tutto incomprensibile la scelta di non dirle nemmeno dopo. Norberto è caduto di una presa per -50, ma Duboin ha fatto 2
segnando 90. Giusto un piccolo morso al vantaggio degli avversari ma, come diceva Mao, “una lunga marcia comincia con un singolo passo”.
E’ seguita un’altra mano inutile, un 4+1 davvero insignificante, e poi un passo più lungo, non senza un qualche aiuto della dea bendata.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Greco-Hampson hanno trovato la loro manche, in zona e con 26 punti sulla linea, ma se l’operazione è riuscita, il paziente è stato condannato dalle Quadri 3-1 mal messe. Un duplice “-2” ha assommato 100 a 200, per un totale di 7 IMP.
Subito dopo, una mano pari, ma poteva, e forse doveva, essere dispari, anche se di soli 2 IMP.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Per cominciare, 3SA non è un gran contratto, reso accettabile solo dal 10 in Nord, e dovrebbe portare solo nove prese contro le undici, (quasi) blindate, di 4
. Tuttavia, la difesa non è stata delle migliori, e Madala ha allineato undici prese. In particolare, dopo l’attacco a Fiori per il Re e l’Asso, tre giri di Picche, una Cuori filata ed il
K, Ovest dopo aver preso non ha continuato Fiori (evidentemente, qualcosa negli scarti di Est sulle Picche non deve aver funzionato).
Con la mano seguente, DIAMOND è tornata ad accumulare punti.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
E’ curioso come nessuna delle due coppie sia riuscita a trovare il fit a Picche, che avrebbe prodotto nove, facili prese, specie nel caso di Duboin-Zia, che non hanno dovuto subire alcuna competizione (forse c’è qualcosa che lo rende complicato, nell’ambito dei loro accordi). Lo sbilancio c’è però stato grazie al gioco col morto.
Madala ha attaccato di J, che è arrivato alla Dama di Est, il quale ha proseguito a Picche per l’A di Sud che ha ripetuto il colore per il Re del morto.
Greco ha mosso una Quadri, e Sud ha vinto con la Dama per incassare il J su cui Norberto ha gettato una Fiori. Fiori, ora, per il Re e l’Asso, e poi la giocata chiave: A
e Cuori.
La difesa era ora impotente: Agus ha incassato l’A e proseguito Fiori (migliore difesa è il giocare subito Fiori prima dell’
A, ma il dichiarante può vincere lo stesso, giocando per due sole atout in Sud, ed il gioco precedente sembra far pensare che lo avrebbe fatto, come dimostrato anche da quello che ha fatto nella realtà), ma Est ha tagliato e presentato una Picche vincente, lasciando Nord senza risorse: tagliando, concede al dichiarante il
K, non tagliando, la permette invece la prosecuzione successiva a tagli incrociati.
Duboin, il quale, va ricordato, non aveva indicazioni dalla licita, ha ricevuto invece l’attacco a Quadri, ed il ritorno di Q vinta dal Re. Ancora Quadri per l’Asso di Sud che ha incassato due Picche mentre Nord scartava Fiori. La posizione raggiunta era sostanzialmente la stessa dell’altra sala, ma quando Sud ha proseguito Fiori, il dichiarante ha incassato due prese ed ha poi continuato con un terzo giro, tagliato con l’8 e surtagliato, e successivamente ha fatto il sorpasso al
K subendo poi la promozione del
9. -1 e 4 IMP a DIAMOND.
LAVAZZA ha recuperato 3 IMP nella mano successiva, anche se potevano, e dovevano, scriverne 4 gli avversari (notate quante volte, nel corso dei quattro tempi, ho affermato la stessa cosa: DIAMOND ha perso mille occasioni).
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Greco aveva nove, facili prese nel suo contratto, dopo l’attacco a Quadri – ci vuole l’attacco in atout per impedirle – ma ha clamorosamente pasticciato, probabilmente a causa di una temporanea distrazione (un errore del genere col morto è rarissimo a questi livelli, e Greco è in generale davvero fortissimo nel muovere le carte).
