Smazzate con sorpresa (2)

Di certo penserete che paragonare una smazzata di bridge ad un uovo di Pasqua può sembrare un po’ eccentrico, forse troppo forzato, un ardito volo dell’immaginazione. Ma a pensarci bene gli ingredienti ci sono tutti, se si confrontano con un po’ di fantasia.
Anche la sorpresa non manca di certo, quando si apre lo score e ci si ritrova di fronte ad un risultato del tutto inaspettato o imprevedibile.
Per tutta la settimana di Pasqua riporterò alcune “uova con sorpresa”, pardon smazzate, raccolte qua e là al Vanderbilt Trophy 2014 dei Nationals americani di Primavera a Dallas. (Red Jack)
Smazzate con sorpresa (puntata precedente)
Un uovo gigante in vetrina
Nickell deve di nuovo recuperare lo svantaggio quando arriva il board successivo a dargli “una mano”. Sarà lo swing più pesante dell’intera finale, la smazzata n.58 già commentata magistralmente da Maurizio Di Sacco, che l’ha definita “la mano più spettacolare” della Vanderbilt. Ben 17 IMP a favore della squadra americana, che passa in testa per 112 a 111.
Un “ovetto”, un punticino, nel board 59 per Monaco per una presa in più, porta il risultato in perfetta parità.
Ma le sorprese non sono finite.
Ovetti sparsi fuorilegge
Due Slam dichiarati in difesa e contrati nelle due sale. Ci si aspetterebbe un board pari, ma non è così.
Ecco il diagramma e le dichiarazioni.
Questa la dichiarazione in Sala Chiusa:
Contro di Helgemo = Fiori, tolleranza per le Cuori
E in Sala Aperta:
Il par della mano è 5X-2 per 300 a favore dei N/S.
In Chiusa la licita è alquanto lineare e raggiunge in breve il par d’attacco (4) e il par assoluto, poi N/S superano il proprio par ma vengono graziati dalla voglia di difendere degli E/O. Il risultato è 6
X-3, -500.
In Sala Aperta entrambe le linee superano abbondantemente il contratto ottimale, ma gli americani sbagliano anche colore e rango dello Slam, dovrebbero andare 4 down e pagare 800 per un totale di +7 IMP a favore degli europei, capovolgendo così il risultato.
Ma i down sono solo 2 e Monaco invece di guadagnare perde 5 IMP.
Tutto dipende dall’attacco. Una Picche per 4 down, qualsiasi altro colore per soli 2 down. Perché non si è seguita la regola che impone l’attacco nel proprio colore lungo, avendo una certa lunghezza e controllo in atout?
Punticini che vanno e che vengono. Ma non è solo l’attacco ad essere “fuorilegge”. E’ stata infranta anche la famigerata Legge delle Prese Totali e proprio una volta tanto che numero di atout e numero di prese coincidono!
Ci sono 19 atout totali (10 a Picche e 9 a Fiori) e 19 prese: se gli avversari fanno 11 prese a Picche si va 4 down a 6, cioè -800 contro -650.
Anche a Picche e Cuori c’è coincidenza tra atout e prese (10 contro 8) e 5 sarebbe una buona difesa in prima contro zona, mentre 6
andrebbero 5 down a fronte di 5
fatte.
Nessuno dà più retta alla Legge?
Continua…