
Ciao Maurizio,
stasera giocavo il simultaneo light al tennis club a Genova e al board 28 Ovest sta giocando il contratto di 2,siamo alle ultime tre carte e non è mai stato giocato Fiori (il giocante ha tagliato tutte le quadri del morto con le fiori di mano), lo schema è:
Nord batte la Q buona e Ovest, credendo che resti in presa, mette giù le carte reclamando le due prese finali, senza accorgersi che Sud (io) ha tagliato.
Quando gli faccio notare che sono in presa io lui continua a dire che le due prese sono sue, l’Arbitro è introvabile e nell’attesa si verifica anche l’equivoco sulla parola pronunciata dal giocante sulla mia giocata obbligata di Fiori: Nord e Sud gli sentono dire “Asso” mentre, dopo aver visto il Re in Sud, il giocante sostiene di avere detto “ampasso”.
Finalmente arriva l’Arbitro che, informato della situazione, tentenna e dice “beh… effettivamente…” e chiede a Est cosa ha sentito. Est conferma questo strano termine “ampasso” per dire che intendeva fare l’impasse.
Io dichiaro che Asso o ampasso che sia poco importa, il gioco è finito e lui non può più indovinare un Re che può essere secco in Nord, ma l’Arbitro dice che quella è solo la mia opinione e che a quel punto le deve giocare lui che gli fa fare l’impasse assegnandogli entrambe le prese. Che ne dici?
Grazie
Lia Calvi (CLN164, ASD Circolo Bocciofila Lido)
Ciao Lia,
la situazione che descrivi è un po’ ingarbugliata e, credo, non risolvibile a distanza. Non di meno, proverò ad offrirti le linee guida della soluzione.
Al di là degli equilibrismi linguistici di Est-Ovest (non ho mai sentito usare il termine “ampasso”), in sostanza, l’Arbitro avrebbe dovuto esplorare la questione da un punto di vista squisitamente tecnico, e stabilire se fosse possibile che il K lo avesse Nord. Se sì – e per rispondere ci vorrebbero tutte le carte, la licita e l’esatta sequenza di gioco, come mi hai sentito più volte ricordare nei corsi di aggiornamento – allora bisognava assegnare una presa alla difesa. No, in caso contrario, ovvero se fosse rimasto anche un pur minimo dubbio sia sull’effettiva locazione del monarca, sia in merito alla capacità del dichiarante di localizzarlo.
Cari Saluti,
Maurizio Di Sacco