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European Championships 2014 (2): analisi e pronostici di Maurizio Di Sacco

Opatija european championships 2014

Ancora meno di 48 ore, e poi i rappresentanti italiani si siederanno ai tavoli per cominciare l’avventura europea (a dire il vero, questo limite temporale si applica ai soli Seniores, perché Open e Women iniziano nel pomeriggio di domenica).

Le nostre tre formazioni hanno avuto genesi diverse, ma in ogni caso riconducibili ad un meccanismo comune, quello delle selezioni, e se questa è stata la norma per i Seniores nell’arco dell’intera esistenza della categoria, per Open e Women si è trattato invece del contrario: gli esempi, in passato, sono stati molto pochi.

Sia Open che Seniores hanno affrontato una selezione a squadre, svolta con meccanismi simili, ma mentre la formazione Open ha avuto vita facilissima dall’inizio alla fine, quella Seniores ha dovuto lottare duramente per emergere alla fine dai flutti. Le donne, invece, la selezione hanno dovuto svolgerla a coppie, passando attraverso diverse fasi che hanno via, via scremato il gruppo originale, per poi allenare e testare in competizioni successive le sopravvissute.

Un primo punto meritevole di analisi viene proprio da questa diversa genesi: le formazioni che squadre erano fin dall’inizio, dovrebbero avere una loro compattezza intrinseca, mentre altrettanto non si può dire delle tre coppie, le quali si sono anzi duramente combattute durante la selezione. Questo è un rilevante elemento che, negli anni, ha visto abbandonare in molti paesi selezioni fatte con questo metodo. Tuttavia, non c’è niente di scontato in questo campo, e vale la pena di notare che tutte e sei le giocatrici, con l’eccezione dell’esordiente Margherita Chavarria, hanno giocato insieme innumerevoli volte, anche in manifestazioni internazionali, e che sono tutte amiche tra di loro. Paradossalmente, sono sulla carta meno omogenee le altre due formazioni.

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Pronostici – Serie Open

La rappresentativa Open presenta solo tre, dei sei campioni del mondo in carica: Lorenzo Lauria, Antonio Sementa e Alfredo Versace, e degli altri il solo Francesco Angelini ha già calcato queste scene (a Salsomaggiore nel 2002, oro col record di punteggio, e a Pau nel 2008, quinto posto, il peggior risultato degli ultimi vent’anni, ma certo non scadente in assoluto). Leonardo Cima e Valerio Giubilo, tuttavia, hanno alle spalle una qualche carriera internazionale e, in particolare, l’argento nella Champions Cup di Eilat nel 2012. Con la squadra ANGELINI hanno inoltre inanellato una lunga serie di risultati di prestigio a livello nazionale.

Se è difficile aspettarsi la medaglia d’oro – obiettivo definito spavaldamente, ma con provata ragione, “minimo” dal 1997 in poi – visto quanto navigate sono le avversarie più titolate, è invece ragionevole auspicare l’ambita qualificazione ai mondiali “indiani” del prossimo anno, appannaggio delle prime sei classificate. Sarà una dura lotta, ed un ruolo importante lo giocherà la gestione dello spogliatoio da parte del capitano, Ercole Bove.

Con Italia e Olanda rimaneggiate – agli “orange” manca la coppia regina Brink-Drijver, attratta dagli Yuan offerti loro per giocare un campionato in Cina – il pronostico è tutto per Monaco, alla quale sembrano poter opporsi, almeno sulla carta, solo Svezia e Polonia. Sono però queste due nazionali che hanno dato prova di grande discontinuità, negli anni, a dispetto di formazioni più o meno stabili nel tempo. I nordici, tuttavia, hanno trovato negli ultimi tempi maggiore solidità, ed è forse da loro che può scaturire la sorpresa più importante, così come già capitato alle Olimpiadi (World Games) di Lille nel 2012.

Un passo indietro rispetto a queste tre, oltre ai nostri ci sono tutte le squadre capaci della qualificazione mondiale negli ultimi anni: Germania, Bulgaria, Russia, Danimarca e Francia (quest’ultima unanimemente considerata più pericolosa del solito). Insidie possono poi venire soprattutto da Israele, attesa molto in alto e in grado, se trova il giusto ritmo, di lottare addirittura per le medaglie, Norvegia e Inghilterra. Difficile che altre squadre possano inserirsi nella lotta per i sei posti più pregiati, tranne forse l’Irlanda, capace in passato di sporadici exploit di rilievo (bronzo a Varsavia 2006), e la sempre temibile Islanda.

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Pronostici – Serie femminile

Le signore hanno sulla carta un cammino più semplice del solito, perché almeno una delle classiche corazzate, la Francia dominatrice della scena insieme all’Inghilterra nelle ultime edizioni, non presenta qui il meglio del quale dispone, e un pochino rimaneggiate sono anche Svezia e Polonia. Il campionato femminile, al contrario di quello Open che è molto più fluido ed omogeneo, è tradizionalmente spezzato in tronconi impermeabili tra di loro, ma questa volta la situazione rischia di essere diversa, e la differenza gioca a nostro vantaggio.

Per quanto riguarda la medaglia più pregiata, difficile che qualcuno riesca a mettere il dito tra Inghilterra e Olanda, sulla carta almeno un gradino sopra le altre, ma al di sotto c’è spazio per diverse nazionali: anche qui l’Italia, e poi Svezia, Polonia, Russia, Francia e Danimarca. Subito dopo, possibilità interessanti anche per la Croazia padrone di casa, la Norvegia e quella Turchia capace di ottimi risultati nel recente passato (Campione d’Europa negli Open Championships di Poznan nel 2011).

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Pronostici – Serie Senior

I Seniores almeno sulla carta sono la nostra punta di diamante, ovvero l’unica squadra delle tre dalla quale potrebbe venire un titolo continentale senza causare sorprese. Nel recente passato, due sono stati i risultati più prestigiosi ottenuti nella categoria: il bronzo di Ostenda 2010, ed il quinto posto di Shang Hai 2007. Della prima squadra, sono presenti Carlo Mariani e Franco “Didi” Cedolin, mentre deIla seconda facevano parte lo stesso Mariani e Guido Resta. I loro più fieri contendenti saranno sicuramente i francesi e i polacchi, autentici Assi pigliatutto della categoria, a livello mondiale. Dietro l’Inghilterra, “mondiale” a San Paolo 2009, ma incapace di ripetersi a quei livelli da allora (senza nemmeno andarci vicino), ed eterne incompiute quali Svezia e Danimarca. Poi Turchia, Belgio e Scozia, e direi niente altro, almeno in chiave qualificazione mondiale.

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Domani vi presenterò quello che è il cammino delle formazioni azzurre, quale disegnato dal calendario.

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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