Uno swing inatteso alla Champions’ Cup

Claudio Nunes pensieroso e circondato di angolisti durante la European Champions’ Cup
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A Milano, presso la sede della nostra Federazione, è in corso la European Champions’ Cup, la Coppa dei Campioni d’Europa. A questa competizione di altissimo livello, ogni anno, sono ammesse solo dodici squadre:
– le formazioni più forti delle Nazioni classificate dal primo al decimo posto nei Campionati Europei a Squadre (European Teams Championships’). Ognuno di questi Stati schiera la formazione vincitrice dei propri Campionati nazionali.
– i Campioni in carica
– una formazione del paese ospitante.
Ecco una mano tratta dalla prima giornata di gara. In questa prima fase, tutte le squadre si affrontano in un girone all’italiana; le prime quattro poi accedono alla Semifinale, e continuano quindi a competere per il titolo. Le rimanenti, invece, si sfidano per le altre posizioni della classifica.
Dai bollettini della European Champions’ Cup, articolo di Jos Jacobs
Ecco il board 8 del quarto round della fase di qualificazione. Dei sei incontri in corso, solo in due match a entrambi i tavoli di Aperta e Chiusa è stato chiamato il contratto di 4. In tutti e due gli incontri, ad un tavolo si è mantenuto l’impegno e all’altro no. Inoltre, in entrambi i match, ad uno dei due tavoli si giocava contrati. E ancora, in ognuno dei quattro tavoli si è prodotto un diverso risultato: 590, 420, -50 e -100; questi punteggi hanno portato a doppi score in entrambi i match. Ma ciò che conta di più è questo: credo che a 4
si debba sempre andare down, a patto che Nord attacchi atout – cosa accaduta a nessuno dei quattro tavoli!
Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo nell’incontro fra Monaco e Bamberg Reiter.
Piekarek, in Nord, ha attaccato Quadri per la Dama del compagno e l’Asso del dichiarante, che ha immediatamente giocato il J. Smirnov ha preso con il Re e ha proseguito con due giri di Fiori. Nunes ha tagliato al secondo giro, ha incassato
A e
K, è andato al morto con l’
A, ha scartato una Picche sul
10 e ha tagliato una Fiori in mano, con l’intento di procedere poi con un taglio a Picche. Ma Piekarek ha surtagliato ed è tornato in atout… un down.
Anziché attaccare atout, Helgemo è uscito a Picche. Il dichiarante ha giocato tre giri di Picche tagliando l’ultimo con il 2. Ha poi giocato Quadri per la Dama di Sud e l’Asso della mano e intavolato il
J, preso da Sud con il Re. Helness non ha potuto far altro che tornare Fiori, per il Re secco di Ovest e l’Asso di Nord. Con il
10 franco a disposizione per lo scarto dell’ultima Picche, il dichiarante Häusler a questo punto ha pagato ancora solo una presa in atout. Questo è stato il primo dei due swing “tardivi” messi a segno dai tedeschi, che hanno permesso loro di pareggiare alle ultime mani l’incontro con Monaco.
Traduzione dall’inglese a cura di Francesca Canali