Dopo l’A Norberto ha mosso Cuori – Picche non serve a niente in questo momento – e tutto ciò che doveva fare Est era incassare due Fiori cedendo nel frattempo il Re, e poi proseguire a tagli incrociati. Invece, dopo l’
A ha giocato Quadri scartando Fiori dal morto! Poco male, se solo avesse messo l’Asso sul ritorno Fiori di Nord, visto che con le Quadri com’erano poteva affrancarne una per scartare la seconda Fiori, ma ha invece fatto l’impasse, finendo così miseramente down al costo complessivo di 7 IMP.
Poi due mani pari, ma se la seconda era un banale 3SA per nove, banali prese, non così scontata era la prima.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
5 non è il meglio che c’è nella mano: 3SA è indubbiamente superiore, e dovrebbe produrre meno punti. Tuttavia, oltre ad essere nella circostanza di battuta, la difesa si è persa un Asso da un lato, mentre dall’altro Greco non ha saputo far di meglio di dieci levee.
Nelle due mani seguenti, DIAMOND è passata a condurre anche nella frazione, grazie ad un’azione molto aggressiva di DIAMOND nel primo caso, e ad un gioco forse troppo creativo di Madala nell’altro.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Il barrage di Diamond ha lasciato Duboin senza altra scelta che non 3SA, e l’infelice contratto è rapidamente caduto di due prese, ovvero la stessa sorte di 2. 7 IMP ai “cattivi”.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Tutti e due gli Ovest hanno attaccato a Cuori per il Fante e l’Asso, ma mentre Diamond ha continuato nel colore, e con le carte com’era ha poi obbligato la difesa a creargli una sesta presa, Agustin ha continuato Picche (!), sbloccando il colore per E/O e concedendo così il -3. Naturalmente, l’intenzione di Sud era quella di provocare il ritorno a Fiori, al costo di una presa per un possibile contratto, quindi tutt’altro che una sciocchezza, da parte di quel formidabile “creatore” di prese di Madala.
Poi, l’unico swing significativo del tempo, a favore di LAVAZZA, in una mano divertente.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Per cominciare, dove Sud ha detto Passo, N/S non hanno avuto difficoltà a trovare il fit a Picche e giocare la giusta manche, mentre dove ha aperto stavano per giocare un parziale nel colore sbagliato, ed hanno finito per giocare manche nel medesimo colore!
Madala non ha avuto ovviamente problemi in 4, mentre Platnik in 4
, fuorviato dall’intervento di Zia, ha giocato il J
di mano per la Dama ed il Re, e non si è ricreduto nemmeno quando sulla piccola del morto non è comparso il 10. 10 IMP ai “buoni”.
Poi un 4 per entrambe le squadre, nessuna delle quali può però andare fiera del controgioco.
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Zia, che qualche ragione forse l’aveva, il pasticcio lo ha combinato nella seconda presa: attacco J, filato da Nord, e ritorno
A e Fiori. Sipario. Greco, invece, ha aspettato più a lungo, e quindi con molta maggiore colpa.
Madala ha vinto al morto l’attacco a Quadri per fare, e perdere il sorpasso a Cuori, e dopo un’altra Quadri ha battuto atout finendo al morto, da cui ha mosso Fiori. A questo punto, una fastidiosa mosca deve aver punto l’americano in Est, perché non si spiega altrimenti mettere l’A, per pareggiare, ingloriosamente, il board.
Di seguito, un 4-1 su tutti e due i tavoli, questo davvero banale, e infine 2 IMP per LAVAZZA grazie al miglior Grande Slam disponibile tra quelli di battuta: 7SA, non difficile da dichiarare con 37 sulla linea!
Sala Aperta:
Sala Chiusa:
Duboin è andato a peso (la sequenza del compagno mostrava almeno 22), e se la carta cruciale era il J, è anche vero però che Zia poteva averne altre di carte utili per rendere tredici prese di battuta. Greco-Hampson hanno invece trovato brillantemente il fit a Fiori, e se è vero che si può andare sotto con la 5-0 di atout (ma non sempre), e che si può prendere un taglio sull’attacco, a carte su 7
potrebbe essere meglio di 7SA.
Con questi spiccioli, LAVAZZA ha concluso il tempo sul 23 a 14, con ancora 31 IMP da recuperare nei due tempi rimanenti.