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Campionati Assoluti a Squadre: i Vincitori

Campionati Assoluti a Squadre 2014

Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor1

La vendetta auspicata non si è concretizzata, e allora, come “colei che s’ancise amorosa”, senza peraltro il bisogno di pugnalarmi sulla pira, invoco altri pisani futuri quali autori di rivalsa.
Le mani per vincere c’erano, e d i formidabili avversari hanno concesso più di qualcosa, ma, specie in aperta, i miei concittadini si sono agitati troppo alla disperata ricerca di punti che, non avessero intonato “Banzai” prima di ogni mano, sarebbero arrivati senza perderne troppi, dato l’eccellente score dei compagni di chiusa.
LAVAZZA torna così a vincere un trofeo che mancava nella sua bacheca dal 2010, e lo fa nel segno che più appartiene alla sua formidabile capitana, quello del continuo rinnovamento, unito ad una consolidata tradizione.
È stato molto bello vedere all’opera i nuovi innesti, Alejandro Bianchedi ed i due ragazzini Di Franco e Zanasi, giocare insieme ai veterani Bocchi e Duboin, e ad un Madala il quale, a dispetto dei suoi 28 anni, ne ha già viste tante, e anche lui grazie alla lungimiranza di Maria Teresa che lo “adottò” ragazzino.
Non si può, una volta di più, non rivolgere un affettuoso, tristissimo, nostalgico pensiero a chi di questa squadra ha fatto parte per tantissimi anni, e che ci che ha lasciato troppo presto: Guido Ferraro, ne sono certo, è oggi idealmente con i suoi compagni, e con tutti noi, sul podio a ritirare il trofeo.
PACINI ha largamente conservato i secondo posto, staccando i terzi, VINCI, di oltre 15 VP. Questi ultimi si sono guadagnati il terzo gradino del podio grazie ad una bella rimonta negli ultimi turni, dopo che, a metà percorso, erano addirittura ultimi.
FORNACIARI e PATANE’, dopo un lungo alternarsi di risultati, hanno si sono alla fine riuniti a GUGLIELMI nel comune destino della retrocessione.
Tra le signore, NARDULLO ha facilmente disposto di FORNACIARI per 55 a 18 nello scontro per il titolo – la squadra torinese partiva con 5 IMP da recuperare – guadagnandosi così un bellissimo oro, e lasciando l’argetto alle pur bravissime avversarie.
Applausi a Monica Aghemo, Monica Buratti, Deborah Campagnano, Antonella Novo, Giuliana Pederzoli e Francesca Piscitelli, tutti già pluri decorate.
Terzo posto, come previsto, per PARIOLI, mentre in basso, a D’APICE è riuscito il miracolo che avevo menzionato nell’editoriale odierno del bollettino, lasciando la mala pasqua a PISTONI, FALCIAI e MARTELLINI. Per quest’ultima, oro solo l’anno scorso, si può davvero parlare di “dalle stelle alle stalle”, battuta che mi permetto sapendole tutte spiritose.
Chapeu a tutte le altre vincitrici delle serie inferiori, a tutti i medaglisti, e anche a tutti gli ultimi. In definitiva, a tutti quelli che hanno avuto il piacere di stare insieme una volta di più.
The curtains fall. Ad majora.

1 Aeneid iv, 625 “Che sorga qualcuno dalle nostre ceneri a vendicarci”

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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