
Ho notato che sempre più coppie che giocano Quinta Nobile, Fiori di 2+ carte e Quadri 4+ carte, dopo l’apertura del compagno di 1 mostrano il cartellino dell’Alert spiegando che avendo la 4/4
/
loro aprono di 1
.
Tutte le volte che ho chiesto a quanti usano questa convenzione il motivo “tecnico” di una tale scelta, non ho mai ricevuto una risposta soddisfacente: più o meno tutti rispondono che in questo modo, essendo già incerto il numero di carte di Fiori dopo l’apertura di 1, non resta incerto anche il numero di carte di Quadri, che sono sempre almeno quattro.
Ho provato anche a chiedere a qualche “istruttore”, ricevendo risposte più o meno dello stesso tipo.
Questi motivi mi lasciano un po’ perplesso, perché, dopo un’apertura di 1, il compagno non può sapere se, avendo l’apertore Quadri e Fiori, queste sono 4/4, 5/4 o 5/5 e così via, e poi perché, usando uno stile dichiarativo di tipo “standard”, dopo l’apertura di 1
e la risposta di 1
, non vedo cosa vieti all’apertore, avendo la 4/4
/
in una mano limitata, di rialzare a 2
, trovando un ragionevole contratto ad atout, con un fit di almeno 8 carte.
C’è qualche “ragione tecnica” che mi sfugge della convenzione di aprire di 1 avendo la 4/4
/
?
Vi sarò molto grato se vorrete darmi un eventuale vostro parere/chiarimento in merito,
intanto vogliate ricevere i miei migliori saluti
Claudio Benevento (BND077, Bridge Club Desio)
Caro Claudio,
ho risposto numerose volte a questa domanda, ma mi ripeto volentieri.
In principio – quel trattamento è di origine francese – l’idea nacque per permettere all’apertore di mostrare sempre entrambi i minori, quando non avesse altra conveniente ridichiarazione.
Mi spiego: supponi di avere Ax
xxx
KQxx
Axxx. Apri di 1
, e devi replicare dopo 1
del compagno. Ora, la licita di 1SA ha il chiaro difetto di far giocare i Senza – se così si deve – da chi ha tre cartine di Cuori, mentre aprendo di 1
si ha la possibilità di dire 2
.
A tal punto si è spinto questo approccio, che i francesi solevi – e ancora lo fanno – aprire di 1 anche in canapè, con quattro Quadri e cinque Fiori.
Naturalmente, lo schema non era rigido: se si avevano carte che permettevano di dire comunque 1SA si apriva di 1, e così via declinando sfumature interpretative, e possibilità tecniche offerte dalla mano.
Tu mi dirai, però, che questo stile era inserito in un sistema diverso – in Francia si usava, e si usa, lo schema “miglior minore” – e che nel caso nostrano non c’è flessibilità. Vero, ed infatti anche dove si giochi “Quadri Quarte”, come in Olanda, o in alcuni paesi nordici, o nella comunità di esperti americani – la massa negli USA utilizza “il miglior minore” – si apre più spesso di 1 che non di 1
.
Francamente, trovo che i “contro” siano più dei “pro”, ma tra i fautori di questo schema ci sono fior di esperti nostrani – anche se non mancano, tra gli stessi, i detrattori – così che non mi sento di spingere la mia critica troppo a fondo.
Personalmente, preferisco l’approccio francese: dipende dalle carte.
Cari Saluti,
Maurizio Di Sacco