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Errato Alert: come deve comportarsi il compagno?

Caro Maurizio,
potresti gentilmente darci qualche consiglio pratico sul comportamento che deve tenere il compagno di colui che ha dato una spiegazione sbagliata (ovviamente sull’ultima licita del partner): lui sa che è sbagliata e che può fuorviare gli avversari.
Grazie e cordiali saluti.
Roberto Franchi (FRT001, C.lo del Bridge Trieste)

Caro Roberto,
la domanda che poni non ha, di fatto, una risposta nei termini proposti.
Non ci sono infatti “consigli pratici” che si possano dare, ma solo richiami alla normativa che questo argomento tratta. Da quelli, si può almeno capire cosa non si deve fare.
Vediamo prima i due Articoli chiave, e poi cercherò di farti un riassunto:

Articolo 21 del Codice di Gara, paragrafi F4/5
4. Se un giocatore, successivamente, si accorge che la sua spiegazione era stata erronea o incompleta, egli deve chiamare l’Arbitro immediatamente, il quale applicherà l’Articolo 21 del Codice di Gara, paragrafo B o l’Articolo 40 del Codice di Gara, paragrafo B4.
5. (a) Un giocatore il cui compagno abbia fornito una spiegazione sbagliata non può correggere l’errore durante la licitazione, né può indicare in qualunque modo che sia stato commesso un errore. La fattispecie “Spiegazione sbagliata” include qui il mancare di Alertare, o la mancata notifica, da effettuarsi in conformità ai termini richiesti dai regolamenti, o un Alert (o una notifica) che i regolamenti non richiedano.
(b) Un giocatore è tuttavia obbligato a chiamare l’Arbitro, e ad informare i suoi avversari che è sua opinione che la spiegazione data dal compagno era erronea (vedi Articolo 75 del Codice di Gara) ma solo alla prima opportunità legale, la quale è:
(i) per un difensore, al termine del gioco.
(ii) per il dichiarante, o il morto, dopo il Passo finale della licitazione.

Articolo 75 del Codice di Gara, paragrafo A
A. Errore che sia causa di un’Informazione Non Autorizzata
Tanto che la spiegazione di Nord fosse una corretta esposizione dell’accordo di coppia, come no, Sud, avendo ascoltato la spiegazione di Nord, sa che la sua licita è stata malintesa. Tale conoscenza rappresenta “un’Informazione Non Autorizzata” (vedi Articolo 16 del Codice di Gara, paragrafo A), cosicché Sud deve obbligatoriamente essere molto attento nell’evitare di trarre alcun vantaggio da tale Informazione Non Autorizzata (vedi Articolo 73 del Codice di Gara, paragrafo C). Se lo fa, l’Arbitro dovrà assegnare un punteggio arbitrale. Incidentalmente, se Nord replica 2SA, Sud possiede l’Informazione Non Autorizzata che il compagno ha semplicemente negato il possesso di quarte maggiori; la responsabilità di Sud è tuttavia quella di agire come se Nord avesse effettuato un forte tentativo di manche a dispetto della risposta debole, mostrando una mano massima.

In sintesi: il giocatore che ascolti il compagno dare una spiegazione non conforme alle sue carte – poco importa, come spiega l’Articolo 75 del Codice di Gara, paragrafo A, che la spiegazione sia davvero erronea, o che erronea fosse la licita – viene in possesso di un’INA, la quale non può essere utilizzata (per gli aspetti etici della questione, vedi anche l’Articolo 73 del Codice di Gara, paragrafo C). l’INA è rappresentata da fatto che lui sa esserci stata un’incomprensione.
Sul momento, non deve fare assolutamente niente: se infatti prova a correggere la spiegazione, o se fa un qualunque gesto di insofferenza o di stupore o, peggio, chiama l’Arbitro, ad avere un’INA saranno entrambi i compagni, e non più uno solo!
Fino a che la licita non si concluda – e qualora sia difensore anche durante il gioco – deve rigorosamente comportarsi come se il compagno avesse fornito una spiegazione conforme alle carte, e non viceversa (come invece sa). Facciamo un esempio classico: 1SA a destra, ed il nostro eroe di turno dice 2Fiori avendo Picche KQx Cuori x Quadri AQx Fiori KQxxxx. Lui lo intende naturale, ma il compagno lo spiega come Landy (lo ribadisco: non ha nessun rilievo chi abbia ragione), e sul Passo a sinistra dichiara 2Picche. L’interferente deve ora comportarsi come se il compagno avesse spiegato 2Fiori come naturale (o meglio, come non avesse spiegato niente, né Alertato), e quindi di conseguenza ad una licita di 2Picche quale naturale, e saltare a 4Picche, a rischio di giocare nella 3-3; e questo, naturalmente, anche se venisse Contrato.
In sostanza, deve bere l’amaro calice fino in fondo, senza lasciare una sola goccia di veleno, causa l’obbligo etico di cui all’Articolo 73 del Codice di Gara, paragrafo C.
Tuttavia, qualora risulti essere dichiarante o morto, fatto salvo quanto sopra in merito all’INA, deve – come dice l’Articolo 21 del Codice di Gara, paragrafo F5 – avvertire gli avversari prima dell’attacco.
Cordiali Saluti,
Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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