Chi trova un board trova un tesoro

Ho trovato questa mano interessante un po’ per tutti, coppie, Allievi o chi vuole comunque imparare, ed anche esperti.
Il vostro compagno apre in sottoapertura a Cuori ed il vostro avversario di sinistra, dopo che il suo compagno ha mostrato una buona mano con le Quadri, finisce per giocare 3SA. La mano è tratta dalle selezioni seniores per la nazionale ed è effettivamente stata giocata, con contratto quasi unanime di 3SA.
Avete:
KJ105
J75
643
Q108
Il partner attacca di K e vedete al morto:
AQ74
–
AQ9752
AJ6
E già siamo al primo punto di interesse. Banalmente, se riuscite a segnalare al partner la presenza del Fante nella vostra mano, la smazzata è conclusa a vostro favore (per il momento fidatevi, poi vedrete tutta la mano).
Tuttavia, visto come sono andate le cose a vari tavoli, tanto banale la prosecuzione a Cuori non è stata. A parte chi ha sbloccato il Fante sull’attacco di Re (“il Re vuole lo sblocco”) facilitando le cose al dichiarante, che aveva A982, molti hanno girato a Picche nel dubbio che il J fosse in possesso del dichiarante.
Come dicevo, questo è il primo punto di interesse. Una coppia affiatata non dovrebbe sbagliare e vedere tanti errori in contesto di buon bridge mi ha un po’ stupito.
E veniamo al secondo punto. Il virare a Picche sembra una manovra di buon bridge perché dà la possibilità al partner, se dovesse entrare in presa, di giocare Cuori e risolvere ogni problema all’attaccante, ma potrebbe anche dare un tempo vitale al dichiarante.
In ogni caso, non la ritengo certo una mossa scorretta. Ma guardate un po’ cosa può nascere da una manovra che sembrava buona o perlomeno innocua:
Bene. Dopo l’attacco di K, Nord gioca il
9 per la Q e il K e la prosecuzione con il
J filato. Poi ancora Cuori, vinto dall’A. Ora il dichiarante gioca Fiori al Fante e voi vincete di Dama.
E siamo al terzo punto. La giocata del J sembra automatica ma, come ho già spiegato in un recente articolo dedicato all’attenzione selettiva, questo è un momento in cui dovreste tirar fuori tutte le antenne. Perché? Semplicemente perché non avrete altre occasioni di entrare in gioco. In questi casi, prima di giocare bisogna riflettere un po’. Senza bisogno di torturarci il cervello, dovremmo vedere al dichiarante una mano tipo
xxx
Axxx
x
Kxxxx. Che succederà con la normale giocata di
J? Il dichiarante prenderà di Asso e incasserà le Fiori. Quando mancherà una Fiori vincente ancora da giocare il dichiarante avrà
x
x
x
x e il compagno avrà
–
Q
K108
-. Sull’ultima Fiori sarà compresso perché scartando una Quadri l’impasse a Quadri affrancherà il colore (voi e il morto non contate più).
Bello vero? O brutto, dipende come sempre dai punti di vista. Ma questa manovra non riuscirà se giocherete Quadri con il risultato di rompere lo squeeze togliendo le comunicazioni col morto. Troppo difficile giocare contro AQ10 del morto? Non lo metto in dubbio, però se ci si ragiona non è proprio una cosa da marziani. L’importante è essere presenti al tavolo nei momenti decisivi.
C’è anche un quarto punto. Supponiamo che l’attaccante giri a Picche col 9 e il dichiarante fili. Ovviamente potrete coprire col 10 e proseguire col J ma non sarebbe assurdo star bassi per far proseguire il partner a Picche, buon controgioco se il dichiarante ha
A10xx. E il partner prosegue a Picche ma il dichiarante mette l’Asso bloccando il colore e gioca Quadri al Fante della mano. Mossa vincente? Solo se il vostro compagno mette il K, se liscia (sicuramente avrebbe lisciato…) il dichiarante resterà ad 8 prese.
Quante cose in una mano sola… ma il Bridge a volte è proprio bello!