8 Marzo: forza Donne!!!

Cara Redazione,
oggi è la festa della Donna. Nel mondo del Bridge certamente, è un dato di fatto, la donna non primeggia nelle classifiche open redatte dalla WBF.
Anche in discipline accumunate negli sport della mente, come scacchi, go o altro, i maschietti la fanno da padroni. Se poi esaminiamo la percentuale di personale a livello dirigenziale nelle aziende dell’Europa continentale, possiamo constatare che la quota “rosa” è abbastanza misera. Per di più, risalendo di qualche decennio nel tempo, vediamo che il diritto al voto delle donne è cosa relativamente recente.
Le principali religioni monoteistiche hanno suffragato questo stato di cose negando alle donne il diritto al sacerdozio, a diventare Iman o Rabbino.
In Europa, poi, l’Inquisizione ha mandato in fumo, bruciandole sul rogo, più di 30.000 “streghe”, le ultime, in ordine temporale, nel non lontano 1700 con l’accusa più comune di essere state sorprese mentre copulavano col maligno.
Tirando due conti, vogliamo forse sostenere che le donne sono così poco performanti perché hanno un’intelligenza inferiore?
Se qualcuno la pensasse ancora così, farebbe meglio ad esaminare i dati statistici USA che provano che Società aventi un CdA composto anche da donne ottengono migliori risultati di quelle Società che hanno un CdA composto da soli uomini.
Agli albori dei tempi, l’uomo, grazie alla superiore forza fisica ed alla civiltà della clava, era l’incontrastato capo cui la donna doveva ubbidire.
Nei secoli che sono seguiti, questo stato di cose è continuato anche grazie all’atteggiamento avuto dalle varie religioni.
E’ provato che nell’espletamento di qualunque disciplina, maggiore è la fiducia in se stessi e migliori saranno i risultati ottenuti a parità di oggettiva abilità.
E’ quindi decisamente possibile che persone discriminate per millenni come socialmente inferiori (per secoli si è discusso se le donne avessero un’anima) si portino dietro un complesso d’inferiorità che ne infici, de facto, l’efficienza delle prestazioni.
Nella mia vita professionale mi è capitato di promuovere personale di sesso femminile a livello dirigenziale e solo raramente ho avuto cattive sorprese, imputabili, purtroppo, solo a me stesso.
In ogni Bridge club che io conosco, le donne rappresentano molto spesso non solo la maggioranza numerica dei membri, ma anche l’ anima del circolo.
E’ quindi molto probabile ed auspicabile che, fra non molto, nelle classifiche open della WBF comincino ad apparire rappresentanti della quota rosa con buona pace di qualche pretenzioso maschietto che le chiama ancora “donnette”. Forza donne !!!