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C’è stata un’importante novità, qui in Cina: l’imponente copertura televisiva dell’evento. Vedere delle telecamere in giro non è il realtà cosa nuova, né lo sono trasmissioni dal vivo, che già si effettuano durante lo Sport Accord di Pechino da quattro anni.
Tuttavia, il dispiego di forze visto qui, e la quantità di riprese effettuate, non ha precedenti. Ci sono infatti ben tre stazioni televisive collegate, tra le quali l’emittente dello stato, alla quale tutti i locali si riferiscono con riverente rispetto, ed ai cui bisogni tutti sono proni.
Quest’ultimo aspetto ha avuto un riflesso molto negativo sugli aspetti organizzativi della manifestazione, ed in particolare ha sottoposto lo staff ad uno stress ben maggiore del solito. Non sono state infatti rare le occasioni nelle quali si è stati costretti a spostare orari, a modificare allestimenti, a cambiare l’allocazione di questa o quella parte di una competizione, sempre inseguendo i capricci della CCNTV e del suo satellite.
Molte sono state le notti bianche passate a spostare tavoli e attrezzature, e non si può per questo non pagare un grande tributo di gratitudine a chi ha dovuto dedicarvisi. Molte delle persone che lo hanno fatto sono italiane, e la nostra Federazione non può che esserne orgogliosa. Per parte mia, non potrei chiedere di meglio dai miei collaboratori: sono amici, ed eccezionali professionisti, e qui includo, ovviamente, anche gli stranieri.
Anche i giocatori sono stati soggetti a qualche sballottamento, dovuto ad alcuni cambi nel programma del gioco, ma tranne rare eccezioni, hanno tutti compreso quanto alla fine la presenza televisiva sia importante. In Cina, per il momento, ma speriamo anche altrove, nel futuro. Del resto, non si può dimenticare come siano molti gli avvenimenti sportivi che si disputano a volte ad orari assurdi, od in condizioni climatiche avverse, inseguendo le richieste dei padroni dei satelliti e degli sponsor che li alimentano. Chi ha (almeno) la mia età, non può non ricordare il match di boxe tra Alì e Foreman, che ebbe luogo alle quattro del mattino di Kinshasa, in modo da consentirne la messa in onda in “prime time” negli USA. Per chi non lo abbia visto, consiglio caldamente di procurarsi il meraviglioso film “Quando eravamo Re”, che racconta la vicenda.
Mi perdonerete se vi ho tediato con questa lunga tirata, ma di bridge poco ho da raccontarvi, come spesso accade quando ci siano solo eventi a coppie in gioco. Quel poco, però, racconta di un fatto importante per i nostri colori, ovvero il terzo posto nella finale Open di Lanzarotti-Manno, i quali dopo una partenza al 44% nel primo turno, hanno innestato la marcia più alta, concludendo le cinquantotto smazzate di giornata con oltre il 58% (58,44). Conducono i giovani francesi Bessis-Lorenzini con il 61,07%, seguiti dagli israeliani Friedlander-Liran con il 58,57%,. Dopo i tre di testa c’è già un bel buco, considerato che i quarti sono staccato di oltre il 3%.
Oggi le ultime quarantotto smazzate, e poi sapremo chi si fregerà di uno dei tre titoli di maggior prestigio di tutto il calendario internazionale.
Coppie Open – dopo 58 mani su 106
Assai meno buone le notizie che provengono dal settore femminile, dove le nostre Botta-Chavarria non sono riuscite a fare di meglio del 47,9%, buono per il quattordicesimo posto. Le due ci hanno abituato a delle belle rimonte, ma certo che questa volta l’impresa sembra particolarmente ardua: davanti c’è un muro di teste coronate, condotto da tre coppie di casa, a conferma della grande tradizione locale in campo Women. Si sono tuttavia giocate quaranta mani, e ne mancano quarantaquattro: incrociamo le dita.
Coppie Women – dopo 40 mani su 88
Concludiamo la carrellata sulle finalissime con i Senior, che di mani ne hanno giocate cinquantadue, e sono attesi da ulteriori trentanove (se vi state domandando il perché delle differenze, ebbene le stesse sono dettate sia dai numeri iniziali di partecipazione, e dunque dalle diverse dimensioni delle diverse finali, sia, indovinate un po’, dalle necessità televisive – oggi andranno in diretta le donne dalle 17.00 alle 19.00 locali – che richiedono di modulare i tempi, e dunque le mani da giocare, in maniera da incontrare la “finestra” di disponibilità del satellite). Le percentuali sono qui ben più basse che nelle altre due competizioni, data la maggiore omogeneità, ovvero, dato lo stuolo di campionissimi presenti, l’appiattimento verso l’alto del campo di gara.
I leader, tuttavia, i polacchi Kowalski-Romanski, hanno un ampio margine sugli inseguitori indonesiani, staccati di circa il 3,5%.
Coppie Senior – dopo 52 mani su 91
Infine, vi do conto anche della Finale B, dove avevamo in gara Di Franco-Zanasi. Una volta di più, i ragazzi non hanno trovato il ritmo giusto, concludendo con un mediocrissimo settantanovesimo posto nell’ambito dei centodieci partecipanti, peraltro per la maggior parte di levatura tutt’altro che modesta. Hanno vinto due cinesi di Honk-Kong, Fugn-Cheung.
Finale B